Peaky Blinders Mastermind anteprima provato

Peaky Blinders: Mastermind

PC PS4 Switch Xbox One

Peaky Blinders: Mastermind – Provato

La particolarità di Mastermind risiede nella possibilità di riavvolgere il tempo in qualsiasi momento

Qui Peaky Blinders: Mastermind si presenta come un puzzle game travestito da tattico in tempo reale, come i Commandos o i Desperados, per intenderci. A noi spetta il compito di controllare le azioni dei vari personaggi, ognuno dotato di capacità ben precise: per esempio Tommy può impiegare la sua parlantina per corrompere alcuni abitanti di Small Heath e prenderne il controllo per qualche secondo, laddove la sorella Ada può far sfoggio del suo fascino femminile per distrarre le guardie, mentre il piccolo Finn può infilarsi negli spazi più angusti e raggiungere aree inaccessibili agli altri fratelli.

QUESTIONE DI TEMPO

La particolarità di Mastermind, però, risiede nella possibilità di riavvolgere il tempo in qualsiasi momento. Una caratteristica utile non solo in caso di errori che potrebbero mandare a monte l’intera missione, ma addirittura essenziale per superare gli enigmi più articolati. Il tutto funziona così: prendiamo il controllo di un personaggio, lo facciamo interagire con lo scenario per poi accorgerci che per proseguire abbiamo bisogno che un secondo membro della banda compia delle altre azioni contemporaneamente a quelle portate avanti dal primo. Cosa fare? Semplice: a questo punto basta riavvolgere il tempo e passare al secondo personaggio, facendogli fare ciò di cui abbiamo bisogno. Nel frattempo, però, le azioni che abbiamo compiuto vestendo i panni del precedente membro della gang sono state registrate, così da svolgersi in contemporanea sotto i nostri occhi mentre muoviamo il secondo. Ora immaginate di fare tutto questo con tre, quattro o cinque personaggi contemporaneamente e avrete ben chiaro il sistema di gioco su cui si basa Peaky Blinders: Mastermind.

Peaky Blinders Mastermind Anteprima Provato 04

Tra una missione e l’altra non mancano dei simpatici intermezzi.

Questo meccanismo simula la capacità di Tommy Shelby di elaborare piani complessi facendo muovere sé stesso e i suoi familiari all’unisono, come un sistema di ingranaggi ben oliati. Va da sé che per arrivare alla fine di ogni livello bisogna mettere in atto un piano preciso al secondo, coordinando le azioni di tutti i personaggi disponibili per quel determinato incarico. Lo stesso gioco spinge l’utente a tenere sempre sott’occhio la variabile temporale: superare il tempo limite per ogni missione, infatti, significa game over, laddove concludere il livello con ampio anticipo sulla tabella di marcia porta a una valutazione finale migliore.

Insomma, siamo al cospetto di un titolo decisamente intrigante. Bisognerà tuttavia capire se il level design delle missioni avanzate riuscirà a valorizzare un sistema di gioco tanto insolito quanto affascinante. Impossibile stabilirlo ora, dopo aver completato solamente i primi tre livelli, il tutorial e poco altro, per intenderci. Giudizio sospeso, quindi, almeno finché non avremo modo di mettere le mani sul prodotto completo. All’uscita non dovrebbe comunque mancare molto: gli sviluppatori non hanno ancora fissato una data, ma fanno sapere che Peaky Blinders: Mastermind arriverà su PC e console entro la fine dell’estate.

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