Resident Evil Requiem – Anteprima Hands-On

Resident Evil Requiem

PC PS5 Xbox Series X

Resident Evil Requiem – Anteprima Hands-On

Sono poche le serie più iconiche di Resident Evil, il cui franchise in un certo senso ha anche fatto da specchio alle fortune di Capcom: c’è stato qualche episodio più discusso di altri, ma da qualche anno siamo tornati ai picchi più alti. Riuscirà Requiem a continuare su questa traiettoria?

Sviluppatore / Publisher: Stray Capcom / Capcom Prezzo: ND Localizzazione: Completa Multiplayer: Assente. PEGI: ND Disponibile Su: PC (Steam), Xbox Series X|S, PS5 Data di lancio: 27 febbraio 2026

Vi ricordate che una ventina di giorni fa abbiamo condiviso le prime (e promettenti) impressioni su Onimusha: Way of the Sword? In quella stessa occasione, Capcom ci ha permesso di mettere le mani sul nuovo Resident Evil, ma non ve l’abbiamo potuto raccontare fino ad adesso!

Ci sono stati momenti in cui ho pensato di dovermi mettere un bavaglio alla bocca e piantare degli spuntoni anti-piccione sulla tastiera per reprimere l’impulso irrefrenabile di condividere quello che avevo provato, ma ormai l’attesa è finita, ecco qua il racconto della nostra prova pad alla mano.

RESIDENT EVIL REQUIEM FOR A FRANCHISE

Per quanto tempo ci hanno lasciato giocare a Resident Evil Requiem? Mezz’ora? Un’ora? Lo ammetto, non lo so. Io, quando gioco a Resident Evil, perdo totalmente il senso del tempo, so solo che tutto il resto intorno a me sparisce, e la mia intera concentrazione finisce su quello che succede a schermo. Ciò che mi ricordo perfettamente è che, alla fine della prova, ero scosso. Fisicamente scosso. Non è che stessi tremando, ma avevo avevo una sensazione che pervadeva il mio corpo, e la sentivo agitarmi i nervi e i pensieri. Era paura.

Resident Evil Requiem Anteprima

Troviamo Grace legata e a testa in giù: che inizio!

Certo, direte voi, Resident Evil è una serie horror, cosa mi aspettavo? Ma infatti lo sapevo, però mi sembrava comunque centrale sottolineare, per prima cosa, che Requiem riesce a calarci in pochi minuti in un’atmosfera di grandissimo impatto in linea con gli ultimi capitoli della serie, quelli che hanno riportato in auge il nome di Resident Evil. A questo punto occorre fare un piccolo passo indietro per dare qualche informazione di contesto. La protagonista si chiama Grace Ashcroft, è un’analista dell’FBI. Non è una detective con esperienza sul campo, o un agente speciale che ormai ne ha viste di cotte e di crude. In sostanza, è quanto di più lontano possiamo immaginare da qualcuno come Leon, forgiato nel ferro e nel fuoco degli eventi di Raccoon City. Grace invece no, lei è all’inizio del suo percorso, noi ne vestiamo i panni quando è ancora un’inesperta dalla personalità introversa che si trova a proprio agio tra pile di documenti e schermi di computer.

Alla fine della prova ero fisicamente scosso

La scelta degli sviluppatori sulla protagonista è fondamentale, e serve a restituirci la sensazione di impotenza e incapacità di reagire di fronte agli orrori che la giovane Ashcroft dovrà affrontare. Essendo un agente FBI, non mi stupirei se se la cavasse con le armi da fuoco, ma durante la nostra prova non ne abbiamo viste di nessun tipo. La scena d’apertura è quella già anticipata nel trailer d’annuncio, con Grace legata sottosopra a un lettino medico, mentre aghi infilati nelle sue braccia prelevano il suo sangue e le iniettano dosi di sostanze non identificate. Nella cutscene iniziale, riesce a liberarsi, ma è proprio qui che inizia il vero incubo.

IL BUIO: AMICO O NEMICO?

Una volta liberi di muoverci, abbiamo potuto esplorare i dintorni: ci siamo trovati in una camera d’albergo, struttura nella quale Grace si trova per indagare alcune morti “sospette”. Ah, si tratta dello stesso albergo dove anni fa morì proprio la madre di Grace, e dove il capitano dell’FBI ha pensato bene di mandarla senza rinforzi. Ovviamente.

Resident Evil Requiem Anteprima

Gli ambienti dell’albergo sono molto evocativi.

Tralasciando discutibili procedure investigative, torniamo a noi: girando per i corridoi, mi sono reso conto in fretta che in realtà ero ancora in trappola, perché l’uscita verso altre parti dell’edificio era controllata da un interruttore nel quale mancava un fusibile, e guarda caso l’unico fusibile in giro era chiuso a chiave in una scatola. Il design di questo puzzle, come potete immaginare, è piuttosto semplice, direi anche abbastanza riconoscibile dagli amanti della serie. La sfida non sta nella complessità del rompicapo in sé e per sé, ma nel sopravvivere le mostruosità che stanno tra noi e gli oggetti chiave che ci servono. Gli orrori non sono mancati. Il più grande di tutti, e dico letteralmente il più grande, è un essere che di umano ho solo più vagamente le fattezze, qualcosa di difficile da descrivere, una sorta di incrocio tra Nemesis, Lady Dimitrescu e un drowner di witcheriana memoria.

Il mostro sfrutterà tutti i suoi sensi per trovarci: non solo vista e udito, ma anche olfatto

Dal momento in cui questa entità orripilante si rende conto della nostra presenza, ci darà la caccia, e sarà davvero difficile capire se un luogo è sicuro o meno. Il mostro sfrutterà tutti i suoi sensi per trovarci: non solo vista e udito, ma anche olfatto. Quando si muove nelle vicinanze, lo sentiamo annusare l’aria proprio come un predatore a caccia della propria preda. Davvero terrificante. Visto che in questo passaggio non abbiamo armi, l’unica possibilità è la fuga, sperando di riuscire a allontanarci a sufficienza per far perdere le proprie tracce: in questi momenti il buio delle stanze dell’hotel ci può venire in aiuto offrendoci riparo, ma al tempo stesso ci impedirà di vedere cosa sta succedendo, obbligandoci a fare affidamento alle nostre orecchie per capire se siamo davvero fuori pericolo. Anche qui, ho vissuto infiniti secondi di tensione assoluta. Se volete aumentare al massimo la scala delle sensazioni forti, potrete giocare con la visione in prima persona, mentre quella in terza permette una visione dell’ambiente circostante leggermente superiore che ci dà qualche informazione in più su quanto siano vicine le minacce che ci aggrediscono.

Resident Evil Requiem Anteprima

Certi sorrisi ti entrano nel cuore.

Quello che abbiamo provato sembra essere l’introduzione di Resident Evil Requiem, e in quanto tale si presenta con le perfette credenziali per essere l’esperienza horror dell’anno. L’anno prossimo, sia chiaro, visto che la data d’uscita è prevista per il 27 febbraio 2025 (il mio compleanno!). Date e aspettative a parte, dai trailer già sappiamo che la città di Raccoon City tornerà a essere protagonista, per cui è lecito aspettarsi che l’azione non si svolgerà solo nell’hotel di cui abbiamo avuto un primo assaggio, ma si sposterà in ambienti più ampi, dove la tensione e l’horror dovranno essere gestiti in maniera diversa. Se riusciranno a farlo con la stessa efficacia di cui sono stato testimone in questo primo assaggio, beh, allora credo che quello c he abbiamo per le mani sia un altro Resident Evil  di alto livello.

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