Il concetto di “portatile gaming” è sempre un po’ aleatorio, e ve lo dice uno che – per questioni di spazio, più che per scelta – è passato ormai anni fa al desktop replacement più bieco. I notebook per giocare sono ormai una realtà più che consolidata, la cui unica problematica è incarnata in pesi e dimensioni da primato; il mio ASUS Rog casalingo, per dire, è un bestione da quasi 5 Kg e spesso quanto una fiorentina per buone forchette, comprensiva di osso. Ecco perché, quando MSI ci ha mandato in redazione il qui presente GS63 7RE Stealth Pro, l’ho guardato con sospetto per via del peso di poco inferiore ai 2 Kg e di uno spessore di soli 18 millimetri. Come poteva, un oggettino così, soddisfare le esigenze di un videogiocatore d’annata?
GAMING PORTATILE, DAVVERO!
È bastata un’oretta in giro per le terre di The Witcher 3 (titolo che utilizzo spesso per aprire le mie sessioni di prove hardware) per rificcarmi in gola le brutte parole. Il GS63 7RE Stealth Pro è il primo notebook “da zaino” che si può arrogare il diritto di fregiarsi del suffisso “gaming” a pieno titolo. Impostando tutto su Ultra e alzando a cannone anche feature invasive come Hairworks e Anti Aliasing (quest’ultimo quasi inutile di fronte a un monitor IPS Full HD da 15,6”), il titolo di CD Projekt RED ha viaggiato comodamente poco sotto i 30 fps, stabilizzandosi attorno ai 40 una volta che ho rinunciato ai bei capelli di Geralt e ho optato per il preset High.
Il GS63 7RE Stealth Pro è il primo notebook “da zaino” che si può arrogare il diritto di fregiarsi del suffisso “gaming” a pieno titolo
#NONSOLOPOTENZA
Il GS63 7RE Stealth Pro è un aggeggio comodissimo da portare in università per riempire i buchi tra una lezione di Analisi Matematica e una chiacchierata con l’amichetta del cuore, a patto di avere sempre con noi l’alimentatore e fruire di una presa elettrica, visto che la batteria non va oltre le due ore anche con un utilizzo normale e stando attenti a mettere in pratica tutti gli accorgimenti di risparmio energetico, come la riduzione della luminosità del monitor o lo spegnimento del modulo wi-fi se non necessario.
Ai lati della scocca trovano posto 3 USB 3.0 e una 2.0, una USB 3.1 Type-C/Thunderbolt 3, l’attacco RJ45 per attaccarsi in LAN, l’immancabile slot per SD Card, un’uscita video HDMI 4K@60Hz e una DisplayPort, oltre ai due classici minijack per cuffie e microfono. Per la gioia di Claudio, poi, il tasto di accensione/spegnimento è anch’esso ospitato sul lato della scocca, così da non essere costretti a sollevare il coperchio del portatile qualora siate soliti tenerlo connesso a un monitor esterno. La tastiera è, a mio avviso, uno degli elementi più di pregio dell’intero portatile: si tratta di una Steelseries retroilluminata a LED, altamente personalizzabile via Dragon Center (il software di controllo di MSI, grazie al quale agire su profili e tanti altri aspetti del portatile) e in grado di informare il giocatore su vari status del personaggio grazie a opportuni cambi cromatici. Al di là delle mere esigenze in ambito gaming, la tastiera è estremamente comoda anche durante la normale fruizione, tanto che sto vergando questo stesso pezzo con le mani sul GS63 7RE Stealth Pro senza fare alcuna fatica. Anche dal punto di vista audio il portatile di MSI si difende più che bene, visto che le casse esterne non sfigurano nemmeno di fronte ai sistemi di notebook più “importanti”: certo, nulla è meglio di un sistema esterno o un paio di cuffie gaming dedicate (come le Logitech G533, di cui vi ho parlato recentemente in questa recensione), ma nell’ottica della portabilità estrema è bene che i diffusori built-in facciano il loro dovere senza troppi patemi.
La tastiera è uno degli elementi più di pregio dell’intero portatile
Il GS63 7RE è in vendita al prezzo di 1.749 euro: non pochini in senso assoluto, ma sicuramente in linea con quanto offre il piccolo gioiellino di MSI, soprattutto per l’imbattibile rapporto potenza/portabilità.