Ai russi il post-apocalittico esce sempre bene, dunque ben vengano i giovani ragazzi di Dark Crystal Games con il loro Encased, GDR vecchio stampo arrivato di recente in Accesso Anticipato su Steam.
Sviluppatore / Publisher: Dark Crystal Games / Prime Matter Prezzo: 24,99€ (Accesso Anticipato) Localizzazione: Assente Multiplayer: Assente PEGI: ND Disponibile Su: PC (Steam, GOG) Data di Lancio: autunno 2021
Encased è un gioco dalla trama particolarmente sfiziosa, che pur prendendo spunto – tanto narrativamente quanto nei classicismi – da Fallout, presenta un incipit originale: alla fine del 1970 il futuro si è materializzato sotto forma di una strana cupola apparsa improvvisamente. Tante le domande a proposito di questa struttura, poche le risposte: è stata mandata da qualcuno? Creata dagli umani? Con in mente il finale che King ha dato al suo The Dome, viene da chiedersi se forse di mezzo ci sono gli alieni, o qualche entità superiore.
ALL’OMBRA DELLA CUPOLA
Insomma, questa cupola diventa motivo di studio dall’umanità, ricordando in un certo senso il Viaggiatore di Destiny e il suo carico di tecnologia ed evoluzione. Lo studio della struttura ha attirato un numero spropositato di multinazionali, così da creare all’interno di essa un piccolo sistema sociale che ci appare più chiaro nel momento della creazione del nostro personaggio: possiamo essere un uomo d’affari, uno scienziato, un addetto alle pulizie, un caparbio oratore o un militare senza paura. Ogni classe – per ora ne ho contate una dozzina abbondante – avrà tutte le caratteristiche necessarie per svolgere in un modo o nell’altro le diverse quest da affrontare.
Nonostante il focus narrativo non sia ancora chiaro, tra momenti che oscillano dallo studio della cupola al semplicistico atto di vivere in questa nuova società, di Encased è indubbio il valore narrativo così come quello delle meccaniche da GDR vecchio stampo, che ne sono proprio il fiore all’occhiello. Queste si amalgamano perfettamente con i tanti e diversi scenari, che spaziano dalle wasteland in stile Mad Max a installazioni che ben rappresentano quello stile visivo retrofuturistico che tanto ha fatto la fortuna dei classici di Black Isle e, dopo, di Bethesda: alla tecnologia anni ‘70 si uniscono armi energetiche, automi ed esoscheletri vari, e navigando per i corridoi possiamo trovare stanze ricolme di dozzine di server, fondamentale supporto per i calcolatori alle prese con l’elaborazione della risposta alla domanda fondamentale sulla vita, l’universo e tutto quanto: cos’è quella cupola? E no, la risposta non è 42.
BASI SOLIDE
Concettualmente, come già scritto poche righe fa, ci troviamo davanti un titolo che fa della componente ruolistica il perno principale su cui far girare tutto il progetto. Mi sono trovato dunque davanti un’interminabile sequela di cartelli, dialoghi con NPC più o meno importanti e la possibilità di incorrere a una sorte nefasta – e relativo game over – anche solo selezionando determinate azioni in sede di dialogo dall’esito negativo.
NIENTE LINGUA ITALIANA, QUINDI TENETE UN VOCABOLARIO A PORTATA DI MANO
Cosa non da poco dunque è anche la mancanza di indicazioni su cosa fare, dove andare o che oggetto usare. Un sistema di gioco che terrà lontani i casualoni, per abbracciare la schiera di appassionati del genere. Certo, se davanti una porta chiusa non avremo chiare e limpide informazioni, magari quell’NPC pochi metri dietro potrebbe suggerirci di dare uno sguardo al nostro inventario e tentare combinazioni con gli oggetti in nostro possesso, e questo è anche un modo unico e intrigante per apprendere le funzionalità di ciò che raccoglieremo durante il gioco. La conoscenza tramite la prova diretta. Alcune volte andrà bene, altre meno.
IL COMBATTIMENTO A TURNI NON SI DISTINGUE PARTICOLARMENTE, MA è ALLO STESSO TEMPO UNA SCELTA EFFICACE