Si può definire bello un incubo? La risposta è sì e Remothered: Broken Porcelain me l’ha giustappunto confermato per la seconda, terrificante volta.
Sviluppatore / Publisher: Darril Arts, Stormind Games / Modus Games Prezzo: 29.99€ Localizzazione: Testi Multiplayer: Assente PEGI: 18 Disponibile Su: PC (Steam), PlayStation 4, Xbox One, Switch a partire dal 20 ottobre
Bello non esclude angosciante, ansiogeno e tutta una serie di palpitanti aggettivi che descrivono bene Broken Porcelain. Dopo Tormented Fathers la serie Remothered torna alla ribalta, ma prima di proseguire è meglio chiarirlo subito: i deboli di cuore sarebbe meglio se si fermassero qui.
L’IRRESISTIBILE FASCINO DELLA PAURA
Dopo una premessa necessaria al fine di evitare che TGM finisca citata in tribunale o in qualche epitaffio, possiamo addentrarci nell’intimità di un’esperienza forte, tesa, improvvisamente brutale nella sua peculiare rivisitazione del genere adventure-survival a tinte horror. Remothered: Broken Porcelain, secondo capitolo della trilogia creata dal nostro talentuoso compatriota Chris Darril e la sua Darril Arts, è una centrifuga di emozioni che colpisce duro e senza pietà, proprio come gli Stalker da cui Jennifer, la protagonista, deve fuggire.
Detto più volte delle influenze cinematografiche che fluttuano come spettri nemmeno troppo invisibili fra i sinistri corridoi dell’Ashmann Inn, tornare a esplorare in prima terza persona l’hotel in cui si svolge questo seguito mi ha fatto lo stesso opprimente effetto di qualche tempo fa: Jennifer ti trasmette la sua apparente fragilità e ti instilla la paura primordiale che attanaglia ogni persona alle prese con l’ignoto, ti rende partecipe di un orrore da cui vuoi sottrarti con tutte le tue forze ma, paradossalmente, sul quale senti di volerne sapere di più.
LA VERSIONE DI PROVA NON è QUELLA DEFINITIVA, MA DARRIL ARTS SA BENE DOVE DEVE INTERVENIRE IN QUESTO MESE PRIMA DEL LANCIO
Quando parlo di migliorie mi riferisco al Moth Eye, il potere di controllare le falene per osservare i dintorni, interagire con specifici impianti elettrici e trarsi d’impiccio dalla situazioni più critiche, al sistema di crafting con cui combinare gli oggetti recuperati per ottenere gadget utili a creare diversivi, alla fondamentale possibilità di osservare la situazione da dietro una copertura per pianificare le proprie mosse in anticipo senza esporsi, alla capacità di infilarsi carponi sotto dei passaggi per distanziare di un paio di metri la morte e, infine, a dei nemici che, mossi da un’IA non scriptata, collaborano fra loro durante la caccia.
Continua nella prossima pagina…
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