Sundered - Provato

I ragazzi di Thunder Lotus Games si sono fatti conoscere con il loro Jotun, un titolo non particolarmente eccelso, ma con diversi spunti davvero interessanti. A distanza di qualche tempo dalla sua uscita, il team ha deciso di gettarsi nuovamente nella mischia con Sundered, gioco che cambia profondamente genere, strizzando l’occhio ai metroidvania. Dopo una campagna Kickstarter conclusasi con successo, sono finalmente riuscito a provare la versione beta, un assaggio di qualche ora utile a farmi un’idea su un titolo molto particolare, che prova ad aggiungere alcuni elementi innovativi al genere di riferimento.

PROCEDURALMENTE

In Sundered vestiremo il ruolo di Eshe, una ragazza alquanto misteriosa che si trova costretta a vagare all’interno di pericolose zone, infestate da mostri agguerriti, per salvare il mondo da una piaga che – in maniera non troppo fantasiosa – si chiama “terrore”.

No, fermi, non fatevi ingannare da una trama che sembra essere scopiazzata da mille altri prodotti già presenti sul mercato: nelle circa quattro ore che ho passato in compagnia di Eshe ho infatti scoperto con piacere diversi elementi che rendono Sundered un titolo intrigante e su cui mi sento di scommettere. Ancora prima di addentrarmi nel malato mondo di gioco, ho notato – come prima cosa – una qualità visiva di sicuro impatto, figlia di uno stile che si era già intravisto nel precedente lavoro nel già citato Jotun. Gli sprite disegnati con perizia e le animazioni legate perfettamente tra loro regalano una grande gioia visiva: Sundered, in movimento, è appagante e convincente già da ora.

A soffrire è invece la parte statica dell’immagine, quegli sfondi che – complice anche la formazione procedurale delle stanze – risultano al momento decisamente anonimi e sacrificati. Fortunatamente, gli ambienti chiave del mondo di Sundered sono progettati “a mano” (solo gli spazi secondari e i relativi collegamenti sono generati in maniera procedurale) e questo ha permesso agli sviluppatori una maggiore cura nei dettagli.

SOULSVANIA

Per quanto riguarda il gameplay, come vi dicevo ci troviamo davanti ad un gioco che strizza profondamente l’occhio al genere dei metroidvania, ma lo fa con carattere e decisione. La mappa offre diversi spunti di interesse tra stanze con boss e santuari ove poter recuperare moltissimi cristalli che servono per potenziare la nostra implacabile eroina.

Morire, all’interno di Sundered, è piuttosto facile, questo per via di una quantità di nemici sempre molto corposa; come in altri giochi, però, lasciarci le penne non è sempre un aspetto negativo. Ogni volta che Eshe muore, torna presso un altare dove è possibile spendere i cristalli acquisiti per farle guadagnare nuove abilità, potenziare svariate barre (come quella della vita) o migliorare statistiche passive. Il ramo delle abilità vanta pochissime ramificazioni, ma tutto risulta estremamente funzionale all’esperienza di gioco. A questi elementi bisogna aggiungere la presenza di determinati cristalli più potenti, in grado di fortificare in maniera significativa la protagonista. Tuttavia, tali cristalli sono corrotti e contamineranno Eshe.

In sostanza, è piacevole notare come i ragazzi canadesi siano stati in grado migliorare buona parte del lavoro che avevano fatto con il titolo precedente, portando sugli schermi di PC e PS4 un prodotto interessante, in parte derivativo, ma con degli spunti sicuramente originali. Se siete amanti del genere provate a dargli una possibilità. Il suo arrivo è previsto negli store online di Steam e PS4 durante il mese di luglio.