Dopo l’annuncio in pompa magna allo scorso E3, un anno dopo BioWare torna a mostrare Anthem con una sessione di gameplay, accompagnando il tutto con una data d’uscita: 22 febbraio 2019. Sono pochi, quindi, i mesi che ci separano da quello che sembra un progetto di ambizioni titaniche per BioWare , evidentemente decisa a correre ai ripari, presentando qualcosa di totalmente inedito, dopo l’accoglienza non certo idilliaca di Mass Effect: Andromeda .
Certo, ancora oggi siamo in balia di molti dubbi e domande sulla natura effettiva del gioco, ma Anthem rappresenta un’occasione ghiottissima. Per sua stessa natura e per lo stato in cui versano – attualmente – progetti come Destiny 2 o The Division, quest’ultimo parimenti destinato a ricevere un sequel nel 2019, Anthem dovrà presentarsi al day one con tutte le migliori carte in mano; va da sè che, in tal modo, il gioco di Bioware modo potrebbe rapire tutta quella fetta di giocatori che negli ultimi mesi stanno abbandonando i titoli Bungie e Ubisoft.
Per BioWare, Anthem rappresenta il grande rilancio dopo le pesanti critiche su Mass Effect: Andromeda
Attualmente si possono contare quattro diverse classi su cui i Javelin sono fondati: Ranger, Colossus, Interceptor e Storm. Dalla demo mostrata, è possibile ricavare maggiori informazioni sulle prime due: Colossus è il classico Tank, dotato di forza bruta, valori di difesa e attacco altissimi, mentre il Ranger appaiono come la classe probabilmente più equilibrata, non predisposta per qualche tattica particolare, forse la migliore scelta per una prima run in cui padroneggiare le meccaniche di gioco.
Tutte le tecnologie saranno di primaria importanza per la guerra che imperversa sul pianeta
Il team si è anche sbilanciato sulla questione del supporto al gioco: sembra che l’intenzione sia quella di creare un’esperienza globale che possa durare anni, pronosticando addirittura un numero di anni, ben dieci, che non è facile prevedere nemmeno per loro. Anche Bungie a suo tempo pronunciò grossomodo le stesse parole al lancio di Destiny, ma i programmi sono inevitabilmente cambiati; spetterà quindi allo stesso team convincere i giocatori a riempire i loro server con un supporto costante e, ovviamente, con il giusto lavoro sull’end game, croce e delizia dei titoli di questo calibro.
Sembra che l’intenzione sia quella di creare un’esperienza globale che possa durare anni
Se il combattimento e lo shooting sono dalle parti di Andromeda a prescindere da armi/armature più o meno aggressive, con i movimenti di “shift” multidirezionale dei propulsori, ci riserviamo di giudicare le meccaniche del volo più avanti, con controlli che permettono di passare fluidamente alla modalità aerea e che, se gestiti al meglio e ben integrati nelle missioni, potrebbero regalare non poche soddisfazioni. È certo che si potrà affrontare combattimenti in volo, mentre le sequenze subacquee viste nei video non saranno per forza parti integranti del mondo di gioco, quasi come zone di transizione; ergo, sembra proprio che sott’acqua si potrà viaggiare, ma senza incontrare nemici da combattere. Peccato, almeno al momento. Potrebbe trattarsi di una meccanica inedita e intrigante per variare la proposta di gioco.
Occhi puntati su Anthem , dunque, che sembra avere tutte le carte in regola per regalare ore di divertimento assicurato e creare una forte community attorno al gioco, sperando che il lavoro di BioWare si presenti infiocchettato al meglio per la data di uscita.