La tua presa è salda, ma lei agita selvaggia il didietro, si mette di traverso, tu la domi con le cattive e la vostra maratona d’amore verso l’happy ending chiamato vittoria può continuare: MotoGP 21 non è solo un videogioco, è un impetuoso amplesso fra moto e pilota.
Sviluppatore / Publisher: Milestone / Milestone Prezzo: da 49.99€ Localizzazione: Testi Multiplayer: Online PEGI: 3 Disponibile Su: PC (Steam, Epic Games Store), PS4, PS5, Xbox One, Xbox Series X|S, Switch Data di Lancio: 22 aprile 2021
Considerando i limiti della build, questo primo approccio con MotoGP 21, l’ultima iterazione del simulatore motociclistico di Milestone, mi ha soddisfatto. Se poi penso che erano solo i preliminari…
Tenete a bada la libido ancora un po’ giacché manca un mesetto al giorno della pubblicazione ufficiale di MotoGP 21. Trenta giorni in cui gli sviluppatori saranno impegnati a rifinire la loro produzione ad alto tasso erotico per chi reputa eccitante una derapata. L’esperienza mi insegna che non è saggio sbilanciarsi ora, ma sapete cosa vi dico? Al netto di un’anteprima estremamente castrata a livello di contenuti, nonostante gli svariati elementi non definitivi o addirittura assenti (la “sequenza di recupero della moto” non era attiva, ad esempio, mentre come categorie c’erano soltanto MotoGP, storiche 800cc, 990cc e 500cc), la versione che ho testato mi ha lasciato comunque un nugolo di sensazioni positive.
PORNOGRAFIA SU DUE RUOTE
Pur nel ristretto contesto delle modalità veloci Gran Premio e Prova a Tempo, infatti, MotoGP 21 mi è parso assai sicuro di sé nel riproporre l’atmosfera e il feeling che è lecito aspettarsi dalla nuova stagione motociclistica che inizierà il 28 marzo, nondimeno generoso nel restituire abbondanti dosi di un’adrenalina simile a quella di cui si ubriacano i cavalieri dell’era moderna in sella ai loro puledri carenati.
A dare manforte al gameplay coinvolgente ci pensano flessibili aiuti alla guida, ampia personalizzazione e nuove feature come la long lap penalty e il sistema di sospensioni rinnovato
Nonostante la prova sia avvenuta su un computer soprannominato boomerd dalle altre piattaforme da gaming della casa, tecnicamente c’è di che smascellare come non s’è visto fare nemmeno durante gli anni d’oro del Cocoricò. Ok forse m’è partita la penna, però l’Unreal Engine m’è parso ben sfruttato e l’immagine godereccia anche nei momenti di bruta bagarre poligonale: un i5 7400@3.00Ghz munito di una GPU operaia tanto umile quanto onesta come la mia GTX 1050 Ti mi ha garantito 30 frame al secondo in gara a 1080p e impostazioni su alto, sicché se è vero che la stabilità grafica/ottimizzazione finale sarà anche meglio direi che dal 486 in poi c’è speranza per quasi tutti. Se invece il solo pensiero di godervi il cavatappi in FHD@30fps estingue ogni vostro ardore e non vedete l’ora di gustarvi Sepang sulle console next gen allora le voluttuose promesse di Milestone vi ringalluzziranno.
Continua nella prossima pagina…
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