Grandi dimissioni, i lavoratori fuggono dal malessere e dagli stipendi bassi
di Marco Cimminella

Secondo uno studio dell'Osservatorio HR Innovation Practice della School of Management del Politecnico di Milano, che analizza il fenomeno in Italia, nell’ultimo anno il tasso di turnover è aumentato per il 73% delle aziende
25 MAGGIO 2022

Le aziende hanno bisogno di nuove competenze e di talenti, soprattutto in ambito digitale. C’è però un grosso problema: non solo non riescono ad attrarre candidati, ma hanno anche difficoltà a motivare, trattenere e coinvolgere i loro dipendenti. Il Covid 19 e i lockdown hanno cambiato il modo di lavorare e di vivere la dimensione professionale: la ricerca di maggiore autonomia, flessibilità e del giusto equilibrio con la vita privata sono diventati prioritari per le persone dopo l'esperienza della pandemia, ma questo non basta a spiegare come è mutato il mercato del lavoro. Nel 2021, il tasso di turnover è aumentato per il 73% delle aziende

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Da un lato, lo studio evidenzia come per il 44% delle imprese la propria capacità di attrarre candidati è notevolmente diminuita dopo la pandemia, un'area in cui le direzioni delle risorse umane hanno individuato le maggiori criticità in questo periodo; dall'altro, a preoccupare le organizzazioni sono anche quei dipendenti che vogliono andare via: una tendenza che è più forte per i giovani (dai 18 ai 30 anni) impiegati in determinati settori (come Ict, servizi e finanza) o che svolgono determinati ruoli (soprattutto profili digitali).

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Secondo gli autori della ricerca, se si considerano le tre dimensioni del benessere lavorativo (fisica, sociale e psicologica), solo il 9% degli occupati ha detto di stare bene in tutte e tre. E l'aspetto più critico è quello psicologico: quattro su dieci hanno avuto almeno un'assenza nell'ultimo anno per malessere emotivo. Purtroppo, le organizzazioni non sono consapevoli di queste gravi situazioni, al punto che solo nel 5% dei casi lo considerano un aspetto problematico. Una condizione che aiuta anche a contestualizzare la forte diminuzione del livello di engagement del personale delle aziende, considerando che solo il 17% delle persone si sente incluso e valorizzato all'interno dell'organizzazione.

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https://www.repubblica.it/dossier/ec...lti-351192839/

Mi sono trovato molto in questo articolo... tra l'altro notizia di questi ultimi giorni, altri due colleghi (una giovane ed arrivata solo da un anno, l'altro uno di quelli storici) hanno dato le dimissioni.

Ed in generale parlando in giro non ce n'è uno che sia realmente contento di come stanno andando le cose.

Quindi ecco, nella mia piccolissima bolla, statisticamente poco significativa me ne rendo conto, direi che questo articolo sta descrivendo abbastanza quello che vedo.
Azienda di "servizi", diciamo.

Da voi?
Come stanno andando le cose?