Un’angoscia perpetua adorna gli inquietanti corridoi dell’Ashmann Inn come morbosa carta da parati sotto cui strisciano orrori inconcepibili
ASHMANN INN IS THE NEW OVERLOOK HOTEL
A contribuire all’elevata immersione nel contesto ci pensano diversi fattori, primo fra tutti un comparto audio-visivo carismatico e conturbante che ammalia con macabra eleganza le percezioni dello spettatore fin dall’ipnotica nenia iniziale. Grazie a ogni elemento scenico e al suo sapiente utilizzo, un’angoscia perpetua adorna gli inquietanti corridoi dell’Ashmann Inn come morbosa carta da parati sotto cui strisciano orrori inconcepibili, e la sensazione d’essere l’unica vittima in un’orgia di sangue a cui partecipano troppi carnefici è il sadico cappio che non allenta mai la stretta sulla giugulare del giocatore.
Un altro aspetto rilevante in fatto di coinvolgimento è quello narrativo. Remothered è una serie che deve parte della sua fortuna a una sceneggiatura brillante che si insinua nel giocatore utilizzando in modo convincente il terrore, l’angoscia e la suspence dei migliori thriller di matrice horror, ma non si limita a questo.
Nei panni di Jennifer si gioca dunque con la vita e la morte a un mortale nascondino in un’ambientazione psicologicamente spaventosa
Ottimo modo per approcciarsi alla serie Remothered, adatto sia ai veterani sia ai neofiti (c’è un recap degli eventi del primo), tra poco Broken Porcelain verrà sviscerato in tutte le sue componenti. Le aspettative non possono che essere alte dopo che Tormented Fathers ha destato perfino la curiosità del padre di Silent Hill, Keiichiro Toyama, ma del resto Chris Darril ci ha abituato bene ed è ovvio che ora l’asticella sia alta. Pur dovendo limitare l’analisi all’attuale build work in progress, l’impatto è stato decisamente buono: senza rivoluzionare i capisaldi alla base del suo successo, Remothered: Broken Porcelain sembra migliorare ove necessario il predecessore grazie a tante aggiunte preziose che aggiornano l’esperienza e il gameplay alla versione 2.0. Se tutto procede com’è lecito sperare, potremmo davvero ritrovarci tra le mani un sequel con tutte le curve al posto giusto per far perdere la testa a più di un appassionato di adventure-survival horror.
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