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Valkyria Chronicles Remastered

PS4

Valkyria Chronicles Remastered - Provato

Se oggi possiamo tornare a parlare di Valkyria Chronicles su home console è probabilmente grazie al mercato di Steam e all’inaspettato successo raccolto dal classico SEGA nella sua edizione PC: si conta che nel primo mese di vendita in formato digitale le avventure di Welkin e co. abbiano totalizzato un totale di vendite superiore ai risultati dell’edizione originale, partorita in esclusiva per PS3 nell’ormai lontano 2008. Un exploit che ha riacceso l’interesse da parte dello sviluppatore giapponese nel portare avanti le bucoliche guerre sullo sfondo della placida Gallia, in un’ambientazione a metà fra l’Europa della Seconda Guerra Mondiale e una serie animata giapponese, in cui gli eserciti sono composti per lo più da giovanissimi cadetti e lolite scosciate.

VALCHIRIE DANZANTI

Archiviando il brutto ricordo lasciato dal deludente secondo episodio su Sony PSP (e piangendo l’impossibilità di far propria una versione Europea del terzo capitolo, appannaggio dei soli giocatori nipponici), il pensiero va chiaramente a Valkyria: Azure Revolution, il nuovo progetto della serie che arriverà su PS4 in Giappone sul finire del 2016. Un motivo in più per ripassare le basi del funzionamento del BliTZ in questo Valkyria Chronicles Remastered per PlayStation 4, ovvero il singolare sistema di battaglia che ha fatto la fortuna della serie. Si tratta di un miscuglio riuscito di pianificazione strategica e azione in tempo reale, oltre a un’estetica manga style assicurata dal motore grafico CANVAS, capace di renderizzare scenari tridimensionali in un cel shading praticamente indistinguibile da un’illustrazione acquarellata (non fosse per l’aliasing, ancora presente).

Valkyria Chronicles Remastered arriverà a maggio in Europa

A distanza di ben otto anni, Valkyria Chronicles funziona ancora come la prima volta

L’eredità di Valkyria Chronicles è semplicemente il frutto di un cocktail di un buon numero di intuizioni prese in prestito da serie meno conosciute in Occidente, come Sakura Wars e Growlanser. A distanza di ben otto anni, Valkyria Chronicles funziona ancora come la prima volta: fermissimo nel suo proporre un gameplay strategico a sfondo bellico e capace di pretendere la sospensione dell’incredulità, anche di fronte ad una scena con protagonista un maialino alato e uno spettacolo pirotecnico di laser e poteri arcani scaturiti dall’arma di una pettoruta semidivinità. D’altronde, l’unico modo per entrare in contatto con la validità ludica di Valkyria Chronicles Remastered è sottostare a tutti quei tipici cliché cui l’animazione giapponese ci ha abituato negli ultimi vent’anni. Alcuni dei personaggi principali funzionano proprio bene e le tematiche principali sono sviscerate con accortezza, senza lasciare alcuna linea narrativa in sospeso. Sono poi proposti approfondimenti supplementari sui alcuni dei personaggi secondari, come capitoli extra (compresi quelli che vennero venduti come DLC a pagamento nell’edizione PS3) e file testuali che fanno luce su alcuni degli aspetti meno chiari della vicenda. Tuttavia mi sembra doveroso chiarire che, oggi come allora, il comparto narrativo non è la maggiore attrattiva di Valkyria Chronicles Remastered, tanto che l’adattamento animato omonimo vira più e più volte dalla sceneggiatura originale, riorganizzando le relazioni tra i personaggi e traducendo con maggiore efficacia i momenti più importanti.

PREGI DELL’ORIGINALE, DIFETTI DELL’ORIGINALE

Detto ciò, Valkyria Chronicles Remastered su PS4 è un porting diretto della fortunata versione PC; un’operazione che assume senso per il mercato giapponese, dove l’edizione Steam è giunta nella sola lingua inglese, ma forse un po’ meno indovinata per il pubblico nostrano, in grado di fare propria l’epopea di Alicia e shocktroopers alleati ad un prezzo decisamente migliore e con performance più lusinghiere proprio sulla piattaforma Master Race.

Non aiuta, poi, la totale assenza di novità ed extra che possano in qualche modo catalizzare l’attenzione degli appassionati più accaniti, magari interessati a cogliere qualche notizia riguardo il nuovo capitolo della serie in sviluppo presso gli uffici di Media.Vision. Alcune problematiche dell’edizione originale, inoltre, permangono senza alcuna possibilità di appello, e fa un po’ sorridere notare che pure un prodotto di nicchia come Code Name: S.T.E.A.M., fratellastro spirituale di Valkyria Chronicles, abbia ricevuto una patch per accorciare i tempi di attesa durante i turni nemici: evidentemente, otto anni non sono sufficienti a SEGA per affinare il suo classico senza tempo. Sarà per il prossimo remaster?

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