Blood & Truth - Recensione

PS4

Per onestà devo confessarvi che quella con cui sto scrivendo questa recensione è la mia mano più debole. Se avete colto la citazione, ci sono buone probabilità che Blood & Truth faccia al caso vostro: l’ultimo nato di London Studio condivide infatti con il precedente The London Heist uno smisurato amore per le pellicole d’azione ipercinetiche, e non ne fa affatto mistero. Pensate alla vostra scena preferita nei vari Mission Impossible, John Wick o Fast & Furious, e probabilmente la troverete qui tra elicotteri, inseguimenti con veicoli che saltano in aria da tutte le parti e vetrate che vanno in frantumi al rallentatore. Tante, tante vetrate, ridotte in infiniti frammenti di luce mentre tonnellate di cattivi cadono come mosche. C’è della genuina passione in Blood & Truth, come testimoniano del resto gli oltre trenta giga da scaricare, qualora optaste per la versione digitale: sfoggiando a testa alta una veste grafiche tra le più riuscite (la migliore, con ogni probabilità) nel campo della realtà virtuale di SONY e un doppiaggio italiano sensazionale, il gioco si qualifica come la maniera più veloce ed economica per diventare il protagonista di un blockbuster ad alto livello di testosterone senza uscire dalla porta di casa, al prezzo di un copione particolarmente fiscale da seguire.

“RICORDI QUANDO TI HO DETTO CHE TI AVREI AMMAZZATO PER ULTIMO?”

Ryan Marks è il genere di amico che vorreste avere al vostro fianco entrando in un locale malfamato pieno zeppo di avanzi di galera: agente scelto delle Forze Speciali, è in grado di maneggiare con disinvoltura ogni tipo di arma e di entrare ovunque senza essere notato, padroneggiando le più sofisticate tecniche d’infiltrazione. Un duro tutto d’un pezzo, costretto però a tornare nell’amata Londra in seguito a un grave avvenimento che metterà in pericolo la sua famiglia, a onor del vero composta da svariati elementi decisamente sopra le righe. Non voglio svelarvi nulla di più, semplicemente perché Blood & Truth è piuttosto breve, e non impiegherete più di sei ore a completarlo alla difficoltà più alta tra le due inizialmente proposte. Del resto, le occasioni per attardarsi sulla tabella di marcia scarseggiano, giacché Blood & Truth è sostanzialmente un rail shooter glorificato, con un percorso fisso da seguire senza potersi attardare né tornare indietro. A volte è possibile scegliere percorsi alternativi ma il risultato non cambia, con Ryan costretto a spostarsi nei punti espressamente indicati da vistose frecce in vista del prossimo scontro a fuoco. In quest’ottica, Blood & Truth è un po’ quella versione moderna e megalomane di Time Crisis che Namco proprio non vuole darci: arrivati di fronte ai nemici, potremo dunque spostarci da una copertura all’altra per ricaricare e sfuggire alla pioggia di fuoco che i cattivi invieranno premurosamente al nostro indirizzo, rispondendo con piombo rovente per poi passare al prossimo gruppo di potenziali vittime.

Blood & Truth è un po’ quella versione moderna e megalomane di Time Crisis che Namco proprio non vuole darci

È possibile rallentare brevemente l’azione per colpire con precisione i punti deboli dei nemici corazzati o, semplicemente, per sentirsi all’interno di un film di John Woo, sfortunatamente sprovvisto di colombe bianche, e lo schema di gioco potrebbe tranquillamente essere riassunto qui. Però c’è un però, incarnato dalla coppia di Playstation Move che dovete possedere per giocare: con loro, Blood & Truth si evolve da tirassegno in realtà virtuale a esperienza fenomenale da provare almeno una volta nella vita. I due controller infatti permettono non solo di mirare indipendentemente imbracciando due armi in puro stile Frank Castle, ma anche di replicare con inenarrabile soddisfazione tutta quella serie di movenze tostissime che avete imparato a memoria in decenni di formativo cinema di un certo livello. Prelevare le pistole dalle fondine e farle roteare prima di premere il grilletto, ricaricare un fucile d’assalto con il classico movimento a pompa prima di far fuoco a bruciapelo e tanto, tanto altro ancora: se vivessimo in un mondo puro e meraviglioso, Blood & Truth prenderebbe un 100% secco anche solo per il fatto che puoi sparare con la doppietta immediatamente dopo la ricarica, riposizionando la canna con un colpo di polso secco proprio come faceva Schwarzy sulla moto in Terminator 2, possibilmente facendo deflagrare una granata al volo sopra un gruppo di nemici alla moviola.

“MENTIVO.”

Purtroppo il mondo in cui viviamo è arido, e i giochi costano cari. In cambio del vostro denaro, Blood & Truth offre dunque qualche ora di coinvolgenti sparatorie e set piece mozzafiato tra inseguimenti, trombe di ascensori in fiamme e cattivi da odiare senza mezzi termini, lasciandovi però a bocca asciutta al termine dei titoli di coda. Al momento infatti non sono presenti né un New Game+ né un livello di difficoltà extra con cui affrontare nuovamente l’avventura: questi saranno aggiunti con future patch, e per adesso bisognerà farsi bastare la possibilità di rigiocare le missioni già completate per andare a caccia di bersagli segreti e oggetti collezionabili, utili per sbloccare colori e modificare le armi nel sancta sanctorum della famiglia Marks. L’unica alternativa sono le prove contro il tempo, ovvero dei percorsi di guerra da attraversare facendo fuoco sui bersagli che spuntano fuori affidandoci a un arsenale preimpostato nel minor tempo possibile; piuttosto divertente ma, senza una classifica online (anche questa dovrebbe arrivare con i futuri aggiornamenti) in cui competere, si tratta di un’attività che lascia un po’ il tempo che trova.

il gioco rende l’atto di sparare criminalmente bello e soddisfacente

È un po’ un peccato, perché il gioco rende l’atto di sparare criminalmente bello e soddisfacente; proprio per questo le frequenti soste dove Ryan tira fuori la borsa degli attrezzi per scassinare serrature o manomettere quadri elettrici non fanno altro che spezzettare paradossalmente il divertimento, piuttosto che offrire attimi di varietà. Probabilmente London Studio avrebbe fatto bene a prendersi qualche settimana di tempo per pubblicare il gioco con una manciata di contenuti extra e affinando un attimo il codice, giacché ogni tanto qualche evidente bug fa capolino: al di là dei classici corpi sospesi a mezz’aria, mi sono trovato spesso di fronte a situazioni insormontabili che mi hanno costretto a ricaricare una posizione precedente, tra vicoli ciechi e appigli invisibili. In una particolare scena davvero non capivo cosa stesse succedendo, vedendo le mie mani fluttuare diversi metri davanti a me, mentre i cattivi di turno snocciolavano il loro discorso colmo d’odio contro un fantomatico uomo invisibile che – sorpresa! – sarei dovuto essere io, se il gioco avesse fatto per bene il suo dovere. Non me la sento però di condannare aspramente Blood & Truth, perché il suo valore nell’ecosistema VR griffato SONY è comunque rimarchevole: un prodotto di alto profilo capace di donare massicce dosi di adrenalina e divertimento di qualità, realizzato con una cura davvero esemplare, almeno sul modello PRO. Il tutto senza causare il minimo accenno di nausea, mio personalissimo spauracchio quando si parla di realtà virtuale: vista la dinamicità delle scene, si tratta davvero di un risultato degno di nota. Del resto gli sviluppatori londinesi avranno sicuramente tempo per correggere il tiro, perché… no, niente, vi ho già detto troppo!

Blood & Truth è il simulatore di macho per antonomasia, capace di farvi masticare il tabacco tanto caro a Jesse Ventura come se fosse una mentina! Il tracking è affidabile e preciso, mentre l’abbondanza di scene fuori di testa garantisce un’avventura esplosiva e varia, almeno finché dura. Ha un serio bisogno di contenuti extra, ma il cuore è al suo posto, in mezzo a mille esplosioni e a una pioggia di pallottole e vetri infranti. Spero solo che London Studio lo supporti a dovere nell’immediato futuro.

Condividi con gli amici










Inviare

Pro

  • Sparatorie in realtà virtuale galvanizzanti come non mai.
  • Doppiaggio e regia di alto livello.
  • Tecnicamente davvero notevole...

Contro

  • ...nonostante qualche bug.
  • Mancanza cronica di contenuti.
  • Intenso, ma breve.
7.8

Buono

Il retrogamer della redazione, capace di balzare da un Game & Watch a un Neo Geo in un batter di ciglio, come se fosse una cosa del tutto normale. Questo non significa che non ami trastullarsi anche con giochi più moderni, ma è innegabile come le sue mani pacioccose vibrino più gaudenti toccando una croce digitale che una levetta analogica.

Password dimenticata