Citazione Originariamente Scritto da Det. Bullock Visualizza Messaggio
Battute a parte, un videogioco è una forma d'arte e quindi chi la fa ci mette quello che vuole esprimere, una cosa che ho notato leggendo i background di tanti che vengono dalla scena di D&D o dei videogiochi in genere è che spesso è gente che veramente è non dico "emo gotico pansessuale che nella vita precedente era un fauno di discendenza draconica" ma quasi.
No ma aspetta - sfondi una porta aperta ho giocato diversi anni a D&D pure io e diversi altri GDR cartacei e l'andazzo è quello indubbiamente, non lo nego. Quello e sti benedetti orchi che ormai a furia di distruggere villaggi innocenti è rimasto solo Busto Arsizio sono come gli scozzesi.
Però il punto per me sta lì - il fatto che un'enorme maggioranza di persone abbia questo concetto ruolistico così infantile (in inglese si chiama "sophomoric", ora non ricordo la traduzione) non significa assolutamente che devi assecondare le loro fantasie da due soldi.
Tutto il contrario, devi dargli la sveglia. Pensa se un Deus Ex o un Torment o un Bloodlines fossero stati realizzati con questi criteri da fantasia infantile dello speciale fiocco di neve multirazziale... sarebbero stati delle cagate assurde.
Il modo migliore per stimolare certe riflessioni è farlo in maniera indiretta, inserendo le tematiche all'interno della storia tramite situazioni reali che i giocatori si trovano ad affrontare. Non le devi forzare sbattendole in faccia, se no diventa una baracconata.
Per fare un esempio stupido (il primo che mi viene in mente), negli anni 90 gli X Men erano apprezzatissimi dalla comunità gay perché le loro storie stimolavano riflessioni sull'accettare le diversità e sui soprusi che doveva subire chi veniva percepito come un esterno. Eppure non mi risulta che avessero bisogno di mostrare Colosso che fista analmente Ciclope o che ogni dialogo tra personaggi fosse tutto un ammiccamento, battutine, doppisensi (se non tra quelli che sono sempre stati così, tipo Gambit e Rogue). Non so nemmeno se ci fosse una romance esplicitamente gay nelle run degli anni '90, eppure il messaggio è stato veicolato a dovere.

Poi specie la fantascienza e il fantasy sono pieni di robe simili, specie la fantascienza, ricordo ancora un romanzo Heinlein che narra di una società lunare multirazziale dedita alla poligamia che combatte per l'indipendenza dal tirannico e vagamente razzista governo terrestre.
E ricordiamoci Star Trek e il remake di Battlestar Galactica, ovvero le maggiori fonti di ispirazione di Mass Effect.
Quando tendenze simili sono già presenti nel genere è ovvio che se ci si fa un videogioco prima o poi certe cose le si va a toccare.
Eh diciamo che ho praticamente già risposto sopra cioè c'è modo e modo di fare le cose, chiaramente fantasy e sci fi per loro natura si prestano molto ad inserire certe tematiche, non ci piove ed è giusto che sia così. Ma il modo in cui vengono poste fa capire subito se sono tematiche serie o meno. Cioè un conto è affrontare, come sopra, il tema della diversità per stimolare riflessioni sui gay. I gay son gay, lo sono per davvero e lo sappiamo.
Le tribù di disadattati mentali hipster che hanno bisogno di etichettarsi come sapiosessuali druidici? Quelle sono una fantasia, non ha nemmeno senso perderci tempo sopra, è un insulto all'intelligenza delle persone "normali" e delle minoranze reali secondo me.