Cross-posto il mio parere dato in Cmania.
Ho concluso il quarto livello e sono a circa 6 ore di gioco (un po' di tempo l'ho impiegato per trovare tutti i segreti di quest'ultimo). Sono tante le qualità di questo quarto Doom, non saprei nemmeno da dove iniziare per elencarle tutte. Partiamo dal presupposto che questo titolo arriva nel momento più delicato per la iD software, che dopo essere stata acquisita dalla Zenimax, ha pure perso J.Carmack e con all'attivo solo un titolo negli ultimi 10 anni, che non ha minimamente ottenuto il successo sperato, si è ritrovata a dover cestinare molti mesi di lavoro speso per la realizzazione del seguito di Doom 3. Quindi reset totale (l'idea originale vedeva tutta un'altra storia e un'altra ambientazione!), rimboccarsi le maniche e via verso un titolo che sì, guarda al passato, ma lo fa in maniera intelligente, moderna e mai troppo ruffiana (ok, quasi mai).
Partiamo dai livelli, enormi, spesso contorti e che si sviluppano anche in verticale (a volte per 3 o 4 piani, nelle aree più complesse!), più volte mi sono soffermato a osservarli anche perché l'atmosfera è resa alla grande (e a volte, lo scrivo virgolettatissimo, mi ha ricordato un pochino qualche sensazione da Metroid Prime). La varietà, considerando l'ambientazione proposta, c'è, purché piacciano strutture metalliche, rocce e polvere rossa.
Parlavo dei livelli, che sono popolati da mostri infernali di tutti i tipi e attaccano con approcci disparati. Quelli incontrati fin qui spaziano dalla carne da macello (zombie, che in fin dei conti sono delle stazioni energetiche e di munizioni ambulanti) a bastardissimi esseri volanti e teletrasportanti che spawnano altri nemici a loro volta con in mezzo mostroni appiedati dalla forza brutale. Incontrare a sorpresa un Hell Knight che scavalca una ringhiera mette abbastanza panico , soprattutto giocando a Ultra Violence (livello di sfida massimo disponibile al primo "giro"). Il ritmo è incessante, la colonna sonora è grandiosa perché (ovviamente) dinamica e dai suoni elettronici distorti con innesti di basso malvagissimo. Gli scontri sono spesso furiosi e adrenalinici, a volte il gioco ti fa capire che sta per scendere l'inferno su... Marte, ma più volte consente al giocatore di decidere "quando".
Parere esclusivo versione PC:
La grafica è ottima già a High, con il mio pc non all'avanguardia ho avuto un po' di cali solo nel quarto livello, in situazioni molto caotiche e in cui ho toccato i 36 fps circa, ma generalmente sta per lo più sopra ai 70 fps.
È evidente la derivazione dal Tech 5, ma è un gran bel vedere, merito anche dei level designer e degli artist. Fa un po' l'effetto Gears of War, tutto bellissimo ma indistruttibile.
Le armi sono ottime, resa visiva e sonora sono di alto livello (imho si poteva fare ancora di più, ma già così non ha rivali nel suo genere (arcade)) e sono supportate da un intelligente sistema di upgrade che spinge il giocatore alla ricerca di segreti (vedi sotto) per accumulare quanti più "crediti" per migliorarle (un sistema simile è applicato anche alla tuta del giocatore, con upgrade vari che possono rendere meno frustrante questo caldo soggiorno su Marte).
La reintepretazione degli storici nemici della saga la trovo persino migliore di quella apprezzata in Doom 3 (e lì c'era ancora Adrian Carmack, padre di tutti i mostri del capostipite), quindi complimenti alle seconde leve (oggi prime) della iD per aver realizzato e portato questo degno successore sui nostri schermi!
Fiore all'occhiello (del multi non parlo perché per qualche strana ragione non sono ancora ruscito a farlo andare, mi si disconnette sempre prima di entrare in un qualsiasi matchsu PC) è la quantità di aree segrete sparse per i livelli! Sono tornato a usare la (comoda) mappa di gioco come ai vecchi tempi!
Ci sono un sacco di segreti da scovare, che insieme agli ovvi vantaggi (oggi come allora, è possibile ad esempio trovare
) offre anche le chicche (ormai non più di tanto, avendo fatto qualcosa di leggermente simile già con RAGE) di scovare i vecchi livelli del primo Doom, che poi si rendono giocabili con i modelli di armi e nemici moderni (e tutto il resto vintage).
Cosa c'è che non va? Beh, ho trovato scandalosa e inspiegabile l'assenza del quick save.È qualcosa di inconcepibile per un titolo del genere, ma purtroppo dobbiamo affidarci ai checkpoint che sono abbastanza arbitrari (a volte tocca rifare uno scontro difficile o lungo, per via di un'accidentale caduta nel vuoto), molto, molto fastidioso, soprattutto se si gioca a un livello di difficoltà alto.
C'è ancora molto da giocare ma fin qui è, per me, promosso a pieni voti. DOOM è una grande sorpresa per il sottoscritto, è il seguito che ho sempre sognato e disintegra letteralmente (sebbene io lo abbia apprezzato) il precedente terzo capitolo. Fatevi un favore, compratelo, giocateci e godete come me.
Astenersi amanti di passeggiate videoludiche, simulatori bellici e assidui frequentatori di Metacritics.![]()