Come ho già avuto modo di raccontarvi nell’hands on di qualche settimana fa, dedicato a Super Mario Run, la strategia di Nintendo sembra quanto mai cristallina: da una parte troviamo la necessità, quasi fisiologica, di entrare in un settore, come quello mobile, sempre più predominante in termini di numeri; dall’altra, invece, si palesa la scelta di attrarre nuovi giocatori usando i brand più famosi a disposizione della grande N, per poi provare a portarli verso le console di riferimento della casa di Kyoto. Una strategia che pagherà sul lungo periodo? Questo è ancora presto per dirlo, ma posso sicuramente affermare che l’avvento di Pokémon Go, nei mesi successivi alla release, ha permesso ai titoli dedicati ai “mostriciattoli” di ottenere un notevole incremento nelle vendite, oltre a spingere ancora di più Pokémon Sole e Luna, trasformandolo – di fatto – nel capitolo più venduto della serie al day one.
Oggi, però, siamo qui a parlare, in via definitiva, DEL pezzo da novanta della grande N: Super Mario. L’iconica mascotte di Nintendo arriva infatti per la prima volta su piattaforma mobile con un capitolo che, pur adattandosi al device, non tradisce totalmente la filosofia che l’ha reso famoso in questi trent’anni di onorata carriera.
UN MARIO DECISAMENTE VERSATILE
Senza remore, affermo che il lavoro svolto da Nintendo con Super Mario Run è stato lodevole. E anche se il “run” alla fine del titolo porterà molti di voi a pensare all’ennesimo endeless run, il titolo è in realtà un Mario a tutti gli effetti, con l’unica grossa differenza che è giocabile usando solamente una mano. Nei 24 livelli previsti dalla versione finale del gioco troveremo infatti molte della caratteristiche prese dalla serie originale, solo che qui Mario corre in maniera autonoma e sempre in avanti, con tanto di “cavallina” automatica che gli permette di superare buona parte degli ostacoli presenti nei vari livelli, e a noi spetterà solamente fare un “tap” sullo schermo per farlo saltare… semplice, no?
L’abilità si traduce quindi in un tempismo che, pur ricordando in parte quello classico, viene sostanzialmente declinato in un approccio differente, dove lo studio delle sezioni, la scelta del timing con cui fare “tap” per far saltare Mario e la ripetizione dei singoli stage per impararli sono pratiche decisamente più marcate. Inoltre, la presenza di altri personaggi (Toad, Luigi, Yoshi, Toadette e Peach) diversifica anche l’approccio stesso: ognuno ha infatti il suo stile di salto, con differenti peso e distanza che può essere coperta. Questo trasforma i vari livelli in sessioni di gioco decisamente più brevi rispetto a quelle classiche, per una durata complessiva dell’avventura che sembra quasi dimezzata rispetto ai capitoli usciti su console. Longevità che però viene rimpolpata dalla presenza di cinque stelle speciali da raccogliere in ogni stage: si inizia dal set rosa (il più semplice da raccogliere), per poi passare a quello viola e infine a quello nero. Ciascuno di questi set, posiziona le stelle in punti differenti del livello, rendendo l’impresa sempre più ardua, quasi hardcore per le stelle nere.
Mario corre in maniera autonoma e sempre in avanti, con tanto di “cavallina” automatica che gli permette di superare buona parte degli ostacoli
I set permettono inoltre di guadagnare dei ticket spendibili per sfidare i fantasmi di altri giocatori – amici e non – nella modalità preposta. Una volta scelto l’avversario e lo stage in cui confrontarsi, avremo un determinato lasso temporale in cui compiere evoluzioni sui nemici, raccogliere monete e prendere a pugni più blocchi possibile, tutto per far felici i Toad che assisteranno alla nostra performance. Una volta completata la sfida, chi tra i due contendenti avrà effettuato il punteggio più alto si guadagnerà una serie di Toad di differenti colori. Ma a cosa servono questi Toad? Sostanzialmente per ricostruire il nostro regno distrutto da Bowser, in quella che è a tutti gli effetti la terza modalità di gioco proposta dalla app.
QUANTO CI COSTA RICOSTRUIRE IL REGNO DEI FUNGHI?
All’inizio del gioco, la povera Peach si trova per l’ennesima volta nella grinfie del solito Bowser. Il “regalino” lasciato dal mostro cattivo è stato però ancora più grave: la distruzione completa del regno dei funghi. Toccherà quindi a noi ricostruire (e perché no, abbellire!) il castello e il regno della Principessa Peach. Per farlo serviranno i famosi Toad guadagnati nelle sfide e le monete d’oro classiche raccolte, a iosa, nei livelli normali di gioco; niente moneta reale, quindi. Gli oggetti disponibili nello shop interno del gioco avranno sia funzioni estetiche (come siepi ed alberi), oppure si tratterà di casette con la possibilità di accedere a dei minigiochi su base giornaliera.
Tutto questo sarà disponibile, senza alcun costo aggiuntivo, al prezzo di 9.99€, una cifra che ho trovato tutto sommato onesta per la quantità di contenuto proposto da Super Mario Run. È comunque possibile scaricare il titolo dallo store e giocare i primi tre livelli e le sfide in maniera gratuita e illimitata, un quantitativo di tempo sufficiente per capire se il gioco possa rientrare nelle vostre corde.
Certo, si poteva forse fare qualcosa di più per il level design di alcuni stage, oppure offrire ai giocatori un mondo in più invece dei sei presenti, ma nel complesso, Super Mario Run funziona, e corre con estrema dignità sui nostri dispositivi. Sotto l’aspetto visivo, il gioco è un vero spettacolo, grazie anche alla definizione dei device Apple. Lo stile scelto è quello di New Super Mario Bros., che non è sicuramente il più amato tra i fan, ma è comunque il più moderno e funzionale da utilizzare su telefono o tablet. L’app funziona senza alcun problema di rilievo, con l’unica eccezione di un difetto di collegamento dell’applicazione con Facebook, bug in corso di risoluzione.
In sostanza, e tirando un grosso sospiro di sollievo, posso affermare che l’esordio di Super Mario sui device mobile è un vero e proprio successo. Qualcosa da migliorare c’è sicuramente, ma l’inizio è davvero esaltante. Restiamo in attesa che il gioco arrivi anche sui dispositivi Android il prossimo anno.
Tirando le somme, non posso che consigliare Super Mario Run a tutti i fan: in questo titolo ritroveranno gran parte dello spirito del Mario visto su console. Chi invece ha solo sentito nominare l’idraulico italiano, potrà – con una spesa soli dieci euro – giocare a un vero Super Mario, in grado di raccontare con assoluta dignità un pizzico della gloriosa storia di questo personaggio, e del perché è, a tutti gli effetti, un ambasciatore del divertimento videoludico. Storia che poi vi verrà sicuramente voglia di approfondire su altre piattaforme.