Pragmata – Anteprima Hands-On

Pragmata

PC PS5 Xbox Series X

Pragmata – Anteprima Hands-On

All’evento a porte chiuse di Capcom dove abbiamo provato Resdient Evil Requiem, abbiamo anche messo le mani su Pragmata, action sci-fi presentato originariamente del 2020 che spera di innovare il genere con alcune peculiarità. Ecco le nostre prime impressioni.

Sviluppatore / Publisher: Capcom / Capcom Prezzo: ND Localizzazione: Completa Multiplayer: Assente PEGI: ND Disponibile Su: PC (Steam), Xbox Series X|S, PS5 Data di lancio: 2026

Una nuova IP, capite? Spettacolo! Basta a chi si lamenta che ci sono solo seguiti in giro, che manca creatività, e che le grandi case si affidano solo a franchise consolidati per garantirsi un ritorno economico praticamente sicuro. Ecco che Capcom smentisce tutti, e sviluppa Pragmata, con una data d’uscita prevista genericamente per l’anno prossimo.

Abbiamo avutol l’opportunità di provare questo gioco per voi pad alla mano; si è trattato di un livello iniziale che ci ha permesso di capire le meccaniche principali che rendono unico questo action sci-fi. Un assaggio insomma, che ci ha svelato alcuni aspetti della sua identità.

PRAGMATA E UN PO’ DI DEAD SPACE

All’inizio della nostra prova, Hugh si trova in un bel guaio: il suo HUD lampeggia di rosso come se non ci fosse un domani, evidenziando seri danni alla sua armatura e, peggio ancora, ferite in tutto il corpo che rischiava di diventare fatali nel giro di pochissimo. Dal nulla, spunta una bambina che si mette a armeggiare con un arnese che ha tutto l’aspetto del plasma cutter di Dead Space, e invece no, per fortuna è uno strumento curante e riparante che ci rimette in sesto in quattro e quattr’otto. Et voilà, back to business.

Ecco i protagonisti di Pragmata, Hugh e Diana..

Con questa scena ci vengono introdotti i due protagonisti di Pragmata: Hugh è parte del team che è stato mandato a indagare il complesso lunare dopo che le comunicazioni da quest’ultimo si sono misteriosamente interrotte, mentre la bambina è in realtà un androide di nome Diana, che sembra volerci aiutare in ogni modo, ma di cui non sappiamo molto di più. Nei panni dell’uomo, ci dobbiamo muovere in questa struttura abbandonata, ma non priva di presenze. In Pragmata, dobbiamo farci strada sparando. A chi? A robot controllati dal sistema centrale di sicurezza che ci identifica come minacce. Sembra banale, lo so, ma c’è una caratteristica: piuttosto gustosa: prima di riuscire a scalfire le armature dei nostri aggressori, dobbiamo hackerare le loro difese, e per farlo dovremo completare una sorta di mini-game.

La bambina è un androide di nome Diana, di cui in realtà non sappiamo molto

Quando si prende la mira contro un nemico, si apre una piccola finestra divisa a blocchi, e dovremo tracciare un percorso da un punto iniziale a uno finale evitando alcuni blocchi e, più avanti, cercando al contempo di passare attraverso specifici punti che ci daranno dei vantaggi. Tutto questo, chiaramente, mentre cercheremo di evitare di farci sparare addosso. Finché si tratta di affrontare un singolo nemico, c’è abbastanza tempo per fare le cose con calma e fermarsi un attimo a pensare prima di risolvere il piccolo puzzle, anche perché alcuni di questi robot sembrano più zombie che terminator: sono lenti nell’incedere e nei movimenti, quindi non rappresentano una grande minaccia.

Pragmata Anteprima

Dopo l’hackeraggio, i robot rivelano i loro punti deboli.

Molto diversa la faccenda se il loro numero o la loro composizione cambia, o anche se siamo costretti a muoverci in spazi angusti. A questo punto, la fase di hackeraggio diventa molto più tesa e richiede una bella dose di concentrazione. E’ proprio in queste situazione che Pragmata mostra il meglio di sé e delle sue peculiarità: il mini-game non è troppo invasivo, ma nemmeno banale, quindi il suo impatto tattico si fa sentire, aggiungendo uno strato tutto nuovo ai soliti action dove non c’è molto altro da fare oltre che mirare e sparare.

PRAGMATA E UN PO’ DI PORTAL

A proposito di armi, abbiamo avuto modo di sperimentare qualche gingillo oltre alla pistola d’ordinanza con cui abbiamo iniziato: una era l’equivalente futuristico di un fucile a pompa, quindi niente di sorprendente, mentre un’altra era un fucile a stasi, che rallentava i nemici per diversi secondi. Anche qui, abbiamo già visto attrezzi simili (guarda caso anche in Dead Space, adesso che ci penso), ma in Pragmata acquistano un senso molto specifico, perché hanno il grande pregio di permetterci di risolvere l’hackeraggio con molta più tranquillità.

Alcune armi rischiano di banalizzare gli scontri

In effetti, quest’arma è piuttosto rischiosa da un punto di vista di gameplay e di bilanciamento, perché rischia di banalizzare la maggior parte degli scontri. Per esempio, la boss fight che ha concluso la nostra prova ha avuto luogo in un’arena ampia con alcuni punti che offrivano il refill delle munizioni delle nostre armi, rendendoci la vita molto facile. Da qui all’anno prossimo, gli sviluppatori hanno tutto il tempo di operare le modifiche necessarie: banalmente, limitare la disponibilità del fucile a stasi lo renderebbe una sorta di superpotere da usare solo nei momenti più importanti. Staremo a vedere.

Pragmata Anteprima

Ci sarà da fidarsi della piccola Diana?

Oltre a fare a pezzi robot di piccole e grandi dimensioni, abbiamo esplorato una sezione del complesso lunare dove si svolge Pragmata: vista la parte piuttosto limitata di gioco che abbiamo provato, non è stato possibile capire molto degli avvenimenti che hanno portato a questa crisi, ma l’impressione è che ci troviamo di fronte a un qualche tipo di IA impazzita che ha preso in mano il controllo della struttura e vede intrusi e minacce in chiunque si aggiri in cerca di risposte. Una delle sfide di Capcom sarà di dare una personalità memorabile a questo nemico impalpabile e onnipresente al tempo stesso: stanno optando per qualcosa tipo Glados di Portal, o hanno deciso di buttarsi su una sorta di HAL 9000 di Clarkiana memoria? Di sicuro, gli archetipi da cui trarre ispirazione non mancano, motivo in più per cui sarebbe un peccato se questo aspetto fosse privo della profondità necessaria a rendere anche il comparto narrativo unico e memorabile. Anche in questi caso, potete contare su di noi per tenervi aggiornati e farvi sapere come andrà a finire.

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