Attesissimo dai fan Marvel di tutto il mondo, Captain America: Civil War si prepara ad arrivare finalmente sui nostri schermi e, come scriviamo nella nostra recensione, è destinato a dividere il pubblico, tra chi tifa il Cap e chi invece parteggia per Iron Man. Dal fallimento di una missione a Lagos, passando per i danni combinati a New York e a Sokovia nei due precedenti film degli Avengers, anche per i supereroi Marvel arriva il momento di vedersi presentare il conto delle loro azioni, esattamente come succede a Superman nell’ultimo film di DC Comics. Una tematica, quella dei “danni collaterali”, che personalmente trovo estremamente affascinante, e che l’universo di celluloide aveva sempre ignorato, almeno fino a oggi. Civil War – il fumetto – ha rappresentato, da questo punto di vista, una svolta davvero epocale e un punto di non ritorno nel mondo dei fumetti. È evidente che il film punta a ottenere il medesimo risultato sul grande schermo, ma senza riuscirci fino in fondo.
Il fallimento della missione a Lagos con cui comincia il film è solo l’ultima di una serie di catastrofi causate più o meno involontariamente dagli Avengers, ed è da qui che il Segretario di Stato americano Thaddeus Ross (William Hurt) parte per dar vita agli accordi di Sokovia, di concerto con le Nazioni Unite, per mettere un freno alle azioni degli Avengers, che di fatto potrebbero intervenire solo con in via libera dell’ONU. Una decisione che Tony Stark, ancora ferito e dilaniato dai sensi di colpa per i casini combinati con la creazione di Ultron, abbraccia immediatamente e che invece Capitan America, che ha vissuto in periodi ben più opprimenti dell’attuale, non digerisce affatto. Il tutto complicato da Bucky Barnes, il Soldato d’Inverno, implicato in un attacco terroristico che coinvolge il principe di Wakanda. T’Challa. Ed è proprio qui che il film si allontana in maniera vistosa dal fumetto, riprendendone solo le tematiche principali, ma giocando a mio avviso anche troppo sulle relazioni personali tra i vari personaggi, lasciando quasi sullo sfondo i principi che invece dominavano ogni tavola della serie originale.
Il film introduce le importanti tematiche del fumetto originale, ma va a sbattere contro il tono leggero delle produzioni Marvel
Civil War introduce una serie di tematiche pesanti e importanti (almeno nel mondo dei fumetti), quelle del confine tra libertà e oppressione, tra il ruolo di vigilante e di supereroe, tra la necessità di combattere il male e quella di non poter sempre salvare tutti, ma va a sbattere contro il tono leggero e l’umorismo un po’ smargiasso che ha sempre caratterizzato le produzioni Marvel degli ultimi anni, creando un contrasto a volte forzato, e in generale poco convincente (e la presenza di Ant-Man, per quanto simpatica, ne è l’esempio più lampante). La sceneggiatura cerca di bilanciare come può i due aspetti, e non ci riesce quasi mai, mischiando momenti impegnati a one-liner che rovinano l’atmosfera, quasi che manchi il coraggio di propendere con convinzione da una parte o dall’altra, ma senza sacrificarne nessuna. Lo stesso vale per la forza con cui si costruiscono i due “schieramenti”, opposti sul campo di battaglia ma comunque, in qualche modo, mai troppo convinti della decisione presa, con alcuni inaspettati (e inopportuni) rovesciamenti di fronte che sbriciolano la sospensione di incredulità regalata da alcuni dei più bei combattimenti che si siano mai visti in un film di supereroi.
Visivamente straordinario, Civil War manca del coraggio che avrebbe reso più credibile tutto il film
Decisamente convincenti Robert Downey Jr. e Chris Evans nei panni di Tony Stark e Steve Rogers, così come tutti gli altri protagonisti del film, ma quello che ruba la scena a tutti quanti è lo Spider-Man interpretato da Tom Holland, capace di tenere testa a Iron Man quando lo incontra nel suo appartamento nel Queens, sia nel mega-scontro all’aeroporto con tutti gli altri Avengers: giovane, giovanissimo, nervoso e preoccupato di fare buona impressione davanti a tutti gli altri, e al tempo stesso capace di sfruttare in maniera creativa e originale le sue ragnatele.
Voto: 7,5
Genere: azione, fantascienza
Publisher: Marvel Studios, Walt Disney Studios Motion Pictures
Regia: Anthony e Joe Russo
Colonna sonora: Henry Jackman
Interpreti: Chris Evans, Robert Downey Jr., Scarlett Johansson, Sebastian Stan, Don Cheadle, Jeremy Renner, Chadwick Boseman, Paul Bettany, Paul Rudd, Tom Holland
Durata: 147 minuti