Ho finito Baldur's Gate II: Enhanced edition.
Quando l'ho iniziato temevo di ritrovarmi con un gioco non al passo con i tempi e di scoprire che lo ricordavo meglio di come fosse in realtà, più grazie alla nostalgia che per i suoi reali meriti.
Col cavolo.
Era un capolavoro quando è uscito e continua ad esserlo ancora oggi.
Dopo aver superato l'impatto con il comparto tecnico, ovviamente non più al passo con i tempi ma ancora godibile e funzionale, mi sono immerso di nuovo in un'avventura che, questa si, non è stata minimamente scalfita dai decenni trascorsi.
E' dieci spanne sopra i due Pillars of Eternity e Pathfinder, senza il minimo dubbio. L'ennesima prova che per creare un grande RPG non bisogna scrivere tanto, ma scrivere bene.