Citazione Originariamente Scritto da Bobo Visualizza Messaggio
Certo, ma devi anche vedere cosa ti viene offerto in cambio.

Nel piano di pace di inizio anno erano previste delle fasi (molto fumose, la seconda e la terza, ma erano a grandi linee previste) che prevedevano il rilascio totale degli ostaggi, il ritiro totale delle forze israeliane e la creazione di un governo "locale" di transizione.
Nel momento in cui sarebbe dovuta iniziare la fase del ritiro, Israele ha ripreso i bombardamenti e chiuso ulteriormente l'assedio.

Nel piano di Trump/Bibi (perchè è evidente che sia un piano a due), sostanzialmente:

- Hamas deve restituire subito tutti gli ostaggi
- Israele in cambio libererà alcuni carcerati e qualche centinaio di ostaggi palestinesi (mi piace l'appunto di Nicolusi... le parole sono importanti)
- La zona deve essere totalmente demilitarizzata, e quelli di hamas devono togliersi dalle palle e gli verrà garantita "amnistia e corridoi sicuri".
Che può sembrare un incentivo a posare le armi, ma conoscendo bene l'attitudine israeliana a non dimenticare i torti subiti, fossi uno di quelli che si dichiara di hamas ma pentito, cambierei nome e Stato.
- Si parla genericamente di un ritiro progressivo dell'IDF, ma senza date e con molti vincoli: sostanzialmente tu mi dai subito quello che mi interessa, e poi io ti prometto che quando riterrò che ci sono le condizioni, me ne andrò via
- Israele, ed è stato detto esplicitamente da Bibi, continuerà ad avere un ruolo primario nella sicurezza di Gaza anche dopo l'ipotetico ritiro. E sappiamo bene cosa vuol dire
- Verrà addestrata una milizia locale per garantire la sicurezza. Al momento la milizia locale armata da israele e che gli da una mano a controllare la zona è composta da una fazione di guerriglieri dell'ISIS... se questa è la futura polizia palestinese, ottimo
- A livello politico, si parla di un gruppo di "tecnocrati" palestinesi scelti da un board di garanzia internazionale in cui siedono amici di israele, che si occuperà dell'amministrazione quotidiana. Quindi non di scelte politiche di medio/lungo termine... ma di far funzionare le cose di tutti i giorni.
- L'ANP al momento è esclusa da tutto, i palestinesi al momento sono esclusi da tutto
- L'ONU non esiste... se ne parla solo per la distribuzione degli aiuti, ma non sembra avere ruolo nel dopo.
- Si da la garanzia che Gaza non verrà annessa da Israele, ma nel documenti non si cita mai la Cisgiordania

Poi chiaro, chi ha più forza detta le condizioni e pare che molti Paesi arabi stiano facendo pressioni su hamas per accettare e cercare di normalizzare la situazione nell'area.... quindi magari alla fine accettano davvero.

Però al momento hanno ancora qualcosa in mano, perchè gli Israeliani sanno bene che se provano a liberare gli ostaggi con la forza rischiano di non portarne a casa manco uno.
Dopo che li avranno consegnati tutti saranno totalmente alla mercè della controparte.

E senza alcuna garanzia di nulla: perchè se i garanti sono Trump e Blair...
Trump vuole chiudere la situazione, il supporto a Israele continua a essere una posizione controversa nel suo elettorato. Per dire, Charlie Kirk, il nuovo santo dei MAGA, era contrario. E per una conclusione Israele deve anche smettere di fare casini in quella zona, quindi la "garanzia" di Trump forse è più valida di quello che sembra.
Che i responsabili del 7 ottobre (quelli ancora vivi almeno) debbano passare il resto della vita a guardarsi le spalle mi sembra ovvio, ci si può fare poco. Però un'amnistia è già un segno forte. Non è per nulla una cosa scontata, guardando storicamente come si sono concluse situazioni simili.
Sugli altri punti, l'amministrazione amica, la polizia, il ruolo decisionale dei palestinesi... Torniamo al discorso di aver perso una guerra. Va così. I cambiamenti, l'autonomia, se ci sono, avvengono col tempo. Ci siamo passati tutti.

Per il resto "non ci si può fidare" lascia il tempo che trova. Qualsiasi accordo richiede un minimo di fiducia. Poi più è schiacciante la vittoria di Israele, in questo caso, per assurdo più è probabile che la tregua regga. La prima volta non aveva un controllo completo della striscia e aveva ripreso i bombardamenti contro le "roccaforti di Hamas". Ma se controlla tutta Gaza e Hamas è annientata, diventa anche più difficile giustificare altre ostilità.