Prendete Hotline Miami, fenomeno indie, con la sua estetica sparatissima al neon, uscita per direttissima dal cinema di Nicolas Winding Refn, il ritmo serrato e, soprattutto, la riscrittura pulp e ultraviolenta di quello che, fino a quel momento, eravamo abituati a inquadrare come twin-stick shooter. Prendete Monaco, altra chicca dello sviluppo indipendente, in cui più personaggi dalle caratteristiche diverse devono muoversi all’unisono, cooperando nei limiti dell’avidità e della sopravvivenza, per mettere in atto la pianificazione certosina della rapina perfetta e portare a casa il malloppo. Prendete Super Time Force, capolavoro (quasi) nascosto degli ultimi cinque anni, gioiello di game design e meccaniche shooting, allo stesso tempo capace di omaggiare i classici e riscriverli completamente, grazie a una meccanica di paradossi temporali che rende possibile morire con un personaggio, ricomparire qualche secondo prima e salvarsi la pelle in qualche modo, per portare a termine quadri che, sulla carta, durano solo 60 secondi.
Reservoir Dogs: Bloody Days mescola meccaniche dai celebri Hotline Miami, Monaco e Super Time Force
LITTLE GREEN BAG
Il team catalano di Big Star Games è riuscito a contattare Lionsgate e lo stesso Quentin Tarantino, per mettere in cantiere un nuovo gioco su licenza de Le Iene che potesse in qualche modo farci dimenticare quello visto sugli scaffali nel 2006. E, tra lo stupore degli stessi sviluppatori, grandi fan del mentuto regista, è riuscito nell’impresa, confezionando questo curioso mix di esperienze di gameplay che, seppur non inedite, si amalgamano in Reservoir Dogs: Bloody Days in maniera eccellente, dando un buon feeling, mentre si pestano mouse e tastiera nel tentativo di portare a casa la refurtiva e la pelle.
Reservoir Dogs: Bloody Days vedrà il giocatore affrontare diciotto rapine nei panni delle nostre iene preferite, fino al raggiungimento del fatidico colpo in banca che dà il la agli eventi narrati del film. E, proprio come accadeva in Metro, ogni “cane da rapina” avrà la sua particolare capacità: chi ha a disposizione più punti vita prima di crollare, chi può scassinare le cassaforti più velocemente, chi guadagna di più dalla refurtiva raccolta e così via, per tutti e sei i colori dei nostri Mister. Come era prevedibile, per motivi di diritti d’immagine, dal punto di vista estetico i personaggi nulla hanno a che vedere con gli attori del film originale, ma va anche detto che sarebbe stato molto poco “cool” affrontare il gioco con quel vecchio mustazzone di Mr. Blue.
CON L’ATTREZZO CI SCAVA I TUNNEL
Ogni missione dovrà essere affrontata con una diversa Iena principale, che si muoverà accompagnata da altri comprimari, per un gruppo di massimo quattro rapinatori contemporaneamente, anche se “contemporaneamente” non è la parola giusta. In effetti, il ritmo di gioco è sostanzialmente quello di un Hotline Miami “a turni”, in cui la prima iena va avanti come fosse una one man army, sparando a destra e a manca, accumulando bottino e stando attenta a raccogliere armi nel momento in cui le munizioni finiscono.
il ritmo di gioco, sostanzialmente, è quello di un Hotline Miami “a turni”
Difficile dire di più dopo una prova risicata, per di più segnata dalle fatiche della sempre splendida GDC di San Francisco. Senza dubbio, il progetto di Big Star Games è sembrato capace di puntare in alto e di rispettare le sue ambizioni, al netto di uno stile grafico che – forse – sdrammatizza un po’ troppo l’anima pulp del brand. Ad ogni modo, ottenere l’avvallo di Tarantino per un progetto del genere non è cosa da tutti, e senza dubbio il gioco saprà arrivare pronto all’uscita primaverile su PC, e successivamente su Xbox One.