Va tutto bene in Ucraina oppure... Va tutto bene in Ucraina oppure... - Pagina 1315

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Discussione: Va tutto bene in Ucraina oppure...

  1. #26281
    Cchiù pilu pe' tutti! L'avatar di gmork
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  2. #26282
    Senior Member L'avatar di -jolly-
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    Re: Va tutto bene in Ucraina oppure...

    the Ukrainians have destroyed, badly damaged or captured 1,120 Russian tanks, fighting vehicles, artillery systems, trucks, helicopters, warplanes and drones, according to the Ukrainian general staff. Independent analysts scouring social media for photos and videos have confirmed nearly 400 of the Russian losses

    .praticamente i russi hanno superato gli USA come primi fornitori di armi e mezzi agli ucraini

  3. #26283
    Senior Member L'avatar di BigDario
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    Re: Va tutto bene in Ucraina oppure...

    Citazione Originariamente Scritto da pasquaz Visualizza Messaggio
    this, non avete idea di quanta merda nel cervello hanno sta gente
    This.
    Purtroppo ho mia madre che è una filo-Putin, no-vax, complottista, un po' grillina e un po' salviniana (dipende dal periodo), e anti-tutto, e le esce roba dalla bocca che a volte mi viene da pensare che lo fa solo per dimostrarsi anti-conformista all'estremo ed attirare l'attenzione (quando invece si copre semplicemente di ridicolo).
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  4. #26284
    Senior Member L'avatar di showa
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    Re: Va tutto bene in Ucraina oppure...

    Citazione Originariamente Scritto da BigDario Visualizza Messaggio
    This.
    Purtroppo ho mia madre che è una filo-Putin, no-vax, complottista, un po' grillina e un po' salviniana (dipende dal periodo), e anti-tutto, e le esce roba dalla bocca che a volte mi viene da pensare che lo fa solo per dimostrarsi anti-conformista all'estremo ed attirare l'attenzione (quando invece si copre semplicemente di ridicolo).
    senza ironia di sorta

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  5. #26285
    Senior Member L'avatar di Bicio
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    Re: Va tutto bene in Ucraina oppure...

    I veicoli che l'occidente non riesce a dare agli ucraini (dai carri armati agli elicotteri) ci sta pensando la Russia a fornirglieli

    Bè è un ottimo connubio

  6. #26286
    Senior Member L'avatar di Howard TD
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    Re: Va tutto bene in Ucraina oppure...

    Citazione Originariamente Scritto da BigDario Visualizza Messaggio
    This.
    Purtroppo ho mia madre che è una filo-Putin, no-vax, complottista, un po' grillina e un po' salviniana (dipende dal periodo), e anti-tutto, e le esce roba dalla bocca che a volte mi viene da pensare che lo fa solo per dimostrarsi anti-conformista all'estremo ed attirare l'attenzione (quando invece si copre semplicemente di ridicolo).
    Eccesso di Rete4?

  7. #26287
    Senior Member L'avatar di BigDario
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    Re: Va tutto bene in Ucraina oppure...

    Citazione Originariamente Scritto da Howard TD Visualizza Messaggio
    Eccesso di Rete4?
    Per coerenza col mio pensiero e non fare favoritismi solo perché mia consanguinea, dovrei, con onestà intellettuale, dire "eccesso di ossigeno"
    Intel CoreI7 12700k, GB Z690 GamingX, DDR4 Corsair Vengeance 2*16GB @3200Mhz, Asus Strix RTX3080ti, SSD Samsung 980Pro 2TB, Asus Xonar DX, Phanteks Eclipse G500A, Antec SP1000.


  8. #26288
    Senior Member L'avatar di showa
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    Re: Va tutto bene in Ucraina oppure...

    Citazione Originariamente Scritto da Bicio Visualizza Messaggio
    I veicoli che l'occidente NON VUOLE dare agli ucraini (dai carri armati agli elicotteri) ci sta pensando la Russia a fornirglieli

    Bè è un ottimo connubio
    Fix.

  9. #26289
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    Re: Va tutto bene in Ucraina oppure...

    Citazione Originariamente Scritto da BigDario Visualizza Messaggio
    Per coerenza col mio pensiero e non fare favoritismi solo perché mia consanguinea, dovrei, con onestà intellettuale, dire "eccesso di ossigeno"
    Giuro che non c'è ironia o malizia.
    Ma non riesci davvero a spiegarle la differenza tra minchiate e realtà?
    Se non ci si riesce tra madre -figlio credo che nel giro di qualche anno l'intero mondo sarà diviso tra sapiens e scimmie che si tirano la merda.

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  10. #26290
    Senior Member L'avatar di showa
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    Re: Va tutto bene in Ucraina oppure...

    Citazione Originariamente Scritto da xamrap Visualizza Messaggio
    Giuro che non c'è ironia o malizia.
    Ma non riesci davvero a spiegarle la differenza tra minchiate e realtà?
    Se non ci si riesce tra madre -figlio credo che nel giro di qualche anno l'intero mondo sarà diviso tra sapiens e scimmie che si tirano la merda.

    Inviato dal mio Pixel 4a utilizzando Tapatalk
    In senso molto lato: alla gente non interessano i dati oggettivi (o comunque provenienti non dalla prima fonte del cazzo esistente sulla terra), soprattutto se collidono con le convinzioni che si sono formate nel corso del tempo. Più i dati sono "contro" le loro idee, più fanno come i bambini: orecchie tappate e cantilene "Non sento, la la la la la!!!". E' perfettamente inutile sprecare tempo ed energie cercando di far cambiare loro idea.
    Sad but true.

    - - - Aggiornato - - -



    Serviva loro da parasole?!

  11. #26291
    Utente Antico L'avatar di Enriko!!
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    Re: Va tutto bene in Ucraina oppure...

    Citazione Originariamente Scritto da BigDario Visualizza Messaggio
    Anche perché qualche altro scemo tipo Brasile o Corea del Nord se lo tirano dietro.
    Ma se la scelta è tra morire sotto le atomiche o vivere in un continente in cui una dittatura di assassini vigliacchi può fare i propri porci comodi solo perché più grossi e violenti, bhé meglio le bombe
    Citazione Originariamente Scritto da BigDario Visualizza Messaggio
    Ammiro e invidio il tuo ottimismo.
    Citazione Originariamente Scritto da Entreri Visualizza Messaggio
    Ma figuriamoci se la Cina si scomoda per la Russia. Al massimo la invadono
    La Cina ha ben altri problemi che buttarsi in una guerra globale, ha un'economia che arranca ed elezioni molto delicate in vista.

    Poi tutto può accadere ormai non ci si può sorprendere più di niente, ma le ragioni per cui la cina decida di muovere guerra (a chi poi? a che titolo?) sono quasi nulle...

    Sarebbe anche il modo migliore per mettere fine alla loro idea di globalizzazione con un ritorno definitivo della divisione del mondo in blocchi, che praticamente è tutto ciò che non vogliono.
    Poi figurati se il brasile entra in guerra con quali armi? pure la corea, se hanno fatto ridere i russi figurati loro...difficilmente fanno più che presenza nel registro firme...
    Anche perchè i tanti decantati brics al di la di qualche accordo commerciale e qualche proclamo non è che siano così "uniti e coesi".

  12. #26292
    Utente Antico L'avatar di Enriko!!
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    Re: Va tutto bene in Ucraina oppure...

    Citazione Originariamente Scritto da Damon Visualizza Messaggio
    E qual è il miglior modo per distogliere i pensieri della gente dai problemi interni?

    Un nemico comune che viene da fuori.
    Anche gli Stati Uniti insegnano abbastanza da questo punto di vista
    Si ma un conto è avere un amico esterno contro cui compattare il popolo da combattere con politiche e propaganda...un conto è andarci contro in guerra, anche perchè in questo momento andare apertamente contro l'occidente vorrebbe dire dare la mazzata definitiva alla loro economia...
    La cina ha tanti difetti ma fino ad oggi ha sempre dimostrato una grande riluttanza alle azioni militare, preferendo azioni economiche, "conquistare aree" pagando infrastrutture in altri paesi per usare per i loro commerci e finanziare nazioni in cambio di accordi commerciali vantaggiosi...
    Un sistema che finora ha pagato molto, hanno guadagnato influenza e legato a loro paesi strategici (alcuni ora cominciano a pentirsi di certe scelte e stanno venendo a chiedere "aiuto" per smarcarsi...).
    Fra l'altro l'imperialismo USA" fino a qualche anno fa gli faceva comodo e li lasciavano fare con la loro benedizione, gli usa hanno fatto un gran lavoro per stabilizzare politicamente aree dell'asia, che poi una volta stabilizzate la cina ha trovato "partner politici" affidabili con cui stringere accordi...
    Però ora che cominciano a contendersi "gli amici" allora le "ingerenze USA" non vanno più bene

  13. #26293
    Senior Member L'avatar di Brambo
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    Re: Va tutto bene in Ucraina oppure...

    Citazione Originariamente Scritto da EddieTheHead Visualizza Messaggio
    di quale intelligence usa parliamo? quella che aveva previsto l'attacco o quella che aveva detto che l'afghanistan era in grado di badare a sè stesso?
    non pensavo ci fosse qualcuno che si beve quello che dice pubblicamente l'intelligence USA

    - - - Aggiornato - - -

    Citazione Originariamente Scritto da MrWashington Visualizza Messaggio
    "la russia non invaderà mai l'ucraina" cit servizi segreti americani
    ma cit di che, cosa stai dicendo

  14. #26294
    Senior Member L'avatar di Dehor
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    Re: Va tutto bene in Ucraina oppure...

    Citazione Originariamente Scritto da Howard TD Visualizza Messaggio
    Eccesso di Rete4?
    i danni che ha fatto quella rete sono incalcolabili
    Citazione Originariamente Scritto da Moloch Visualizza Messaggio
    il giorno che muore quel figlio di puttana mi ubriaco come un rumeno a un matrimonio
    Citazione Originariamente Scritto da Moloch Visualizza Messaggio
    quando tira le cuoia mi devasto talmente tanto da cagarmi addosso, giuro su dio

  15. #26295
    Senior Member L'avatar di Gilgamesh
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    Re: Va tutto bene in Ucraina oppure...

    Lucidissima analisi del fatto quotidiano dove c'è tutto: non hanno conquistato nulla ma solo occupato zone volutamente sgombrate dai russi, l'Ucraina è al buio, usano scudi umani, è una trappola, adesso arrivano le armi nucleari ecc.

    Fase 2 del conflitto: c’è da avere paura
    TRA TRIONFALISMO E REALTÀ - Cedere spazio in cambio di tempo è un classico: più che cantare vittoria bisognerebbe prestare attenzione a cosa possano servire il tempo guadagnato e il vuoto lasciato
    DI FABIO MINI
    Il Fatto Quotidiano 14 SETTEMBRE 2022
    Attingendo alla stessa fonte – Ucraina-Pentagono, ormai coincidenti – i grandi giornali europei e statunitensi si replicano a vicenda e rivelano, chi più chi meno, speranze e timori, aspettative e scongiuri sull’andamento della guerra.
    I nostri giornali, aggiungono una buona dose di fanatismo calcistico ed entusiasmo mediterraneo in stile parte-nome e parte-napoletano (ma anche romano, milanese e torinese), comunque di parte: sempre la stessa. A leggerli, ieri l’altro, si poteva soltanto essere felici: la guerra sta finendo, la vittoria ucraina è vicina e la débâcle russa disastrosa e definitiva. Non solo le sanzioni alla Russia funzionano benissimo, ma le armi occidentali all’Ucraina sono determinanti e per trasformare la vittoria della grande controffensiva ucraina in disfatta politico militare per l’intera Russia, ormai in ginocchio, occorre mandarne ancora, non ce ne sarebbe bisogno, ma così, “tanto per”. A leggere i giornali americani di ieri si potevano notare dei velati distinguo, ovviamente ignorati da tutti gli altri. Il NY Times, definendo la controffensiva ucraina “lampo” e il ritiro russo “imbarazzante”, ammette che la vittoria ucraina “è tutt’altro che certa”. Di buono c’è che sta vacillando “la diffusa opinione in Russia e fuori di essa che la Russia alla fine trionferà” e con questo successo è stata “minata l’argomentazione che circola in paesi come la Germania che dare più armi all’Ucraina porterà soltanto a un lungo stallo contro l’esercito russo destinato comunque a vincere”. Tutti però evidenziano che il successo dell’appena iniziata controffensiva ucraina è dovuto alla “intelligence Usa “che l’ha pianificata e diretta e alle armi, ai consiglieri e agli operatori occidentali che l’hanno realizzata”. Passa dunque in secondo ordine “l’apparente ritorsione” russa che nel frattempo ha colpito le strutture di energia elettrica di larga parte delle regioni a Est e Nord-Est dell’Ucraina, comprese le aree di 2500 km2 (metà Maremma) “riconquistate” dagli ucraini. Non è per amor di polemica o per sminuire il valore dell’operazione ucraina, ma è opportuno precisare che la controffensiva è in realtà la rioccupazione di territori già lasciati dai russi e, soprattutto, dai miliziani del Donbass, esattamente come hanno fatto nella zona di Kiev e in quella di Kharkiv. Paradossalmente, questa volta le fonti d’intelligence statunitensi e britanniche “non sanno dove le truppe e le centinaia di carri armati in ritirata” stiano andando. Non è escluso che si dirigano a rinforzare i contingenti di Kherson e di Zaporizhzhia.
    È una manovra vecchia come la guerra quella di superare le fasi di stallo con un movimento di truppe e intensificando il fuoco. Cedere spazio in cambio di tempo è altrettanto un classico. Piuttosto che cantare vittoria in queste fasi bisognerebbe prestare attenzione a cosa possano servire il tempo guadagnato e il vuoto lasciato.
    In termini militari, il tempo serve a ricostituire le forze, alternarle, accorciare le linee di rifornimento e spostare il centro di gravità dell’attacco. Il vuoto creato prelude invece all’impiego di armi di un gradino più alto nella scala della potenza e più basso in quello della precisione, come le armi a munizionamento speciale (anche nucleare) destinate alla saturazione areale. Le truppe ucraine rientrate in quei territori corrono ora più rischi di prima, il vuoto può essere un tranello. Lo sanno bene, gli ucraini, e per questo i carri armati che avanzano sono preceduti e intervallati da macchine di civili in presunto rientro degli sfollati, ma in realtà destinati a fare da scudo.
    In termini politico-strategici il tempo serve a consolidare e ricalibrare gli obiettivi da raggiungere nonché a riformulare le pianificazioni. Il vuoto, invece, serve a indicare le priorità dei guadagni territoriali valutati in base a ciò che si ritiene negoziabile e ciò che non lo è.
    Per il momento sembra che gli ucraini e i cobelligeranti della Nato e degli Usa non abbiano alcuna intenzione di ragionare in termini tattici né tantomeno in termini strategici e politici. La loro priorità sembra quella di sfruttare al massimo la narrazione della guerra e non le sue prospettive.
    La narrazione prevede la vittoria sempre imminente e certa sulla Russia e per questo occorre continuare a fornire armi, mezzi e personale all’Ucraina, ma soprattutto si deve enfatizzare il ruolo diretto e indiretto degli Stati Uniti e della Nato senza il quale nulla sarebbe possibile. Da un lato si dà credito all’Ucraina del successo, dall’altro lo si ridimensiona mettendo in chiaro chi ne è realmente l’artefice.
    La presunta controffensiva di settembre, da tempo anticipata, coincide solo in parte con l’arrivo di nuove armi e solo in parte con un preteso rafforzamento ucraino. Più che altro, essa coincide con il bisogno statunitense ed europeo di ribadire al proprio pubblico la validità delle scelte operate, l’utilità delle risorse impiegate e la necessità dei sacrifici imposti ai cittadini dai rispettivi governi (e non dai russi).
    Il successo “a tavolino” amplifica quello reale se esiste, lo “costruisce “se ne esistono solo le basi” e lo “crea” producendolo dal fango, oppure dal nulla. A questo serve la folta schiera di success makers, i fabbricanti di successi, che riempiono tutte le caselle delle organizzazioni statali e internazionali con il compito di “inventare” qualcosa che suoni sempre come un successo e bandisca dal lessico istituzionale il “fallimento”. Un mestiere difficile, ma che rende bene. Il successo, anche transitorio, del potere politico consente di guadagnare tempo per superare le difficoltà interne.
    Nel caso dell’Ucraina, il presidente Biden ha così modo di avvicinarsi alle elezioni di medio-termine con un successo che gratifica non solo lui e i suoi “falchi” ma tutto il Congresso, che comunque non si accontenta di una guerra ma ne vorrebbe due. I “falchetti e le falchette” d’Europa e della Nato possono tacitare le dissidenze interne ed esterne.
    I “piccioni” di casa nostra possono continuare a beccare il mais e la propaganda ucraini e il presidente Zelensky può respirare ancora per un po’ prima che qualcuno dei suoi lo faccia fuori, tacciandolo di tradimento (come già avvisato), o qualcuno dei suoi sostenitori stanchi delle sue prediche, telenovelas e televendite.
    L’unico a non essere appagato dovrebbe essere il presidente Putin alle prese con i suoi “falchi” che lo vorrebbero indurre a “fare sul serio” in tutti i campi a partire da quello militare in Ucraina e con i repubblichini del Donbass che lo accusano di non fare abbastanza per la loro sicurezza. Ma anche lui potrebbe avere il proprio tornaconto e non è detto che non l’abbia considerato prima di autorizzare il “riposizionamento” delle truppe.
    La manovra poteva essere l’esca per una maggiore esposizione ucraina e “occidentale” ai rischi di escalation della guerra; poteva essere un messaggio di avvertimento agli insofferenti del Donbass e della Duma su ciò che considera vitale e vincolante per la Russia, e il Donbass potrebbe non esserlo più; oppure poteva essere un messaggio agli Usa di disponibilità a negoziare, con calma, le basi di un eventuale accordo per la fine delle ostilità. Chissà. Dei tre casi, soltanto l’ultimo potrebbe costituire il vero “successo” per l’Ucraina e noi tutti e non soltanto il prodotto di qualche prezzolato “spin doctor”.

  16. #26296
    Cchiù pilu pe' tutti! L'avatar di gmork
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    Re: Va tutto bene in Ucraina oppure...

    Movement #Orcs love too

    - in una società in cui ogni più piccolo diritto è perseguito, nessuno ha più diritti - Kungfucio
    - sempre sano e ricco, mai povero e malato - kungfucio Vol.2
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  17. #26297

    Re: Va tutto bene in Ucraina oppure...

    momento epifania nella tv russa https://twitter.com/JuliaDavisNews/s...70269191229440

    Citazione Originariamente Scritto da Enriko!! Visualizza Messaggio
    La Cina ha ben altri problemi che buttarsi in una guerra globale, ha un'economia che arranca ed elezioni molto delicate in vista.

    Poi tutto può accadere ormai non ci si può sorprendere più di niente, ma le ragioni per cui la cina decida di muovere guerra (a chi poi? a che titolo?) sono quasi nulle...

    Sarebbe anche il modo migliore per mettere fine alla loro idea di globalizzazione con un ritorno definitivo della divisione del mondo in blocchi, che praticamente è tutto ciò che non vogliono.
    Poi figurati se il brasile entra in guerra con quali armi? pure la corea, se hanno fatto ridere i russi figurati loro...difficilmente fanno più che presenza nel registro firme...
    Anche perchè i tanti decantati brics al di la di qualche accordo commerciale e qualche proclamo non è che siano così "uniti e coesi".
    Giusto giusto i cinesi pubblicano questo

    https://www.globaltimes.cn/page/202209/1275200.shtml

    China has never been involved in Russia-Ukraine conflict: Global Times editorial
    Citazione Originariamente Scritto da gmork Visualizza Messaggio
    penso lo faccia coi cadaveri di bambini visti gli ultimi messaggi
    Al fine di garantire una buona fruizione dei contenuti del forum, per le firme il limite è impostato a una sola immagine di massimo 800x200px, con un tetto massimo di 200k come grandezza del file.

  18. #26298
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    Re: Va tutto bene in Ucraina oppure...

    Citazione Originariamente Scritto da xamrap Visualizza Messaggio
    Giuro che non c'è ironia o malizia.
    Ma non riesci davvero a spiegarle la differenza tra minchiate e realtà?
    Se non ci si riesce tra madre -figlio credo che nel giro di qualche anno l'intero mondo sarà diviso tra sapiens e scimmie che si tirano la merda.

    Inviato dal mio Pixel 4a utilizzando Tapatalk
    c'è da dire che l'essere parenti, tanto più MADRE - figlio, potrebbe essere talvolta un ostacolo più che in vantaggio, del tipo che dato che tu sei il "piccolo" non te la si vuole dar vinta.

    Tipo con mia nonna, anni passati inutilmente a cercare di convincerla a non rispondere alle chiamate dei vari enel-sip-gas truffatori, è bastata una covnersazione con un'altra vecchia rincoglionita sua amica in cui le ha detto che sono tutte truffe per convincerla

  19. #26299
    Senior Member L'avatar di Damon
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    Re: Va tutto bene in Ucraina oppure...

    Citazione Originariamente Scritto da gmork Visualizza Messaggio
    La colpa è di chi invita questo tizio per mezzo punto di share.

    Se dico quello che penso della Berlinguer mi bannano di sicuro

    Comunque lui lo fa per soldi.
    È evidente che qualcuno lo ha ingaggiato per costruirsi questo personaggio
    Chi conosce tutte le risposte non si è posto tutte le domande. (Confucio)

  20. #26300
    Disagio&Disagi, Inc. L'avatar di Moloch
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    Re: Va tutto bene in Ucraina oppure...

    Citazione Originariamente Scritto da Gilgamesh Visualizza Messaggio
    Lucidissima analisi del fatto quotidiano dove c'è tutto: non hanno conquistato nulla ma solo occupato zone volutamente sgombrate dai russi, l'Ucraina è al buio, usano scudi umani, è una trappola, adesso arrivano le armi nucleari ecc.

    Fase 2 del conflitto: c’è da avere paura
    TRA TRIONFALISMO E REALTÀ - Cedere spazio in cambio di tempo è un classico: più che cantare vittoria bisognerebbe prestare attenzione a cosa possano servire il tempo guadagnato e il vuoto lasciato
    DI FABIO MINI
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    Attingendo alla stessa fonte – Ucraina-Pentagono, ormai coincidenti – i grandi giornali europei e statunitensi si replicano a vicenda e rivelano, chi più chi meno, speranze e timori, aspettative e scongiuri sull’andamento della guerra.
    I nostri giornali, aggiungono una buona dose di fanatismo calcistico ed entusiasmo mediterraneo in stile parte-nome e parte-napoletano (ma anche romano, milanese e torinese), comunque di parte: sempre la stessa. A leggerli, ieri l’altro, si poteva soltanto essere felici: la guerra sta finendo, la vittoria ucraina è vicina e la débâcle russa disastrosa e definitiva. Non solo le sanzioni alla Russia funzionano benissimo, ma le armi occidentali all’Ucraina sono determinanti e per trasformare la vittoria della grande controffensiva ucraina in disfatta politico militare per l’intera Russia, ormai in ginocchio, occorre mandarne ancora, non ce ne sarebbe bisogno, ma così, “tanto per”. A leggere i giornali americani di ieri si potevano notare dei velati distinguo, ovviamente ignorati da tutti gli altri. Il NY Times, definendo la controffensiva ucraina “lampo” e il ritiro russo “imbarazzante”, ammette che la vittoria ucraina “è tutt’altro che certa”. Di buono c’è che sta vacillando “la diffusa opinione in Russia e fuori di essa che la Russia alla fine trionferà” e con questo successo è stata “minata l’argomentazione che circola in paesi come la Germania che dare più armi all’Ucraina porterà soltanto a un lungo stallo contro l’esercito russo destinato comunque a vincere”. Tutti però evidenziano che il successo dell’appena iniziata controffensiva ucraina è dovuto alla “intelligence Usa “che l’ha pianificata e diretta e alle armi, ai consiglieri e agli operatori occidentali che l’hanno realizzata”. Passa dunque in secondo ordine “l’apparente ritorsione” russa che nel frattempo ha colpito le strutture di energia elettrica di larga parte delle regioni a Est e Nord-Est dell’Ucraina, comprese le aree di 2500 km2 (metà Maremma) “riconquistate” dagli ucraini. Non è per amor di polemica o per sminuire il valore dell’operazione ucraina, ma è opportuno precisare che la controffensiva è in realtà la rioccupazione di territori già lasciati dai russi e, soprattutto, dai miliziani del Donbass, esattamente come hanno fatto nella zona di Kiev e in quella di Kharkiv. Paradossalmente, questa volta le fonti d’intelligence statunitensi e britanniche “non sanno dove le truppe e le centinaia di carri armati in ritirata” stiano andando. Non è escluso che si dirigano a rinforzare i contingenti di Kherson e di Zaporizhzhia.
    È una manovra vecchia come la guerra quella di superare le fasi di stallo con un movimento di truppe e intensificando il fuoco. Cedere spazio in cambio di tempo è altrettanto un classico. Piuttosto che cantare vittoria in queste fasi bisognerebbe prestare attenzione a cosa possano servire il tempo guadagnato e il vuoto lasciato.
    In termini militari, il tempo serve a ricostituire le forze, alternarle, accorciare le linee di rifornimento e spostare il centro di gravità dell’attacco. Il vuoto creato prelude invece all’impiego di armi di un gradino più alto nella scala della potenza e più basso in quello della precisione, come le armi a munizionamento speciale (anche nucleare) destinate alla saturazione areale. Le truppe ucraine rientrate in quei territori corrono ora più rischi di prima, il vuoto può essere un tranello. Lo sanno bene, gli ucraini, e per questo i carri armati che avanzano sono preceduti e intervallati da macchine di civili in presunto rientro degli sfollati, ma in realtà destinati a fare da scudo.
    In termini politico-strategici il tempo serve a consolidare e ricalibrare gli obiettivi da raggiungere nonché a riformulare le pianificazioni. Il vuoto, invece, serve a indicare le priorità dei guadagni territoriali valutati in base a ciò che si ritiene negoziabile e ciò che non lo è.
    Per il momento sembra che gli ucraini e i cobelligeranti della Nato e degli Usa non abbiano alcuna intenzione di ragionare in termini tattici né tantomeno in termini strategici e politici. La loro priorità sembra quella di sfruttare al massimo la narrazione della guerra e non le sue prospettive.
    La narrazione prevede la vittoria sempre imminente e certa sulla Russia e per questo occorre continuare a fornire armi, mezzi e personale all’Ucraina, ma soprattutto si deve enfatizzare il ruolo diretto e indiretto degli Stati Uniti e della Nato senza il quale nulla sarebbe possibile. Da un lato si dà credito all’Ucraina del successo, dall’altro lo si ridimensiona mettendo in chiaro chi ne è realmente l’artefice.
    La presunta controffensiva di settembre, da tempo anticipata, coincide solo in parte con l’arrivo di nuove armi e solo in parte con un preteso rafforzamento ucraino. Più che altro, essa coincide con il bisogno statunitense ed europeo di ribadire al proprio pubblico la validità delle scelte operate, l’utilità delle risorse impiegate e la necessità dei sacrifici imposti ai cittadini dai rispettivi governi (e non dai russi).
    Il successo “a tavolino” amplifica quello reale se esiste, lo “costruisce “se ne esistono solo le basi” e lo “crea” producendolo dal fango, oppure dal nulla. A questo serve la folta schiera di success makers, i fabbricanti di successi, che riempiono tutte le caselle delle organizzazioni statali e internazionali con il compito di “inventare” qualcosa che suoni sempre come un successo e bandisca dal lessico istituzionale il “fallimento”. Un mestiere difficile, ma che rende bene. Il successo, anche transitorio, del potere politico consente di guadagnare tempo per superare le difficoltà interne.
    Nel caso dell’Ucraina, il presidente Biden ha così modo di avvicinarsi alle elezioni di medio-termine con un successo che gratifica non solo lui e i suoi “falchi” ma tutto il Congresso, che comunque non si accontenta di una guerra ma ne vorrebbe due. I “falchetti e le falchette” d’Europa e della Nato possono tacitare le dissidenze interne ed esterne.
    I “piccioni” di casa nostra possono continuare a beccare il mais e la propaganda ucraini e il presidente Zelensky può respirare ancora per un po’ prima che qualcuno dei suoi lo faccia fuori, tacciandolo di tradimento (come già avvisato), o qualcuno dei suoi sostenitori stanchi delle sue prediche, telenovelas e televendite.
    L’unico a non essere appagato dovrebbe essere il presidente Putin alle prese con i suoi “falchi” che lo vorrebbero indurre a “fare sul serio” in tutti i campi a partire da quello militare in Ucraina e con i repubblichini del Donbass che lo accusano di non fare abbastanza per la loro sicurezza. Ma anche lui potrebbe avere il proprio tornaconto e non è detto che non l’abbia considerato prima di autorizzare il “riposizionamento” delle truppe.
    La manovra poteva essere l’esca per una maggiore esposizione ucraina e “occidentale” ai rischi di escalation della guerra; poteva essere un messaggio di avvertimento agli insofferenti del Donbass e della Duma su ciò che considera vitale e vincolante per la Russia, e il Donbass potrebbe non esserlo più; oppure poteva essere un messaggio agli Usa di disponibilità a negoziare, con calma, le basi di un eventuale accordo per la fine delle ostilità. Chissà. Dei tre casi, soltanto l’ultimo potrebbe costituire il vero “successo” per l’Ucraina e noi tutti e non soltanto il prodotto di qualche prezzolato “spin doctor”.
    ricordiamo sempre che mini è uno che crede al complotto delle scie chimiche

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