Giocali senza timore! Dark Descent e A Machine for Pigs li finisci in 5-6 ore a testa, Justine è brevissimo - 15 minuti circa - ma col permadeath dipende dal numero di tentativi (di rischioso c'è solo la parte finale, soprattutto se vuoi salvare il terzo prigioniero). Dark Descent non è un survival duro e puro, la componente adventure prende nettamente il sopravvento e in tutto il gioco ci saranno solo quattro sezioni in puoi imbatterti nei grunt. L'IA è ai minimi termini e le loro azioni sono pesantemente scriptate, cosa che non solo li rende prevedibili ma anche facilmente aggirabili (sono scriptatissimi e se non ti vedono despawnano da soli, a parte uno in una specifica area finale). Al limite, se proprio vuoi giocare senza presenze inopportune - privando però il gioco di quel minimo di pathos - basta farti prendere per farli scomparire al riavvio successivo. Alien Isolation è moooolto più ansiogeno, DD è più simile a un Clive Barker's Undying senza armi. A Machine for Pigs invece ha un approccio estremamente soft, un walking sim con un paio di piccole sezioni survival. In questo caso la rappresentazione dei mostri è al servizio dall'allegoria; il messaggio è più interessante della resa pratica e i pigman non spaventerebbero neppure un bambino. Sono comunque dei giochi datati che utilizzano meccaniche un po' obsolete, restano però dei classici che secondo me vale ancora la pena riscoprire.