Partiamo dalla premessa che sono un sostenitore della Xbox 360 come unica console must have della passata generazione. Fatte salve alcune esclusive di lusso e un finale di stagione da cardioplama, con The Last of Us in testa, dal 2005 al 2013 c’erano ben pochi motivi per preferire l’ammiraglia Sony a quella Microsoft (fanboysmi a parte, s’intende). In questi giorni, però, forse anche a causa dello showcase ID@Xbox dello scorso 16 febbraio (qui un resoconto dei titoli nostrani presentati), ho cercato di fare mente locale sul percorso di Xbox One, dall’annuncio nel 2013 alla news che svincola Quantum Break dall’essere l’unico selling point rimasto della console di casa Redmond.
Ricordo Shuhei Yoshida, boss di Sony Worldwide Studios, e Adam Boyes, vice presidente della divisione Publisher & Developer Relations di SCEA, che in un video da 6 milioni di visualizzazioni, pubblicato durante l’E3 2013, si scambiano un gioco PS4 sbeffeggiando Microsoft (lo potete vedere cliccando qui) che aveva da poco annunciato una politica piuttosto restrittiva sull’usato (poi ritrattata). Penso ai flame, ancora vivi, sulla risoluzione forzatamente “ridotta” di alcuni titoli per One, quando su PS4 possono godere dei 1080p senza particolari rinunce; o ancora al ritardo di Microsoft nell’aprire le porte ai dev indie che intendono autopubblicarsi sulla nuova console, nonostante sia stata proprio lei, nel 2008, a scoprirne l’importanza in termini di volumi e visibilità grazie al lavoro di Jonathan Blow e soci. Mi rammarico, infine, dei ritardi di alcune IP e di annunci shock come, appunto, quello fatto da Remedy Entertainment sul venir meno dell’esclusività per Xbox One della loro ultima fatica (anche se rimarrà in ambiente Windows only, quindi niente Steam). E tutto questo autolesionismo è stato aggravato da una campagna marketing della concorrenza che, negli ultimi due anni a questa parte, non ne ha sbagliata una.
Quali sono i selling point della nuova console Microsoft?
Certo è che, nel mio caso, si è invertita la tendenza rispetto alla scorsa generazione, dove i multipiatta console li prendevo tutti su Xbox 360, mentre su PS3 relegavo le esclusive. Detto questo, ad averci i soldi per comprarle entrambe secondo me la soluzione è tenersele in casa tutte e due e bon (assieme a un PC bello carrozzato, s'intende).
Ammetto che l'ho presa perchè stava a 200 euro nuova e l'unico motivo è stato: se devo aggiornare il pc me ne vanno almeno il doppio e sotto in soggiorno mi si è bruciato il lettore bluray, perchè se no stava ancora là.
Si, la situazione microsoft è molto difficile da sostenere ultimamente, soprattutto perchè con l'ultima mossa strategica di rendere quantum break multipiattaforma esclusivo windows, ha messo il tarlo del dubbio sull'esclusività di tutti i giochi in uscita (e cito la conferma di encore su pc e il rinvio di scalebound all'anno prossimo.
Boh, guarda non so. Io credo che l'unico motivo per prendere xbox one ora, è se la si trova sotto le 250 euro con un gioco, che eviti di aggiornare il pc. Ma anche questo per molti è discutibile.
A che mi serve una PS4/One?
Ecco, questa per me è la vera domanda.
Poi il meccanisco contorto ricomincia solo che nel frattempo sono passati 3 anni.
E giuro che quelle "vecchie" le ho tutte