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Ultima modifica di Manu; 27-09-23 alle 13:23 Motivo: sennò biocane si arrabbia
Guarda, non sono dell’umore giusto per indorare la pillola, ma la conosco la tua posizione e non me ne frega un cazzo.
Sono d’accordo che la tua sia una posizione molto umana, e sono pure d’accordo che a volte qui si esagera con i toni, ma io quando sono uscite le notizie sulle violenze sistematiche di Bucha mi sentivo fisicamente male dal disgusto, dal pensiero di che bestialità fossero.
Quindi no, non mi basta dire che i russi poveracci che vanno a morire in guerra spesso non lo fanno perché vogliono e che non bisogna augurare la loro morte “perché non è bello”. Qualcuno deve pagare per questo, e se non pagheranno i loro mandanti lo faranno i diretti responsabili.
Quando i russi cambieranno come popolo se ne riparlerà, fino ad allora per me la Russia è terra proibita
Howl sul vecchio forum
Io credo sia un discorso un po' estremo, trovo che augurarsi qualche strage in una città russa o cinese sia alquanto discutibile, certo colpe enormi da parte di questi stati, ma sperare / esultare per questa eventualità, non so...insomma, posso capire uno non mostri particolare "empatia" per soldati russi in guerra che muoiono male... io tendenzialmente sarei anche d'accordo, però anche qui qualche domanda ogni tanto me la pongo. (e si sono i cattivi).
Ma quando si comincia ad augurarsi la morte di civili Russi e Cinesi, dove mettiamo il limite? a questo punto giustifichiamo il terrorismo? Per dire, l'Italia ha pagato centri di detenzione (praticamente lager) in libia finanzi anche con le mie tasse, in tunisia sta facendo lo stesso...
Se domani uno subsariano a cui magari qualche familiare è morto o è stato torturato in quei centri di detenzione mi pianta na pallottola in testa me lo sono meritato? stando così in buona parte si.
Ultima modifica di Enriko!!; 27-09-23 alle 14:43
Senti, fratello caro, basta rileggere le ultime due pagine.
Se tipo dice a tipo che tu fai il moralista perché hai il culo al caldo davanti al PC e io faccio notare che, se abbiamo così a cuore questi genocidi, avremmo dovuto auspicare un intervento diretto e legittimato da chi ha firmato il Memorandum di Budapest, diversamente, si è ugualmente col culo al caldo davanti al PC a dire il contrario del primo.
Quindi, se voi come me non volete essere coinvolti in prima persona, evitate almeno di fare i bambocci che urlano muoricane! al cattivo di turno come nei film americani. È infantile e patetico.
Scrivo a te ma mi riferisco a tutti quanti: non sono io che ho scritto di augurarmi una Mariupol russa e cinese, e non sono nemmeno io che l’ho auspicata. Quello che HO scritto, è che i russi come popolo sono per me nemici per il visibile futuro, e che i diretti responsabili (che non mi risulta siano i CIVILI. Al massimo ritengo complici del regime) devono pagare per le porcate che hanno fatto.
Quindi, se vi shocka qualcuno che invoca le bombe sulle città russe, prendetevela con lui, non con me. Capito mao?
Howl sul vecchio forum
Scusa Enrico, l'Austria invade l'Italia per ripulirla dai fasci (e sì che ne abbiamo, forse ce ne sono di più qui che in Ucraina) e ci rade al suolo sistematicamente le città che attacca, in barba al diritto internazionale. Diciamo che ne secca 3 o 4 nel nord-est, oltre ad iniziare un genocidio (sostituzione etnica) e a commettere crimini di guerra su base sistematica (non il singolo soldato...) contro la nostra popolazione civile. Penso che qualunque italiano, nonché i nostri eventuali alleati, penserebbe che l'Austria si meriterebbe altrettanto sulle sue città.
Poi saranno le esigenze politiche, legali (diritto internazionale), strategiche, operative a decidere nel concreto cosa si fa e cosa no, ma parlando in astratto di "merito", mi pare un discorso assolutamente legittimo.
Oppure le città austriache (russe) sono di serie A e quelle italiane (ucraine) sono di serie B, quindi le une si possono toccare e le altre no?
Il concetto di "meritarsi" è un concetto astratto, non significa "adesso andiamo e lo facciamo". È come dire che uno stupratore meriterebbe di essere a sua volta stuprato, o castrato... non significa che lo si faccia (oddio, ogni tanto qualcuno lo propone sul serio - e per inciso io sono contrario), significa che in astratto gli starebbe bene subire le atrocità che con tanta noncuranza compie.
Fra l'altro, nel caso specifico, tornando alla Russia, come ho già detto penso che sarebbe anche controproducente perché darebbe l'arma perfetta alla propaganda per fare compattare il fronte interno (come fu con l'invasione nazista: "vedete? Ci vogliono distruggere"), anziché alimentarne il distanziamento dal regime e dalla sua guerra.
Ultima modifica di Diabolik; 27-09-23 alle 15:06
DK
Si, quotando te non mi riferivo nello specifico a te, era solo per inserirmi nel discorso, il tuo era solo l'ultimo post che trattava quell'argomento...
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si posso capire l'odio e la rabbia da chi ne è colpito direttamente, è in un qualche modo giustificato da viverla sulla sua pelle, ma noi che comunque siamo al caldo delle nostre case, dovremmo mantenere un minimo di distacco e lucidità, non da fare inutili discorsi da "eh ma tutto sommato anche loro hanno le loro colpe ecc", ma da dire che ritorsioni su civili che alla fine hanno colpe in quanto russi, ma non responsabilità proprio dirette non è uno scenario auspicabile...ne risponde a nessuna forma di giustizia se non la vendetta.
Mi ripeto.
Mio nonno era in Etiopia per volere del nostro folle, non per scelta.
Ha dovuto portarsi dietro l'orrore di aver ucciso una persona per non far la fine Piero.
All'epoca, quindi, anche mio nonno sarebbe rientrato tra i criminali.
Poi, c'era anche gente, italiani, che decapitava civili e mandava foto ricordo, ma generalizzare è sempre sbagliato.
Ogni morte di uomo mi diminuisce perché partecipo dell'umanità.
Allora facciamo così: oggi mi hanno detto a un anno dall' assunzione che diventerò capo ufficio, di un ufficio nel buco del culo del mondo pugliese ma sempre capo ufficio. Per cui ti voglio rendere partecipe della mia moderata gioia e tracotanza chiedendoti cortesemente di smetterla e di non costringere il ritardato qui presente a bannarti in fretta per sopperire il ritardo.