Si tratta di raccomandazioni. Il documento invita, e non obbliga, un uso consapevole delle parole da utilizzare per evitare involontari messaggi discriminatori.
Il documento è presente online solo nella versione in lingua inglese.
Non viene vietato il riferimento al «Natale», negli esempi ritenuti “positivi” del documento viene persino citato.
Non è presente una discriminazione nei confronti dei nomi cristiani. Il riferimento a «Christian name» non riguarda i «nomi cristiani»: la traduzione corretta è «nome del battesimo». Infatti, si suggerisce di usare i nomi di battesimo piuttosto che usare “traduzioni di comodo” (es. “Julio” che dallo spagnolo diventa “John” in inglese).