Capita anche che magari tu ne sia ancora innamorato, che lo stimi e che, fino a un certo punto, lo ritieni persino la persona giusta per te. Poi però a un certo punto ti rendi conto che non ti dà quello che cerchi o quello che vorresti per il tuo futuro: magari ci prova anche, magari si scervella anche a pensare come poter fare per dartelo ma semplicemente non può, non ci riesce. Ecco perché ho trovato appropriato l'infrangersi su se stessi.
In questa crepa piccola che si crea, può capitare che riesca ad introdursi qualcun altro e personalmente credo sia la cosa peggiore che mi sia capitata: entrambi bellissimi, entrambi gentili, bravi ragazzi, dolci... Ma mentre uno poteva darmi quello che desideravo per il mio futuro, l'altro sapevo che non poteva, né avrebbe mai potuto farlo perché semplicemente non ne era e non ne sarebbe mai stato capace.
Credo che sia stata la prima persona che io abbia amato veramente e lasciarlo dopo 3anni per quello che è il mio attuale compagno è stata tra le cose più dolorose della mia vita.
L'ho visto attraversare tutte le fasi del caso: rifiuto, rabbia, depressione, disperazione. Gli sono stata vicino e abbiamo continuato a sentirci finché lui ha voluto, finché ne ha avuto bisogno, anche solo quando sentiva la necessità di mandarmi a fanculo perché si era sentito abbandonato. Nel mentre sono stata divorata dai sensi di colpa. Poi quando ho avvertito che alla rabbia per l'abbandono era subentrato un vero astio e rancore nei miei confronti ho capito che era pronto a cambiare pagina e sono sparita. E spero dal profondo del cuore che abbia trovato una ragazza molto molto migliore di me che lo renda mille volte più felice di quanto abbia potuto renderlo io finché siamo stati insieme.






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