Sopravvivere al caldo d’agosto, in particolare di questo agosto, è una vera impresa. Camminare tra le strade deserte, circondato da grattacieli, richiede coraggio, molto coraggio. Bisognerebbe trovare un’attività alternativa, qualcosa di diverso da fare. Bisognerebbe avere la possibilità di abbandonare questa giungla d’asfalto, a favore di una giungla meno torrida e più ventilata. È quello che ho fatto per qualche ora, perlomeno in modo virtuale, grazie a Square-Enix e a Koch Media. Cinque ore in Centro America in compagnia di Shadow of the Tomb Raider. Tempo trascorso al fresco, ma non certo al sicuro…
UN VIAGGIO NEL PERICOLO
Tante cose sono successe in casa Croft dal 2013, data d’uscita del reboot di Tomb Raider. Sono trascorsi anni, cinque nella realtà, qualcuno di meno nella finzione, caratterizzati da molti eventi e altrettanti cambiamenti.
Lara si ritrova in Centro America per recuperare di un antico artefatto collegato ad alcune ricerche svolte in passato da suo padre
C’è l’eroina, ci sono gli immancabili cattivi di turno e c’è una minaccia incombente. Un canovaccio già noto agli appassionati del genere action, che potrebbe trarre una interessante spinta propulsiva dal lavoro fatto sulla protagonista. Troviamo, di fatti, la volontà di mostrare la crescita e l’evoluzione del personaggio e del suo carattere, attraverso le sue azioni e decisioni.
COMBATTERE, ESPLORARE, PENSARE
Shadow of the Tomb Raider ingrana sin dalle sequenze introduttive le marce alte, mettendo subito in chiaro che Lara dovrà fare i conti con situazioni tanto pericolose quanto spettacolari. Un mix di fasi d’esplorazione, combattimenti ed enigmi che gli appassionati della serie già conoscono, ma che in questo caso è stato arricchito e parzialmente modificato in ogni suo elemento.
L’ambiente si sviluppa in ampiezza ma anche in altezza, con una spiccata propensione alla verticalità
Un’uccisione dopo l’altra mi sono fatto largo in una zona presidiata da mercenari assoldati dalla Trinity, fino a quando la mia indole “casinara” non ha avuto il sopravvento e ha dato il là a una devastante sparatoria. Anche armi alla mano le sensazioni sono buone. I nemici (a livello normale) non troppo intelligenti ma neanche in modalità “carne da macello” , e la risposta ai comandi è buons. Andrà però verificata con una prova più corposa la varietà dell’arsenale, così come meriteranno un attento approfondimento il sistema di potenziamento delle armi e di evoluzione del personaggio. Di base ci troviamo di fronte ai canonici punti esperienza, con una sessantina di abilità differenti suddivise in tre categorie base (Esploratrice, Guerriera e Saccheggiatrice) che spaziano dalla possibilità di scoccare più frecce a una maggiore resistenza in fase di apnea, dall’incremento della precisione con l’arco all’utilizzo di trappole. Interessante il fatto che alcune di queste abilità saranno sbloccabili solamente una volta completate le tombe, aree segrete rese ancora più complesse rispetto al passato dalla presenza di numerosi trabocchetti, trappole letali, pavimenti pronti a franare sotto i piedi, meccanismi temporizzati e altre diavolerie del genere.
I nemici a livello normale non troppo intelligentissimi ma neanche carne da macello
Lara è ormai pronta a imbarcarsi per la sua nuova missione. L’uscita di Shadow of the Tomb Raider in versione PC, PS4 e Xbox One è infatti prevista per il 14 settembre. Poco più di un mese, quindi, per la conclusione della trilogia che ha segnato la rinascita della signorina Croft aiutandola a rimanere, a pieno titolo, l’archeologa più famosa della storia dei videogiochi.