Citazione Originariamente Scritto da Bobo Visualizza Messaggio
Beh no, qui oggettivamente è possibile che in ogni palazzo colpito ci sia qualcuno che meritava di essere colpito.
Ed è un po questo il problema.



Esattamente



Ragà, ma è possibile che ogni volta che si sollevano questioni sul livello di "uso della forza" che si sta usando, non si riesca ad andare oltre il "EH E ALLORA, HAMAS?????"

Ma chi minchia sta "difendendo" hamas?
Stiamo parlando di terroristi che un mese fa hanno fatto irruzione in un altro Paese, e sono andati casa per casa ad ammazzare, mutilare e stuprare civili fino a quando ne hanno trovati.
C'è bisogno di ripetere di continuo che sono feccia? Se no si sta "simpatizzando" per loro?

Spero di no.



Che poi c'è anche da dire una cosa.

Il fatto di nascondersi dove ti trovi, il che vuol dire (nel caso di un'area densamente popolata) anche in mezzo alle strutture civili, è un po anche una caratteristica del tipo di guerra che una organizzazione di guerriglieri può portare avanti.

Te hai gli aerei, io no.
Mi nascondo in mezzo alla gente, mettendoti nelle condizioni di dover accettare una parte della responsabilità morale dell'attacco... se vuoi procedere così.
Altrimenti devi venire qui a prendermi casa per casa.
Ed in questo tipo di combattimento te puoi sparare me, ma io posso rispondere.
Ed è qui che ti voglio portare.

Se stai combattendo un nemico soverchiante in forze e mezzi, l'unica cosa che puoi fare è nasconderti, colpire e poi nasconderti di nuovo.
Se sei in una foresta ti nascondi in mezzo agli alberi... se sei in una delle aree più densamente popolate del mondo, per forza di cose ti nascondi in mezzo alle strutture civili.

Se quelli di hamas si rinchiudessero tutti in caserme in mezzo al deserto il problema hamas sarebbe risolto in un giorno.
Però appunto, so pezzi di merda, mica so coglioni.

E tutto questo al di là dell'uso politico dei morti civili, che c'è sicuramente e che hamas usa come arma: visto che se cade un ospedale e muoiono 100 civili, te puoi dire al mondo "vedete cosa ci stanno facendo? è in atto un massacro". E certamente hamas cerca anche questo effetto.

Ma io parlo dell'aspetto puramente militare.
La domanda è quanto può resistere ancora Hamas? Perché la situazione è questa (mappa postata da alberace)



Quanto può resistere davanti a un nemico immensamente più forte come Israele? Tra l'altro motivato dalla vendetta, in una situazione paragonabile all'invasione dell'Afghanistan post 9/11. E che non fa distinzione tra miliziani e civili.

Hamas può solo sperare che la comunità internazionale faccia pressione su Israele per un cessate il fuoco, ma è una speranza sensata? Anche se per assurdo l'Europa tagliasse ogni rapporto diplomatico per l'indignazione davanti al genocidio dei palestinesi, a Israele resterebbe sempre il supporto degli USA... un supporto potentissimo e incondizionato che non si esaurirà mai, perché Israele è fondamentale per gli americani. Possiamo incolpare Israele quanto vogliamo, questo non cambia la situazione sul campo.

Hamas vuole resistere e probabilmente anche la maggioranza dei palestinesi di Gaza sa che la vittoria degli israeliani significherà ancora più oppressione e sofferenze, ma bisogna essere realisti. Ogni giorno di resistenza sono altre bombe sui civili, vittime ormai inutili anche come arma mediatica. La città è sotto assedio e la sconfitta è una questione di settimane se non giorni. Il rischio è che Hamas si trovi a ottenere comunque lo stesso risultato che otterrebbe ora con una resa, ma ci arriverebbe dopo una lunga agonia e altre migliaia di morti innocenti. Ne varrebbe la pena?

Sono decisioni difficili, è vero... ma sono domande che un vero leader che ha a cuore il bene del suo popolo dovrebbe cominciare a porsi.