Gaza: persone rimaste ferite durante la distribuzione di cibo.
“Ci hanno detto di prendere il cibo, poi hanno sparato da tutte le direzioni. Ho corso per 200 metri prima di rendermi conto di essere stato colpito. Questo non è aiuto. È una menzogna. Dobbiamo andare a cercare cibo per i nostri figli e morire?”
Il racconto di Mansour Sami Abdi, padre di 4 figli, curato al Nasser hospital a seguito delle ferite riportate durante la distribuzione di cibo avvenuta ieri a Rafah, vicino al corridoio di Netzarim.
I nostri team presenti all’ospedale Nasser di Khan Younis hanno soccorso e stanno attualmente soccorrendo alcune delle persone rimaste ferite ieri.
In mezzo al caos, mentre le sirene continuavano a suonare e nuovi pazienti arrivavano senza sosta, abbiamo ricevuto la notizia che anche il fratello di un nostro collega è stato ucciso.
Ribadiamo che, oltre agli ordini di sfollamento e ai bombardamenti, anche l'uso degli aiuti come arma può costituire un crimine contro l'umanità. Solo un cessate il fuoco duraturo e l'apertura immediata delle frontiere di Gaza per l’ingresso degli aiuti umanitari – compresi cibo, forniture mediche, carburante e attrezzature – possono alleviare questa catastrofe causata dall'uomo.