MotoGP 21 mi è parso assai sicuro di sé nel riproporre l’atmosfera e il feeling che è lecito aspettarsi dalla nuova stagione motociclistica
TUTTI IN PIEDI SUL DIVANO, MA CON PRUDENZA
Dato che l’entusiasmo morde il freno e soprattutto che il primo a fomentarlo sono io, è mio compito tenere basse le aspettative per evitare che qualcuno arrivi all’appuntamento eccessivamente carico (in amore e in gioco è sempre pericoloso, fidatevi). Le impressioni preliminari sono e restano positive, non mi rimangio nulla, la passione scorre a fiumi tra menu intuitivi e corse mozzafiato, ma è giusto rimarcare l’assenza di troppi elementi per potersi sbilanciare circa la qualità complessiva del titolo. Inoltre, a dispetto dei trenta giorni che ci separano dalla sua pubblicazione ufficiale, l’anteprima ha anche messo in chiaro che il progetto è ancora work in progress.
Nulla di allarmante, i primi a conoscere quali aspetti richiedono ulteriore levigatura sono gli sviluppatori e l’attuale fase di polishing è solo l’ultimo fisiologico segmento di un normale processo di sviluppo. È per questo che in attesa della review mi soffermo sul bello dell’anteprima e metto in saccoccia le bizze dell’IA chiamata A.N.N.A. che, inaspettatamente, spinge i piloti avversari a disarcionarti maldestramente anche quando avrebbero tutto lo spazio per evitare agilmente l’impatto, oppure qualche risposta meno convincente di altre dal punto di vista della fisica.
L’ANTEPRIMA PRESENTA ALCUNE IMPERFEZIONI SPORADICHE, MA MILESTONE NON È L’ULTIMA ARRIVATA E SIAMO SICURI CHE SARANNO RISOLTE IN TEMPO PER IL LANCIO
La voglia cresce, galoppa senza sosta e di conseguenza la prosa travalica i confini della fascia protetta mentre sogno cinquanta sfumature neurali di A.N.N.A. e il comparto tecnico privo di sbavature, quello single player agghindato per le grandi occasioni sommato alle orge online che si potranno organizzare nei server dedicati che profumano di club privè esclusivi, ma continuare a fantasticare ora non ha senso, rende ancora più tormentata l’attesa e trenta giorni d’eccitazione non stop sono troppi per chiunque. MotoGP21 nasconde ancora diverse armi di seduzione ai nostri avidi sguardi, non c’è dubbio alcuno, ma arrivati a questo punto continuare a elencare ogni singola feature proibita rassomiglia fin troppo a un reiterato esercizio d’autoerotismo che rischia solo di far scemare miseramente il desiderio.
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