Per quanto banale possa suonare, il metro migliore con il quale testare la bontà di un simulatore è quella realtà che cerca di ricreare sui nostri schermi. Lo scorso 18 novembre, ospite nella sede di Kunos Simulazioni presso il circuito di Vallelunga, ho avuto ulteriore conferma che Assetto Corsa è in effetti la cosa più vicina a un track day che possa esistere a oggi, senza trasferte ed esborsi degni di un George Soros qualunque.
Durante un evento organizzato da 505 Games, divisione editoriale del Gruppo Digital Bros., ho potuto in effetti mettere mano ancora una volta all’incredibile lavoro di Marco Massarutto e dei suoi compagni d’arme, e in particolar modo al DLC a marchio Porsche disponibile su PC e in dirittura d’arrivo, il 29 novembre, anche su console. Un lavoro al solito encomiabile, capace di valorizzare alla grande il ritorno sulle scene videoludiche del marchio di Stoccarda dopo dodici anni di distanza dal mondo delle simulazioni di corsa grazie a una collaborazione a stretto contatto tra gli sviluppatori della capitale e gli ingegneri di Porsche. I modelli di 911, 917, 918 e gli altri fieri cavalli vapore presenti nei contenuti scaricabili sono infatti riproduzioni digitali perfette dei mezzi reali, grazie a un rigore e una qualità praticamente teutonica dei ragazzi di Kunos.
ICH BIN EIN STUTTGARTER
Una qualità sopraffina per i dettagli, testimoniata peraltro da un nuovo accordo di collaborazione tra Kunos e Sparco, leader nel settore dell’abbigliamento ed equipaggiamento racing, che oltre a portare un buon numero di tute, guanti, sedili e volanti reali in game, lascia intravedere nuovi spiragli per il futuro. Anche se, purtroppo, i diretti interessati presenti a Vallelunga non ci hanno voluto dire di più, almeno per il momento.
Guidare Assetto Corsa con un playseat è la “real driving simulation”
Anche se, va detto, conoscendo perfettamente la capacità di riproduzione della realtà e la bontà del sistema di guida perfezionato da Massarutto e soci, e soprattutto vista la cornice particolare in cui mi sono ritrovato, ho pensato che la cosa migliore da fare fosse spremere il più possibile una Porsche 911 4S digitale sulle magnifiche curve di Vallelunga, prima di mettermi al volante di una delle auto vere messe a disposizione dalla casa di Stoccarda e importunare i disponibilissimi e spettacolari driver presenti al track day. Perché, come dicevo in apertura, quale miglior modo di valutare una simulazione che buttarsi sulla “real thing”?
APRI TUTTO!
Il risultato, come era facile immaginare, è stato assolutamente stupefacente, tanto che mi sono ritrovato più di una volta a dire al pilota professionista seduto al mio fianco quanto – nei limiti delle mie capacità di semplice guidatore cittadino e amante dei racing game – guidare Assetto Corsa, con la giusta dose di mentalità competitiva e di time attack, sia decisamente “istruttivo” e degno di uno di quei simulatori con cui, è facile immaginare, si allenano anche i migliori piloti di F1.
Sì, perché oltre alla presenza delle auto riprodotte maniacalmente in ogni dettaglio, anche la ricostruzione dei circuiti grazie alla tecnica laser scan è un elemento fondamentale nel sancire la qualità e il livello pazzesco di realismo di Assetto Corsa. Un discorso, questo, che vale tanto per il circuito romano – che non a caso ha il suo interno la sede di Kunos Simulazioni – quanto per tutti gli altri presenti nel gioco, e che lo rendono un modo molto più comodo ed economico di divertirsi nelle piste più spettacolari del globo.
Guidare una 911 a Vallelunga, a tavoletta sul rettilineo e attaccando ogni curva, non ha prezzo
Sensazioni familiari a tutti i malati di motori che hanno provato almeno una volta nella vita i piaceri di Assetto Corsa su un playseat, e che vissute dal vivo, al volante di un gioielli dell’ingegneria come quelli creati da Porsche, fanno capire quanto di straordinario ci sia nel lavoro di Kunos Simulazioni. Ritrovarsi al fianco di un pilota professionista quasi compiaciuto dalla mia conoscenza dei punti di corda e di staccata di Vallelunga, che fino a quel momento non avevo mai visto se non in versione digitale, mi ha fatto capire quanto Assetto Corsa trascenda il concetto di “gioco di guida”, oltre che a farmi provare un mal riposto senso di “ma allora sono davvero capace di guidare!”. La realtà è che mettersi al volante di una Porsche e sentirsi sempre più pronti, giro dopo giro, ad attaccare meglio e più velocemente una curva che si conosce a memoria grazie ai videogiochi non ha prezzo, ed è esaltante tanto e più del calcione verso il sedile che si avverte sul rettilineo, schiacciando l’acceleratore a tavoletta, con gli occhi del terrore e il sorriso dilatato dall’adrenalina.
Dopo una giornata del genere, l’unica pecca che posso trovare ad Assetto Corsa è che, senza la VR, è al momento impossibile portare lo sguardo oltre il cofano durante la percorrenza di curva, “trucco” di cui ho imparato davvero l’importanza solo durante una prova al volante, e che risulta fondamentale per curvare al meglio e sfruttare tutta le potenzialità di un mezzo in uscita dal punto di corda… ma, onestamente, è comunque straordinario arrivare per la prima volta a guidare su un circuito ed essere pronti a ogni sussulto, a ogni curva, a ogni frenata. Questo track day, insomma, è stato davvero la conferma di quello che sapevo già: il lavoro di Kunos Simulazioni, le fatiche del disponibilissimo Marco Massarutto e del suo straordinario team, rappresenta davvero la cosa più vicina al guidare un’auto vera su un circuito.