Citazione Originariamente Scritto da sisonoio Visualizza Messaggio
ed ecco il LeBron James di turno che chiede a Ear Boykins perchè non schiaccia dal tiro libero.

quello che pensa che tutti abbiano avuto la sua vita e la sua stessa classe, e non magari teppisti che prendevano il registro dalle mani della maestra di mate e lo portavano liberamente in giro per la classe tanto pagavano la retta e quindi non venivano espulsi, e non magari ignoranti come la tèra tonega che ora lottano per un posto come benzinai dopo aver preso il 6 solo in educazione fisica, e non magari imbecilli col padre fascistone che ti dicevano "t'aspetto fuori" se non stavi attento.

Ne vuoi sapere una ? Una volta hanno chiamato a casa mia anonimamente e detto a mia madre che portavo a scuola droga. Poco ci mancava che venissero i carabinieri in classe. Non si contano le volte che il preside ci è arrivato in classe. Ne hanno sospesi 5 dopo l'ultima gita in quinta.

Ne vuoi sapere un'altra ? Figo della classe non violento, per nulla, ma un pò casinista, che mi presta il cell per giocare a Snake e io mi metto a leggere i messaggi e ce ne trovo una di una delle più apertamente morigerate della nostra classe che gli scrive "ti voglio bene, mi hai insegnato la trasgressione, prima obbedivo ciecamente ai miei, ora ho imparato che sbagliano e posso pensare da sola, ti amo ecc ecc".



No, quel periodo non lo piango per nulla, se non per le aspettative che avevo per il futuro, andate a fanculo pure quelle. Se un giorno avrete figli educateli come J-Ax scrive in "mio figlio sarà un mostro", ma per l'amor di Dio, non come rispettosi, a meno che li vogliate castrare.
Piangersi addosso serve a poco

A un certo punto una persona si può (si deve?) fare un esame della propria vita e chiedersi: "Sono felice? O non lo sono? Se non lo sono, quali sono le cose che mi rendono infelice? Perchè è importante correggerle e cambiarle, e come posso farlo?"

Purtroppo una persona può anche aver passato le peggiori disgrazie da bambino e adolescente, ma non ci sarà nessuno a insegnargli cosa fare e cosa cambiare per alterare il destino, senza che questa persona sia la prima a decidere che sia ora di agire