Diciamo che i ragazzi oggi hanno spesso l'istinto di conservazione di un dodo.
Altri hanno l'intelligenza di una zucchina.
Un mio collega mi ha raccontato un incidente nel quale uno studente ha perso un occhio.
- Lo studente A vuole far prendere un colpo allo studente B.
- Lo studente A prende il compasso e, mentre lo studente B guarda dall'altra parte, mette la punta di metallo a un centimetro dall'occhio del compagno.
- Lo studente A chiama lo studente B perché si giri
- Profit
Il tutto in due secondi netti davanti allo sguardo impotente dell'insegnante.
Ultima modifica di hoffmann; 20-02-17 alle 21:45
Porca troia di solito quello scherzo si fa con un dito...
Ovviamente denuncia per culpa in vigilando.
Poi ci sono anche casi come questo.
http://m.orizzontescuola.it/alunna-s...-euro-risarci/
Bimba chiede di andare in bagno. La bimba esce ma, una volta in bagno, un'altra bambina apre la porta e la colpisce in faccia. Trauma facciale e dentario.
Scuola e docente condannati.
Capisco la scuola, responsabile di non avere porte a norma. Ma il docente? Deve seguire in bagno ogni studente? E gli altri ragazzi? É responsabile anche se loro si prendono a mazzate in sua assenza?
Follia totale.
Ultima modifica di hoffmann; 20-02-17 alle 22:09
a come sarebbero delle porte del bagno a norma?
minchia come si sta sfogando hofmann, qua deve pagare 50 euri al fondo cassa tipo seduta dallo psicoh!
ma va là, che ci sarebbe da pagare per questo interessantissimo spaccato di ahemm, pura fiction...
cmq lo stile narrativo è ottimo, ma il contenuto lascia a desiderare
per dire, nei corridoi della mia scuola potevi incrociare gente con il taser (quando ti andava bene)
per favorire la concentrazione durante le verifiche potevi fumare
gli orari di ingresso e di uscita erano una semplice indicazione
Per i contenuti sono invitati a collaborare tutti.
Il titolo "A song of ice and fire" sta a indicare anche questo: una narrazione policentrica
Io un'estate ho avuto a che fare con un bimbo all'apparenza normale. Poi però, mentre gli spiegavo le divisioni, ha messo una mano sul culo. Faceva finta di ascoltarmi e intanto si ravanava il buco del culo... Poi, con nonchalance, ha annusato la sua mano ed è andato a farsela leccare dal suo cane.
Ho fatto finta di niente perché mi pareva difficile anche solo affrontare l'argomento con lui o con sua madre
ma cosa cazzo
^^ quando ho letto "mentre gli spiegavo le divisioni, ha messo una mano sul culo" pensavo ti riferissi al tuo.
mioddio
per fortuna ho avuto solo studenti adulti, la più giovane aveva 20 anni..
Anni fa, durante un'estate in cui lavoravo con una cooperativa, capitò un bimbo un po' particolare. Aveva una di quelle malattie psicologiche che lo facevano reagire con violenza ad un qualsiasi minimo stress.
Era una specie di toro, tipo in quarta elementare ma 60 kg di peso. Lo chiameremo Marco.
Durante un gioco, lo vedo da lontano andare a tirare un pugno ad un altro bambino.
Separo Marco che era trattenuto a stento dalla giovane e leggera animatrice e domando "Perché?"
L'animatrice dice "è scattato, non so perché"
Mi rivolgo al bimbo "Perché?"
E il bimbo, rosso in viso dalla rabbia e trattenendosi mi dice "perché mi ha chiamato Marco!"
"Ma tu ti chiami Marco"
Giorni dopo, durante la mensa, a qualcuno cade un bicchiere di acqua e una goccia arriva a bagnarlo.
Si alza in piedi, prende il bimbo responsabile di tale sopruso e lo sbatte sul tavolo tipo le risse in prigione che si vedono nei telefilm. Appoggio la mia forchetta, salto uno dei tavoli della mensa in preda all'orrore puro urlando senza rendermene conto "oh ma che cazzo fai" lo afferro tipo presa di wrestling per impedire che cominci a tirare pugni, Marco continua a voler aggredire l'altro bimbo, lo trascino lontano a forza e a fatica lo calmo.