Citazione Originariamente Scritto da caesarx Visualizza Messaggio
E santa pazienza, mi autoquoto dall'altra parte...



...me tocca pure fare l'avvocato di Israele.


Aveva «un quadro clinico molto complesso-compromesso e uno stato di profondo deperimento organico», recita una nota dell’ospedale universitario pisano che spiega che la ragazza alle 15.30 di Ferragosto ha avuto «un’improvvisa crisi respiratoria e successivo arresto cardiaco» che le è stato fatale. Secondo i famigliari, la giovane «pesava 35 chili» e, spiega un cugino che vive in Belgio, la causa era la mancanza di cibo nel campo profughi in cui viveva da alcuni mesi a Gaza.
«Deperimento» è la parola che scuote la Toscana, che la notte tra il 13 e il 14 agosto aveva messo in campo tre ospedali (il Cisanello, l’ospedale del Cuore di Massa e il Meyer di Firenze) per curare 5 giovani gazawi. Marah potrebbe essere morta per le conseguenze della malnutrizione che affligge la popolazione della Striscia, sotto attacco militare da quasi due anni e, secondo un recente dossier di The Guardian, rifornita da Israele con derrate alimentari insufficienti per sfamare gli abitanti sopravvissuti alle bombe, mentre gli aiuti internazionali vengono bloccati.

«Marah era arrivata nel reparto di Ematologia alle 2.40 del 14 agosto con un’ipotesi diagnostica di leucemia — spiega la primaria, la professoressa Sara Galimberti — Ma i primi due test che abbiamo fatto in tempo a fare hanno dato esito negativo. Dopodiché presentava proteine basse e un quadro di deperimento che io non posso stabilire se fosse dovuto alla malnutrizione o a una malattia che non abbiamo potuto scoprire. Perché poi lei ha avuto questo arresto, non c’è stato niente da fare per salvarla, e la mamma, sia per ragioni religiose, sia perché il suo strazio era troppo, ci ha chiesto di non fare l’autopsia».

La certezza è che a Gaza, con tanti ospedali distrutti, Marah non ha potuto avere l’assistenza di cui avrebbe avuto bisogno. Il 30 luglio, la Cross di Pistoia, che si occupa dei ponti sanitari col Medio oriente per tutti gli ospedali italiani, spiegava che i pazienti da Gaza sono «prevalentemente bambini, feriti, gravemente malati, spesso anche malnutriti».


Di malnutrizione parlano il cuggino che vive in Belgio, il Guardian e la Cross di Pistoia. L'unica che potrebbe dire qualcosa di scientifico in merito, la primaria, non si sbilancia, e non puo' manco fare l'autopsia.

Risultato?
Da un lato grida "assassini", senza la pistola fumante, dall'altro "bugiardi" con tanto di affermazione del medico che, de facto, da' loro ragione.

Chi ci guadagna?
Insomma è morta con fame, non di fame