Arcane - Anteprima

Il massivo successo di League of Legends non ha impedito a Riot di siglare un accordo escluso con Netflix per creare una serie d’animazione dedicata ai campioni del moba più famoso al mondo, Arcane.

Essendo un prodotto che verrà rilasciato in tre parti distinte (se volete, ecco la Premiere mondiale di Arcane di stanotte, quella per cui Marietto si è puntato la sveglia per pubblicare questo articolo), non è stato possibile fare una recensione completa del prodotto, ma ho avuto la possibilità di vedere le prime quattro puntate di Arcane e devo dire che, pur nono essendo un grande appassionato di League of Legends tanto meno essere costantemente aggiornato sul lato eSports, basandomi solo sul prodotto visto, mi sono trovato davanti una serie d’animazione molto convincente, ben realizzata e, cosa molto importante quando si trae spunto da realtà preesistenti, assolutamente fruibile anche per chi non conosce il mondo, i campioni e tutta la storia di League of Legends.

Questo della fruibilità anche in territorio neutrale è un aspetto di grande vantaggio, giacché Arcane non si preclude in partenza la limitazione di farsi piacere solo agli appassionati del videogioco progenitori, tutt’altro invece, la narrazione ci porta subito al centro del conflitto e del precario equilibrio tra la ricca città di Piltover e i bassifondi di Zaun.

uno dei grandi pregi di Arcane è di essere una serie fruibili sia per chi non conosce nulla dell’universo narrativo di league of legends

La scoperta e diretta creazione dell’Hextech, oggetto che permette di controllare il potere della magia, minaccerà questo delicato equilibrio. I campioni di LoL dunque sono inglobati in fazioni, organizzazioni, movimenti politici o militari, tutte pedine che compiono determinate azioni direttamente influenzate dai rispettivi background storici e dal delicatissimo world building finemente idealizzato e raccontato.

arcane netflix

Proprio la progressione narrativa per ora si è rivelata una gradita sorpresa: il ritmo è incalzante e non abbassa mai la guardia e se lo fa è solo per dedicarsi allo scioglimenti di alcuni nodi o raccordi di trama. Azione, dramma e momenti di sviluppo di personaggi, sono tutti momenti ben dosati seguendo una ricetta perfetta e la composizione finale del dolce esplode sin dal primo morso. Anche nella durata interessante delle puntate, circa 40 minuti ad episodio, dimostrano l’intenzione di Riot e Netflix nel proporre non solo un progetto ben innestato per i fan, ma anche per chi vuole godersi dell’ottima animazione.

Arcane dimostra in ogni momento di essere un prodotto ben studiato e realizzato con precisione chirurgica. Capita spesso che il fandom attorno un progetto porti alla realizzazione di opere derivate solo per sfruttare questo successo su cornici artistiche diverse, ma Arcane non nasconde i suoi assi: ha la delicatezza di arrivare a chiunque, la pazienza di soffermarsi in piccoli e graziosi dettagli tanto di trama quanto di costruzione del mondo narrativo, e tutti questi dettagli sono ben visibili, hanno un valore qualitativo che ben si percepisce tra una puntata e l’altra e non si può che uscirne pienamente soddisfatti.

arcane netflix

Quattro puntate sono poche per tirare delle conclusioni lucide, dato che concretamente non ho visto neanche metà show, ma non posso nascondere la sorpresa proprio su tutti questi fronti di attenzione e cura al dettaglio, di un prodotto che non punta solo a vivere all’interno della zona di azione di League of Legends, ma lanciarsi verso ogni tipo di pubblico e chiunque vorrà dargli una possibilità, ne rimarrà sicuramente colpito.

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