Citazione Originariamente Scritto da ZTL Visualizza Messaggio
Per prendere il potere in Israele e cambiare le cose servono i voti degli israeliani.
Tu non conti un cazzo.
Coi cortei in occidente i palestinesi ci si puliscono il culo.
Siamo nel 2025, il mondo è leggermente più interconnesso di quanto lo immagini tu.

La pressione portata avanti dalla società civile occidentale non punta tanto ad influenzare il governo israeliano, ma ad influenzare i governi e le istituzioni occidentali... di cui Israele ha bisogno.

Israele è una scorreggia con gli abitanti della Lombardia, infilata in una parte del mondo con pochi amici, e che si regge (e può permettersi di fare quello che fa) sul pieno supporto occidentale.

Togli ad Israele le armi ed il supporto dell'occidente, comincia a mettergli delle sanzioni stile Russia, e vedi quanto ci mette a cambiare politiche per una pura questione di sopravvivenza. E se non ci arrivano i macellai che ci sono ora al governo, potrebbero arrivarci gli elettori... che magari al prossimo giro tra votare un nuovo governo che li porta all'isolamento totale in cambio di qualche colonia in più ed uno che prova a rimetterli al centro della comunità internazionale, potrebbero anche solo per convenienza andare sul secondo.

La domanda vera dovrebbe essere: le proteste della comunità civile occidentale saranno sufficienti a spostare le politiche dei loro governi?
Imho è molto difficile (anche perchè certamente non sposteranno quelle degli USA, specie di questi USA, e sono loro che poi guidano la carretta), ma ad esempio mi pare che 3 dei 4 principali partiti politici che si presenteranno alle prossime elezioni in Norvegia hanno messo nel programma lo stop alle collaborazioni con Israele... e credo per la prima volta da quando ricordo, la von der leyen ha parlato esplicitamente di sanzioni verso alcuni ministri israeliani e di parziale blocco all'accordo di cooperazione.

Sono piccoli passi, ma nella direzione giusta.


Poi è chiaro, Israele è un Paese sovrano ed in quanto tale può fregarsene di tutto questo ed andare avanti.
Che è quello che farà, almeno nel breve-medio, perchè ha davanti una finestra di opportunità come penso non ne abbia mai avute in passato.