PlayStation VR Worlds - Recensione

PS4

In principio c’era la Demo One, ricordate? Quel disco nero avvolto dalla custodia violacea che permetteva di avere, fin dall’acquisto, un assaggio delle potenzialità di PlayStation e dei grandi titoli di cui poteva fregiarsi. Ricordo con nostalgia la demo tecnica della manta, ambientata nelle profondità marine, o quella del T-rex, talmente semplice dal punto di vista poligonale da strappare, oggi, più di un sorriso, eppure all’epoca capace di terrorizzarmi e di farmi sognare. E poi c’erano Soul Blade (Soul Edge), con i sottotitoli spartani del suo trailer che narravano le caratteristiche salienti, Abe’s Oddysee e la sorpresa legata al fatto che il gioco fosse doppiato (venivo da NES, scusatemi), la grafica bidimensionale disegnata a mano del platform tratto dal film Disney HerculesLifeforce Tenka e Kurushi. Insomma, bei momenti, e tutti offerti da un dischetto inserito gratuitamente all’interno della confezione della mia console nuova di zecca. Questi ricordi, legati alla mia infanzia, mi provocano forti sentimenti nostalgici ogni volta che senso la parola “demo”.

Come ben sappiamo, oggi, le versioni dimostrative dei titoli sono sempre più rare, e non c’è di che stupirsi in un mondo dominato da open alpha, beta, walkthrough su YouTube ed una copertura mediatica capace di suggerire il finale di un gioco ancora prima dalla sua pubblicazione. Proprio per questo mi chiedo che senso abbia questo PlayStation VR Worlds, una sorta di compilation di demo tecniche ed esperienze più o meno riuscite venduta al prezzo di, udite udite, 40€! Ma procediamo con ordine.

THE LONDON HEIST E SCAVENGER’S ODYSSEY…

VR Worlds include, all’interno del disco, cinque videogiochi votati a dimostrare le capacità ludiche (ma soprattutto immersive) di PlayStation VR, proponendo scenari differenti e sfide opzionali da completare per poter inanellare tutti i trofei del caso.

PlayStation VR Worlds immagine PS4 06

VR Worlds è una compilation di cinque videogiochi votati a dimostrare le capacità ludiche (ma soprattutto immersive) di PlayStation VR

Con l’unica eccezione di Ocean Descent, dove si è chiamati a fare da spettatori ad improbabili immersioni subacquee renderizzate in tempo reale, gli altri titoli offerti si distanziano dai walking simulator attualmente disponibili sul mercato e sono senz’ombra di dubbio delle applicazioni ludiche sincere ma senza troppe pretese. Danger Ball è una sorta di ping-pong futuristico giocabile semplicemente ruotando il capo in cui si affrontano nemici via via sempre più coriacei; la speranza è quella di arrivare in fondo alla fila di avversari e, ovviamente, vincere l’agognata coppia del caso. Un minigioco che lascia il tempo che trova, ma che rende il giocatore parte effettivamente attiva di un’esperienza immediata e senza troppi fronzoli. Le cose si complicano invece con VR Luge, una precipitosa corsa giù per un pendio stando sdraiati a bordo di uno skateboard. L’obiettivo è quello di staccare il tempo migliore, raggiungibile virando la traiettoria del mezzo inclinando la testa per non andare fuori strada o non “sbavare” durante le curve. L’impressa non è troppo difficile, in effetti, considerato che incontrando la corsa dei mezzi provenienti dal senso di marcia opposto li si supera come se fossero fantasmi, in una scelta di game design che sembra praticamente andare contro al concetto stesso alla base dell’esperienza. VR Luge è anche l’unico titolo a palesare i limiti dell’hardware Sony, proponendo ambienti sgranati che, fortunatamente, si perdono nell’alta velocità dell’azione, ma che lasciano straniti, specie considerando la portata tecnica delle due restanti esperienze presenti nella compilation.

… QUANDO USCIRANNO NEI NEGOZI?

Ho lasciato per ultimi i due nomi che, da soli, valgono il costo (comunque gonfiato) dell’intero pacchetto, ovvero Scavenger’s Odyssey e The London Heist. La prima è una breve ma intensa avventura spaziale a bordo di un mech bipede (vera e propria costante in questa prima ondata di titoli per PlayStation VR, a ben vedere), dove azione sparatutto ed esplorazione a gravità zero si mixano in un riuscito equilibrio che, tuttavia, si estingue fin troppo in fretta.

PlayStation VR Worlds immagine PS4 03

è triste constatare come The London Heist e Scavenger’s Odyssey non facciano parte di un progetto d’ampio respiro

The London Heist è invece il titolo più noto della compilation, non necessitando (quasi) di presentazioni, poiché protagonista di praticamente ogni spot o trailer dedicato a PlayStation VR. Il titolo suddetto inscena una serie di sparatorie in una irriconoscibile Londra inframmezzate da fasi narrative caratterizzate da un’estetica a metà fra un film d’animazione in CGI e la sceneggiatura di un film d’azione forzatamente sboccato. Quest’ultima si dimostra l’esperienza meglio confezionata, nonostante la durata ridotta, e un po’ come accade per Scavenger’s Odyssey è triste constatare come non faccia parte di un progetto d’ampio respiro già disponibile o comunque in dirittura d’arrivo per il visore Sony.

Se nel 1995 provavo un titolo che mi piaceva, andavo in negozio e lo compravo di lì a poco; le “demo” vendute a caro prezzo per PlayStation VR, invece, si fermano a ipotetici scenari non ancora risolti, non facendo altro che piantare il seme dell’incertezza nella mente di chi gioca. Il tutto invitando chi ha il joypad (o i PlayStation Move) a rigiocare più e più volte ogni singola proposta nella speranza di completare tutte le sfide disponibili. Peccato che la stragrande maggioranza dei contenuti, in tal senso, sia testimoniata principalmente dalla natura arcade di VR Luge e Danger Ball, due tipologie di giochi che esauriscono in tempi molto brevi il loro appeal. Considerando che The Playroom VR è disponibile gratuitamente su PS Store, è difficile riuscire a raccomandare questo PlayStation VR Worlds, soprattutto guardando al prezzo al quale è offerto al pubblico.

In virtù della limitata portata dell’esperienza offerta, PlayStation VR Worlds doveva essere offerto in bundle con PlayStation VR nella più semplice ed onesta formula gratuita. L’operazione portata avanti da Sony, già “rea” di aver rilanciato PlayStation Move a prezzi proibitivi con la pubblicazione di PlayStation VR, è chiaramente quella di inseguire il facile guadagno, anche a spese di un pubblico che sta acquistando una periferica che potrebbe rivelarsi l’ennesimo dispositivo non supportato dopo PlayStation Vita e il già citato PS Move. In ogni caso, le due buone esperienze con Scavenger’s Odyssey e The London Heist non sono sufficienti a giustificare il prezzo d’acquisto.

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Pro

  • The London Heist e Scavenger’s Odyssey.
  • Gli altri tre titoli proposti sono comunque interessanti…

Contro

  • … ma incapaci di intrattenere superata la meraviglia iniziale.
  • Sfide concentrate in gran parte sui titoli arcade.
  • The London Heist e Scavenger’s Odyssey sarebbero stati interessanti titoli di lancio.
5.8

Insufficiente

C'è chi dice che nella sua stanzetta, dietro una mole spaventosa di fumetti d'epoca giapponesi, si celino misteri infiniti. Da sempre appassionato di videogame made in Japan e delle opere animate di Kunihiko Ikuhara, dategli un qualsiasi J-RPG e lo renderete un orsetto felice.

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