La notizia è che la Pixar c’è ancora. Cade, arranca, si rialza e quando vuole riesce a brillare come non mai. Con Inside Out 2 gioca dei dadi sicuri, ripropone lo schema del successo del primo film, a tratti fin troppo, ma è uno scheletro che funziona, una base sufficientemente matura per capire la portata delle proprie armi.
Se il Cinema veicola e crea emozioni, la sfida era quella di rappresentare tali emozioni, renderle visive, pragmatiche nelle azioni e ognuna con un design specifico e relativo caratteraccio che le rende tali. Dunque se nel precedente capitolo si indagava Riley nei suoi anni da bambina, il periodo della pubertà è rappresentato da un operaio della mente che nel ristrutturare la sala delle emozioni piazza un cartello in bella vista: la pubertà è un casino.
Inside Out 2 in tal senso è un vero casino, un vortice di emozioni dove le principali vengono represse per fare spazio ad altre sfumature emotive, tra cui spicca Ansia, spalla-nemica di Gioia, che necessità di uno specchio per risplendere delle proprie azioni e trovare la sua dimensione. Come Riley ha un suo “senso di sé”, il concetto base su cui rapportarsi agli altri con le esperienze avute, anche Gioia deve capire che il passato non va dimenticato, bensì è necessario, come è necessario restituire memoria ad alcuni eventi, belli o brutti che siano.
Inside Out 2 è un film che riporta la stella Pixar a splendere come non mai
Inside Out 2 è un prodotto dove è la stessa Pixar che torna alle radici per ricordarsi il senso del loro cinema: la caratterizzazione, il dare voce a chi non ne ha, che siano giocattoli, anime o emozioni, a cui aggiunge una dimensione sociale di primo interesse, dove Riley non solo si confronta con il suo corpo che cambia, ma anche con il mondo che le sta attorno, le persone, il tempo e il panico.
Un finale che funziona, un ritrovato sistema di narrazione che si eleva oltre la media e il sentimento che si applica con forza a immagini, tutti ingredienti mescolati con sapienza per mostrarci che, al netto del fattore novità ormai svanito, Inside Out è il franchise più maturo e ricco di possibilità della scuderia Pixar. Da trattare con i guanti e curare nel tempo.
VOTO 8
Genere: animazione, avventura
Publisher: Disney
Regia: Kelsey Mann
Colonna Sonora: Andrea Datzman
Interpreti (doppiatori nella versione italiana): Amy Poehler, Phyllis Smith, Lewis Black, Tony Hale
Durata: 96 minuti