La cosa più bella della presentazione di Uncharted – The Lost Legacy, ovvero l’apertura della Playstation Experience, è stata quella sensazione a metà strada tra il sentirsi a casa e quel leggero brivido dato dalla meraviglia di un contesto tutto nuovo: un personaggio femminile avvolto in una cappa, un ambiente ostile ed esotico e un senso di oppressione abbastanza nuovo per la saga. Certo, la sequenza è molto scriptata, ma è la solita, impeccabile, celebrazione del gaming di stampo cinematografico, e il colpo di teatro, tra un assalto in stealth e un paio di colpi ben assestati, arriva insieme alla caduta del velo: una voce familiare, profonda, estremamente sensuale, l’inconfondibile timbro di Claudia Black a sottolineare il ritorno di Chloe Frazer.
L’affascinante e intraprendente avventuriera australiana di origine indiana è uno dei personaggi più amati della saga di Nathan Drake e, nonostante la sua assenza nel quarto capitolo della serie, sapevamo comunque che fosse “back in business” e in contatto con Nate, vista la nota lasciata al protagonista e la sua presenza nel multiplayer di La Fine di un Ladro. In ogni caso, l’ultimo ricordo vero di Chloe riguarda la Syria, durante il terzo episodio, e fa sempre piacere rivederla, soprattutto se in compagnia di un’altra, più recente, conoscenza di Drake, ovvero la mercenaria sudafricana poco incline al dialogo Nadine Ross, con cui Nate ha diversi scambi di convenevoli tra la costiera amalfitana e Libertalia.
The Lost Legacy, dunque, sarà un capitolo della saga tutto al femminile e, soprattutto, non si limiterà a essere un “semplice” DLC, quanto più un’espansione standalone. Per usare le parole utilizzate da Kurt Margenau, game director del titolo, l’avventura sarà più lunga di Left Behind, splendido DLC di The Last of Us, ma chiaramente più breve di una run di Uncharted 4.
ALLA SCOPERTA DELL’INDIA
The Lost Legacy è ambientato interamente in India. L’intera storia ruota intorno alla mitologia legata all’induismo e rappresenta, di fatto, anche un viaggio alla scoperta delle origini di Chloe. La vicenda centrale racconta della ricerca del tesoro della Zanna di Ganesha, un manufatto che, secondo la tradizione della religione asiatica, rappresenta il concetto stesso del superamento di ogni dualismo. L’introspezione e la ricerca del senso ultimo delle cose rappresentano una chiave metafisica apparentemente più profonda del solito plot dei vari Uncharted; Margenau, in effetti, ha sottolineato quanto raccontare la storia di un personaggio come Chloe, sicuramente più oscuro di Nate, abbia dato la possibilità di esplorare tematiche e soluzioni narrative inusuali per la saga, benché la cornice narrativa sarà comunque estremamente riconducibile agli stilemi della serie.
The Lost Legacy sarà un capitolo della saga tutto al femminile
GIRL POWER
L’impronta femminile del DLC è talmente forte che, per certi versi, prima di mettere davvero a fuoco che ci trovassimo di fronte a un episodio di Uncharted, The Lost Legacy ha tratto tutti in inganno per la sua somiglianza con Tomb Raider, giocando, se vogliamo, anche sui tanti punti di contatto tra le due saghe. Battute e malizia a parte, è chiaro che Naughty Dog punti tantissimo sulla caratterizzazione tutta al femminile dell’episodio, tanto che durante il panel post conferenza le due doppiatrici (la già citata Claudia Black e Laura Bailey) hanno sottolineato proprio come l’intera storia fosse focalizzata sui personaggi e il rapporto tra due figure femminili così forti.
Chloe sembra abbastanza diversa rispetto a Nate, molto più dedita allo stealth e meno al combattimento in stile rissa