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io il discorso completo non l'ho visto, ma quel pezzo è inquetante. è come dire che il partito fascista ha vinto le elezioni, fatto ospedali e scuole e quindi non era necessariamente un partito dittatoriale e violento. poi che se volevi lavorare dovevi avere la tessera del partito e quindi non tutti i tesserati come fascisti erano criminali quello è un altro discorso. magari intendeva quello. però non so, hamas ha tessere di partito necessarie per lavorare?resta il fatto che il fascismo era una dittatura violenta e hamas una organizzazione di terroristi fanatici che deve essere sradicata.
però appunto hamas è solo un pezzo del puzzle se si vuole una pace stabile nella zona. l'altro pezzo è israele con la sua bella fetta di colpe.
Ultima modifica di gmork; 16-08-25 alle 10:50
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Ma vi rendete conto che state continuando a discutere su 20 secondi estrapolati in un discorso di due ore?
Riporto dall'articolo che evidentemente nessuno legge
Questa la butto qui tanto perLa relatrice speciale Onu sui territori palestinesi: “Quelli commessi da Hamas il 7 ottobre sono crimini di guerra e vanno puniti, gli israeliani avevano il diritto di reagire, ma nel rispetto delle regole”
Mi sembra abbastanza diverso da quello che è stato capito qui dentro, no?Da Gaza si susseguono notizie, denunce, testimonianze che colpiscono al cuore di chiunque abbia ancora un briciolo di umanità. In Italia c’è chi sostiene che il popolo di Gaza è ostaggio di Hamas che se ne fa scudo.
Vari politici e militari israeliani hanno dichiarato che i Palestinesi di Gaza sono tutti responsabili, perché “hanno votato Hamas” e comunque avrebbero potuto rivoltarsi, e liberarsi di Hamas. Innanzitutto le ultime e le uniche elezioni a cui i Palestinesi abbiano votato risalgono al 2006: la metà della popolazione di Gaza (che non ha compiuto 18 anni) non ha mai avuto la possibilità di votare. Inoltre, Hamas ha regnato su Gaza col pugno di ferro. C’era un clima di forte repressione delle libertà personali e non c’era modo di ribellarsi se non a rischio della propria vita. Durante il periodo della Primavera Araba, molti giovani avevano preso parte a movimenti per il cambiamento, che sono stati repressi brutalmente. Quindi come spesso accade, i palestinesi sono stati doppiamente vittime: dell’occupazione israeliana, la più lunga della storia moderna, ma anche del regime che vi si è cristallizzato, lo stesso che Netanyahu e i suoi alleati hanno sempre visto come un elemento strategico (per il mantenimento dello status quo) mentre consideravano l’Autorità Palestinese un peso. Ecco, lo status quo è finito, e non è chiaro cosa attende israeliani e palestinesi.
Anzi, mi sembra praticamente l'opposto.
Anche qui, mi pare un po diverso da "anche Hamas ha fatto cose buone", no?Il primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu ripete che la guerra non si potrà dirsi conclusa fino a quando Hamas non sarà annientata. Ma a quale prezzo?
Che piaccia o no, Hamas non è solo Qassam Brigades o le forze armate che Hamas dirige. Hamas è una realtà politica, che non sarebbe mai divenuta la forza che si presentò alle elezioni nel 2005, vincendole, se non fosse stato per il supporto di Israele (guidato dal desiderio di spaccare la coalizione laica dell’Olp). Una forza politica cui non è stato permesso di governare, violando il primo voto popolare del popolo palestinese, e che da allora si è arroccato a Gaza, dopo una guerra sanguinosa con Fatah, e da sempre si avvale di metodi violenti nei confronti di israeliani e palestinesi. I Palestinesi di Gaza, ne sono le prime vittime. Ma dopo 16 anni di governo de facto di Hamas a Gaza, Hamas è anche la forza che amministra la striscia di Gaza, che dirige scuole e amministrazione di servizi pubblici: annientare Hamas significa distruggere solo la sua capacità militare o tutto ciò che ha fatto e toccato negli ultimi 16 anni? A giudicare dai danni arrecati a Gaza in quasi 50 giorni di bombardamenti israeliani, sembra che – come molti leader politici e militari israeliani hanno dichiarato – l’intenzione sia quella di creare quanti più danni possibile, affinché si riduca non solo la presenza di Hamas, ma la presenza dei palestinesi a Gaza. La “soluzione egiziana” (cioè il trasferimento dei palestinesi di Gaza nel Sinai) propinata da vari politici israeliani, significherebbe sfollamento forzato di massa (il terzo nella storia del popolo palestinese, dopo il 1947/9 e il 1967) dei palestinesi di Gaza da ciò che rimane della terra che fu la Palestina sotto mandato britannico fino al 1948. Inaccettabile e superbamente illegale.
No, Bobo, sei TU che ci vuoi per forza vedere qualcosa di diverso perché hai un noto pregiudizio positivo verso la fonte in questione. Se una persona contesta l'azione di Israele contro Hamas perché alla fine Hamas, pur essendo quello che è, "dirige scuole e amministrazione di servizi pubblici" (che poi come e quali?) significa riconoscere MERITI a quella che è una associazione terroristica. Il tutto peraltro condendo il discorso, pur con dei blandi distinguo (forse l'altra metà dei votanti avrebbe votato per Fatah?), con le famose elezioni del 2005, una affermazione, più volte fatta e ripetuta, che riecheggia un Salvini d'annata: "Quando un popolo vota ha sempre ragione".
Ancora un po' e si dirà che le Brigate Qassam sono come i Templari (anzi, vista la passione di Hamas per gli ospedali, come gli Ospitalieri) e che Hamas non è diversa dal cattolicesimo militante del medioevo.
Possiamo discutere inutilmente ancora per decenni sulle implicazioni dell'intervento israeliano e sugli abusi commessi dall'IDF (meno interessante è discutere di tutte le stupidaggini che vengono dette da esponenti più o meno correlati al governo di Israele e che trovano più o meno imprecisa eco nelle fonti). Nondimeno non mi convincerai mai che a) Hamas, anche in quanto autorità de facto, debba essere trattata diversamente da quello che è in realtà, cioè una associazione terroristica; b) che l'attuale situazione non sia stata orginata da Hamas stessa con un attacco terroristico compiuto con lo specifico obiettivo di aggravare una situazione già difficile tra Israele e palestinesi. Tu, la Albanese, Di Battista, Sua Eminenza il reverendissimo Card. Zuppi e il resto dei fedayin con la kefiah lì fuori siete i primi ad essere in malafede in questa vicenda. Quanto a me, se io fossi cittadino di un paese che al suo interno o ai suoi confini ha una minaccia esistenziale di questo genere non esiterei un momento, fallito ogni ragionevole tentativo di composizione amichevole, a dire SPIANIAMOLI. E la durezza della realtà.
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Mi avvalgo dell'argomentazione Albanese: il Likud ha vinto anche più di una elezione e amministra de iure et de facto Israele, quindi il Likud ha ragione.![]()
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alla fine si citano sempre gli stessi 4 uomini di paglia per screditare chi si oppone a Israele, ma ormai sono il 90% delle nazioni a chiedere uno stop ai massacri.
mancano soltanto briscola e il cicciobomba coreano e di quest'ultimo non sono nemmeno sicuro
>agosto 2025
>ancora argomenti "Israele non è male perché comunque hai visto Hamas???"
noooo la poliziaaaa noooo porcod...
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Ma guarda, puoi vederla come ti pare, puoi anche avere il poster di Parenzo in camera per quanto mi riguarda, ma bisognerebbe quantomeno giudicare la gente su quello che dice davvero e non su quello che leggi attraverso un filtro.
La Albanese non dà legittimità ad Hamas per le elezioni del 2006: anzi, ricorda che sono lontane, che metà della popolazione non ha mai votato e che Hamas si è mantenuta al potere con violenza e repressione. E che non si può considerare l’intera popolazione corresponsabile sulla base di quello.
E che quando si parla di “annientare Hamas” bisogna capire cosa significa: eliminare la componente militare è un conto, radere al suolo tutto ciò che in 16 anni è stato costruito sotto la "gestione Hamas" a Gaza è un altro. E quest’ultimo è purtroppo quello che sta accadendo.
Poi sono io quello coi bias?![]()
Ma vedi, Bobo, quello che è bias è voler premettere la prima affermazione alle successive. Quale è la ragione dialettica di affermare che Hamas ha vinto le elezioni del 2005 se poi si vuole blandire il concetto affermando che sono irrilevanti? No, Bobo, l'intenzione dietro al ragionamento è l'opposta e sta nel fatto che si vuole sostenere che Hamas è una autorità de facto che ha però avuto anche un riconoscimento democratico e quindi va intesa come autorità istituzionale, per quanto disfunzionale; e su questa base non merita repressione militare ma, semmai, di essere portata di fronte agli organismi internazionali, il tutto corroborato dalla tesi più volte fatta propria qua dentro anche dall'amico Galf che Hamas sia in realtà un soggetto CREATO da Israele per suo uso e consumo.
Peraltro quella "intervista" (monologo, comizio) della Albanese è di pochi giorni dopo l'inizio delle ostilità e già allora la Albanese sosteneva che Israele stesse compiendo crimini contro l'umanità bombardando indiscriminatamente i civili gazawi, cosa che in allora è ben difficile da credere visto che l'IDF stava procedendo ancora alla "bonifica" dei siti comunemente noti come occupati dai membri di Hamas, nel tentativo di liberare gli ostaggi (ostaggi che peraltro ancora oggi non sono ancora stati tutti restituiti; ma sono certo che si possa sostenere che Hamas, oltre ad avere fatto bene a prenderli, non debba restituirli perché sono l'unico motivo per cui l'IDF non ha ancora attuato la "soluzione finale" su Gaza). Il che è indicativo, ancora una volta, del bias e soprattutto del metodo dialettico/narrativo della fonte in questione.
D'accordissimo sul fatto di non considerare la popolazione palestinese corresponsabile senza prove. Quando affermai io la stessa cosa per quelli dell'altra parte fui accusato di essere un collaborazionista dei genocidi, ma va bene. Nondimeno se io sto combattendo un'autorità de facto puoi stare sicuro che demolisco anche tutto ciò che questa autorità de facto ha costruito in 16 anni di "gestione". Non abbiamo fatto così col fascismo in Italia? Non abbiamo fatto così con il nazismo in Germania? O forse sconfitta la Wehrmacht abbiamo lasciato in piedi il Reich perché in fondo in 20 e più anni di "gestione" aveva fatto anche cose buone?
Forse, parlando dei civili, ci sarebbe da chiedersi perché i civili veri, dopo due anni di bombardamenti, ancora non fanno nulla per rivoltarsi contro quella "gestione" mantenuta "con violenza e repressione". Gli italiani dopo l'8 settembre e con gli inglesi in casa lo fecero; perché non dovrebbero farlo i gazawi e l'OLP e/o l'ANP? Sarebbe il momento migliore, hai letteralmente il nemico (l'IDF) dentro casa che ti dà una mano. Senza una volontà di procedere verso una normalizzazione interna, non è che mi stupisca più di tanto che l'IDF continui con le attività di "bonifica" (understatement) e che Israele favoleggi di deportazioni di massa.
A valle di tutto questo però rimane sempre il problema di cosa fare, di cosa i Bobi, le Albanesi e i Pagliaruli vorrebbero che si facesse. Per il crimini di guerra e contro l'umanità c'è la CPI e sicuramente Israele e i suoi "gerarchi" potranno essere sottoposti al suo scrutinio. Ma sulla situazione attuale cosa si dovrebbe fare? L'ONU dovrebbe forse mandare una forza di interposizione che potremmo chiamare le kefieh blu? Perché non lo fa? Dovrebbero forse intervenire i singoli stati? Sulla base di quale principio e/o di quale interesse o ragione di stato?
Poi ti do ragione sul fatto che, essendo in democrazia, ognuno può "vederla" come gli pare. Però AMMETTERAI che non esiste in senso assoluto un modo giusto (il tuo) e un modo sbagliato (il mio) di "vederla", altrimenti non è democrazia, è solo un'altra versione del fascismo di cui va così di moda essere oggi accusati.
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ANP dovrebbe allearsi con IDF contro Hamas, quando IDF ammazza impunemente palestinesi in cisgiordania?
Il paragone con l'italia del 43 è ridicolo se non patetico.
Gli inglesi non sparavano sui civili in cerca di cibo, altrimenti col cazzo che gli italiani li avrebbero aiutati.
Gli inglesi non impedivano l'accesso al cibo alla popolazione.
Inviato dal mio SM-S921B utilizzando Tapatalk
HAMAS è una creazione di Israele e il 7 ottobre la sua Pearl Harbor
Ciao talisban
11 agosto 1943, gli inglesi ammazzano un migliaio di ternani bombardando specificatamente le aree della città dove alloggiavano gli operai dell'acciaieria / fabbrica d'armi
Zhuge, la Albanese cita le elezioni del 2006 solo per smontare la tesi — diffusa in Israele e ripresa anche qui dentro — secondo cui “Hamas è il governo eletto, quindi i civili sono corresponsabili”.
Quel voto è lontano, metà della popolazione attuale non ha mai votato, e Hamas ha mantenuto il potere con repressione. Punto. Non è un’investitura democratica, è la dimostrazione che la responsabilità collettiva è una semplificazione propagandistica.
Quanto ai bombardamenti “chirurgici”, già allora erano state colpite infrastrutture civili essenziali, e le inchieste israeliane successive hanno confermato l’uso massiccio di sistemi automatici per la selezione dei bersagli, che poi venivano fatti saltare in aria di notte insieme ai palazzi in cui dormivano.
E tralascio gli accostamenti con l'epoca fascista, perché denotano una ignoranza della storia (d'epoca, ma anche di quella attuale in quelle zone) a cui veramente credo non valga neanche la pena ribattere.
Ho sempre il dubbio che te stia facendo il personaggio eh, e di Gilga ne abbiamo già uno. Che è pure più sintetico![]()
Ultima modifica di Bobo; 17-08-25 alle 15:41