Voglio iniziare questa anteprima di Tyranny, il prossimo RPG per PC di Obsidian Entertainment, con una considerazione. Sono un uomo semplice e, quando vedo un gioco di ruolo vecchia scuola, svengo inondato da endorfine. È difficile spiegarne i motivi: sarà quella meravigliosa sensazione che si prova nell’addentrarsi un universo nuovo e inesplorato, con i suoi segreti e le sue leggi; sarà il piacere di ritrovarsi invischiati in enormi complotti che, nel bene e nel male, finiscono sempre nel peggiore dei modi; o più semplicemente qualche rimembranza dei pomeriggi passati a tirar badilate di dadi in compagnia, quando ero giovane, capello-munito ma dal mento tristemente liscio. Ancora sappiamo davvero poco di questo Tyranny, ma le poche informazioni disponibili sono più che sufficienti per farci sognare come dolci fanciulle innamorate.
TYRANNY, OVVERO SOGNI D’OSSIDIANA
Obsidian Entertainment: un nome, una garanzia, oserei dire. Quando spunta dal nulla un gioco di ruolo dietro cui sventola fiera la bandiera della software house americana, come il qui presente Tyranny, noi vecchi brontoloni siamo pronti a stappare lo spumante buono (siamo comunque dei poveracci per permetterci champagne vero), e questa volta, nonostante sia da pochissimo uscita l’ultima espansione di Pillars of Eternity, non abbiamo dovuto nemmeno aspettare.
Il nostro comportamento e le scelte compiute durante i nostri viaggi incideranno pesantemente sull’ambiente circostante
BRUTTI E CATTIVI
Siamo abituati ad armarci di tutto punto per difendere puntualmente il mondo da qualche disastro annunciato, che sia per opera di qualche oscura profezia o per mano di qualche demone che si risveglia dal proprio sonno. Ebbene, in Tyranny, questa volta, siamo arrivati tardi: la guerra tra il bene e il male si è già conclusa con la vittoria di Kyros, oscuro signore che ha già ridotto in rovina e schiavitù il regno. Poco male, visto che vestiremo i panni di un suo ufficiale. Niente più donzelle da liberare, deboli da difendere e gattini da trarre in salvo: non c’è nulla che non possa essere risolto con un paio di cazzotti ben assestati, del sano terrorismo e la minaccia di far fuori amici e familiari.
Gli sviluppatori assicurano che il nostro comportamento e le scelte compiute durante i nostri viaggi incideranno pesantemente sull’ambiente circostante, tanto da offrirci esperienze diverse a ogni partita. Tutto ciò, unito a un’ambientazione originale e a un’idea sicuramente non nuova ma mai abbastanza sfruttata, ha trasformato le mie ghiandole salivari in una cascata che rischia di inondare la tastiera, e purtroppo non posso fare altro che aspettare in trepidazione qualche ulteriore notizia. Per il momento dovremo tutti accontentarci di qualche screenshot di Tyranny e poco altro, ma tranquilli, ci faremo risentire presto. Dopotutto chi non desidera sotto sotto di diventare un signore del male?