In chiusura di E3 ho avuto il tempo di provare il “floating simulator” (più che “walking”, visto che siamo in assenza di gravità)
Outreach di
Pixel Spill e
Gambitious Digital. Come sembra piacere molto a videogiochi di fantascienza piccoli e grandi, ci troviamo in mezzo alle tensioni e all’atmosfera complottistica della
Guerra Fredda, in un intreccio che ci porta a indagare – direi classicamente – su un equipaggio disperso dopo un disastro spaziale, a bordo di una stazione orbitante in cui possiamo trovare indizi e particolari sull’accaduto. Da una parte all’altra dell’oceano ho chiacchierato con Mario, recensore tempo fa del simile
Adr1ft, ed entrambi abbiamo avuto la sensazione che
Outreach possa colmare quel che mancava al gioco di Three One Zero sul versante narrativo,
grazie a un tono spionistico decisamente intrigante. D’altra parte, è probabile che sarà proprio lui a doversene occupare il prossimo autunno su PC, e forse ne uscirà pure contento.