Non ne farei più di tanto una questione morale, perché si finirebbe per scoprire che ciascuno ha un contetto tutto suo di cosa è morale e cosa non lo è, quantomeno in questa materia. D'altra parte, stressando un po' il concetto, se è vero che la morte di civili e in generale di persone innocenti dovrebbe fare inorridire chiunque sia una persona comune, ogni conflitto disvela, nelle opinioni delle persone comuni, l'esistenza di civili e di innocenti di diversa qualità, volta per volta alcuni più meritevoli di altri di essere protetti o compatiti, il tutto riducendosi, come sempre, a questioni ideologiche, o di tifo.
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Ma cosa devo trollare che qui come ovunque si fa fatica a capire che quattro delinquenti che smitragliano un'ambulanza sono appunto criminali, ma ciò non dovrebbe servire a tranciare un giudizio su un intero popolo (o peggio, su un'intera "razza").
D'altra parte, se volessimo fare del tifo, si potrebbe anche sostenere che essendo Israele, tutto sommato, una repubblica di stampo occidentale essa contempla una società che può inorridire di fronte a questo genere di azioni e una struttura giuridica che è costituita per indagare e punire crimini di questo genere, mentre "Gaza" o "I Palestinesi" generalmente acclamanano come eroi della fede o martiri (se muoiono compiendo l'atto) i loro "cittadini" che compiono azioni dello stesso genere, such as il 7 ottobre. Mi si dirà che chi combatte per la libertà e contro l'oppressione va compreso, sostenuto, giustificato. Sinceramente, obietto.