non credo
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Possiamo fare una cazzo di statua a Stirpe?
Viviamo in un paese in cui siamo così succubi del lavoro, dei capi, del passare per fancazzisti che non tengono al lavoro, di far brutta figura con i colleghi e tanto altro, che ci caghiamo sotto a chiedere un giorno di ferie "perché non si può/perché sta male", quindi non vediamo l'ora d'aver una scusa collettiva per poterci nascondere dietro ad un dito :sisi:
>crosetto chiama La7
>dice delle cose comunque giuste
>Montanari GNEGNENGENG COMPLICE DEL GENOCIDIO
kingpin.gif
Ah ora che lo dice Stirpe vi va bene?
>europa
>irrilevanza
>siamo il primo partner commerciale di Israele
madonna mia quello che si riesce a dire pur di non condannare Israele
Mah, analisi direi ottima, ma sull'impeccabile avrei un paio di appunti:
- Se è vero che trattare con Hamas è semplicemente impossibile, e quindi a Gaza va trovata una leadership alternativa per i gazawi (come? non è semplice in questo momento), attualmente è valido anche dall'altra parte e cioè che trattare con questo governo di israele è semplicemente impossibile. Bisognerebbe andare pure da quelli e dire "va bene vi ascoltiamo però il governo deve cadere ve ne cuccate un altro invece di questi criminali". Questo compito di "esportare/insegnare la democrazia" :fag: di solito è appannaggio degli USA, ma con gli amici non vogliono farlo :asd:
@Zhuge: da noi ci pensa la MAGISTRATURA a fare sti giochetti coi governi, vedi che è utile ogni tanto? :fag: :asd:
- "il suo Governo non può fermarsi senza poter vantare una “vittoria”, e questa ormai può essere rappresentata solo dalla liberazione degli ostaggi" questa è una cazzata che capisco venga detta in buona fede in quanto in campo militare si procede per obiettivi, ma l'attuale governo israeliano ha chiarito più volte che degli ostaggi fotte una ricca sega. Senza contare che se anche se gli ostaggi venissero restituiti, ormai penso tutti morti o quasi, mi immagino sto governo "ah grazie ci avete restituito i corpi, tuttappost, torniamo indietro scs". Ma chi ci crede a sta cazzata? :asd:
Forse non è chiaro che netamiao sta guerra NON PUO' fermarla. Appena si tenterà di trovare una qualche "soluzione" (e non tregua) a netamiao possono accadere solo due cose:
1) scenario positivo per lui: vita da esule in USA alla craxi
2) scenario positivo per noi: schioppato in un attentato dai suoi (o meglio dagli amici di ben gvir, ma ormai sono anche i suoi)
non esistono altre opzioni, e a differenza dei vari capishers là fuori, netamiao lo sa benissimo :asd:
galf siamo irrilevanti perché siamo senza palle.
se fossimo rilevanti, l'europa invece degli scappati di casa della flottiglia, avrebbe mandato la marina fuori da tel aviv pronta a sparare sui bagnanti se bibi non fermava il genocidio :asd:
la flotilla stava lì per funzione umanitaria e non è scritto da nessuna parte che dobbiamo fare la polizia del mondo, io non ho mai detto di andare a mandare l'esercito da Bibi, però magari gli fai fare la fila lunga in aeroporto agli Israeliani e gli cominci a tagliare un po' le gambe economicamente, tutto qui...
Funzione umanitaria? A me è sembrata una pagliacciata che ha aiutato esattamente 0 palestinesi, spostando pure l'attenzione su se stessa invece che sul conflitto, almeno qui in Italia, non so sulla stampa estera.
La stampa italiana è morbosa e l'opinione pubblica era interessata perché in fondo in fondo speravano davvero ci scappassero i morti o Israele affondasse le barche con le bombe
L'atteso commento del prof. Andrea Zhok, uno dei massimi ideologi del rossobrunismo in Italia
Due parole sulla vicenda della "Flotilla", con una considerazione politica generale.
Di Andrea Zhok
Che nella Flotilla ci fossero (ci siano) personaggi in cerca di notorietà personale è sicuro (almeno uno si è palesato).
Che questo tipo di iniziative abbia un carattere eminentemente mediatico, con elementi di spettacolarizzazione, e che sia un passo indietro rispetto ad eventuali iniziative politiche, pressioni, sanzioni, ecc. è sicuro.
Che alcuni cerchino di strumentalizzare la vicenda per colpire i rispettivi governi in carica - quasi ovunque appiattiti su una posizione sionista - è decisamente plausibile.
Che a questa iniziativa partecipino molti soggetti che su altri temi sociali importanti hanno manifestato nel recente passato una consapevolezza politica carente o nulla è un fatto.
E tuttavia.
1) Tra fare qualcosa e non fare un cazzo c'è sempre un abisso. Dunque onore a chi, di fronte al male, si sbatte per fare qualcosa.
2) Nel caso specifico dei rapporti con Israele - stato canaglia notoriamente privo di qualunque scrupolo e dotato di mezzi finanziari e militari colossali - chiunque si profili come ostile alle politiche di Israele comunque mette in campo almeno un pochino di coraggio. E in un'epoca dove i capi di stato o della chiesa - gente con il culo straordinariamente al caldo - abbozzano, fischiettano, quando non supportano senz'altro un genocidio, anche a questo, piccolo o grande coraggio civico, va dato atto.
3) Per come è configurata oggi la politica in Occidente, i margini di intervento dall'esterno del potere istituzionale sono estremamente ridotti. Il potere istituzionale oggi è più solido ed impermeabile che mai, con sistemi di controllo, sorveglianza, condizionamento e repressione storicamente inediti. Dunque - per quanto entrare nel gorgo della "società dello spettacolo" sia sempre a grave rischio di manipolazione - passare per le strade dell'apparenza, della manifestazione, della rappresentanza ad uso dei media è in qualche modo una via obbligata (non la sola, ma non evitabile).
4) E infine. Molti pensano che aver colto sì la drammaticità della vicenda palestinese, ma essersi lasciati sfuggire gli ultimi vent'anni almeno di degrado politico-culturale in Occidente non parli a favore della vigilanza critica di MOLTI di coloro i quali oggi si sono attivati.
È vero.
Sulla vicenda palestinese si sono attivate parti critiche del cervello che in molti erano assopite da tempo. Questo perché si tratta di una vicenda antica, che copre più generazioni, e per la quale spesso il terreno interpretativo era già predisposto.
Ma - come si dice - tardi è comunque molto meglio che mai, e tra niente e qualcosa, meglio qualcosa.
Per quanto non scontato, forse questa vicenda segna l'inizio, l'alba, di una nuova presa di coscienza interna all'Occidente di cosa l'Occidente stesso sia divenuto: neocolonialismo doppiopesista, neoliberalismo spacciato per libertà, retorica dei diritti come travestimento per il loro abuso sistematico, monopolismo privato spacciato per libero mercato, esplosione della forbice sociale interna, bullismo internazionale, cancellazione del passato, svuotamento del futuro e sostituzione di ogni identità - personale e di gruppo - con etichette brandizzate.
L'odierna politica di Israele, in stretta connessione con gli USA, e con l'asservimento dell'Europa, mette sotto la lente di ingrandimento una configurazione del potere neoliberale occidentale che, forse, inizierà a presentarsi per quello che è, come una configurazione unitaria, non un accidente.
Forse, e dico forse, con ciò si aprirà nelle menti la strada alla rottura di quella contrapposizione paralizzante, oggi ampiamente fittizia e strumentale, tra destra e sinistra, che nel gioco delle parti copre la profonda involuzione del sistema.
Non è affatto detto, ma forse questo è uno di quei momenti storici in cui la coscienza collettiva assopita si risveglia.
Forse.
Diamogli una chance.
Concordo coi commenti sopra.
La sinistra italiana sta vivendo una crisi identitaria spaventosa.
Un evento del genere lo aspettavano da tantissimi anni.
Flotilla, l’ultima nave nelle acque di Gaza e la furia di Meloni su Crosetto per la fregata: «Non doveva partire»
https://www.open.online/2025/10/03/f...crosetto-lite/
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C'era ancora una barca che era rimasta indietro :sisi:
Pare che altre 45 barche siano in arrivo con una seconda ondata dalla Turchia :uhm: però di queste forse fregacavolo visto che non sono italiane :nono:
I parlamentari italiani sono già di ritorno scortati all'ambasciata, gli attivisti attenderanno anche perché forse non vogliono firmare il foglio di via :nono:
Lo scopo della flottiglia era essenzialmente mediatico, sapevano già come dalle precedenti "missioni" che non sarebbe arrivata una Pringles al porto. Operazione riuscita in Italia dove i nostri organi di stampa si sono buttati a capofitto sulla questione, fallita nel testo del mondo dove non li hanno cagati di striscio (a parte in Spagna dove li hanno apostrofati come inutili villeggianti e bon ed uk per la presenza della Greta)
Dell'interesse mediatico molto italiano per la cosa se ne parla qui: https://www.ilpost.it/2025/10/02/dib...otilla-italia/
Mi pare condivisibile l'ipotesi che in Spagna se ne sia parlato poco perché il governo si è apertamento schierato contro Israele, mentre l'Italia ha avuto un atteggiamento assai più cauto (volendo si potrebbe aggiungere anche vergognoso, ma lasciamo stare gli aggettivi valutativi).
D'altra parte, è vero che la "sinistra" italiana, non pervenuta ormai da decenni, si è appropriata della flotilla soprattutto in funzione di protesta antigovernativa, rischiando così di mettere più in rilievo il dito della luna e lasciando gioco facile ai detrattatori e a chi per varie ragioni tende a minimizzare lo sfacelo inaudito che sta compiendo Israele (se ne vedono molti anche qui, eh).
Eh sì, purtroppo, stando così le cose, governerete ancora altri vent'anni, caro Zhuge :asd: (:bua:)
Io trovo vergognoso che i parlamentari si siano fatti un giro in barca a sbafo e poi rimpatriati subitissimo da VIP appena presi in consegna dagli israeliani :nono:
Dovevano seguire l'iter come tutti gli altri, finire in carcere ed essere rimpatriati come i loro "confratelli" :sisi:
un altro grande contibuto, grazie picio
quando ho detto che Hamas deve restituire gli ostaggi avete replicato che non devono restituire gli ostaggi o per loro è finita :snob:
- - - Aggiornato - - -
Il Ventennio più facile degli ultimi vent'anni. :snob:
Per fortuna al 99.9% dei manifestanti non interessa sfogarsi fisicamente.
Bandecchi ha posizioni molto più di sinistra riguardo i froci rispetto a certi rossobruni che si sgrillettano sull'ultraconservatore Putin o sui nazislamisti di Hamas, tanto per fare un esempio, ma il punto è che per vincere le elezioni non devi parlare di froci e tantomeno di Gaza.
Per questo il mostro PD+M5S è destinato a raccattare giusto qualche posto locale e nazionale, ma nulla più (anche perché ormai i grilini la carta "soldi gratis a cazzo di cane un po' a tutti" se la sono giocata).
Ma i manifestanti dovrebbero incavolarsi con la flottilla :sisi: l'hanno menata per settimane che avrebbero sfondato il blocco a tutti i costi, che il loro obbiettivo non era portare cibo ma fare un atto di forza popolare contro un regime autoritario :sisi:
Poi si arrendono tutti così? :boh2: fermano le barche alla prima cannonata d'acqua o faro di un motoscafo israeliano? :boh2: dovevano tirar dritto, a costo di sfasciare le navi, finire in mare, ferirsi o peggio! :mad:
Sono stati vergognosi, tutti :nono:
Riguardo all'interesse internazionale verso la flotta, in Colombia hanno espulso la delegazione diplomatica israeliana per protesta verso l'arresto illegale dei loro attivisti.
Il grande Ben con un altro dei suoi video di propaganda :sisi:
https://www.la7.it/intanto/video/flo...10-2025-613611
E pare abbiano fatto girare ad uso propagandistico interno delle foto di navi vuote, per assecondare l'idea che nella flotta non si portasse cibo ma altro.
Però che gli USA siano l'unico vero attore esterno in grado di forzare la mano in quell'area è vero.
Poi sono d'accordo anche io che l'EU avesse degli strumenti di pressione (che non ha voluto utilizzare), ma sono strumenti che imho possono avere un effetto più in prospettiva di future elezioni, agendo magari sull'opinione pubblica locale, che non sull'attuale governo di macellai... se questo continua ad avere le spalle coperte ed il pieno appoggio dagli USA.
Tra l'altro non so quali siano i reali strumenti di pressione dell'EU sui Paesi Arabi, che pure fanno parte dell'equazione.
Considerato che i pezzi importanti di Hamas dovranno comunque guardarsi le spalle fino a che campano indipendentemente dalla promessa di "amnistia", se il rilascio degli ostaggi non viene accompagnato da un minimo di garanzie di normalizzazione dell'area, il "piano di pace" rischia di durare due mesi a dir bene.
Anche nel piano di inizio anno, nella seconda fase, era previsto il rilascio completo degli ostaggi, una progressiva ritirata dell'IDF e la creazione di condizioni per un cessate il fuoco duraturo... sappiamo come è finita poi.
Cmq lo stesso Stirpe, che a quanto pare ora ha detto tutto quello che tutti qui dentro avevano sempre detto senza che gli altri se ne accorgessero, ha scritto:
"Hamas non può liberare gli ostaggi senza perdere definitivamente rilevanza"
Sì però una carta di scambio ha valore se la usi per scambiare qualcosa, se continui a tenertela in tasca hai la tua carta ma niente in cambio. Ovvio che se la usi non ce l'hai più, ma la conclusione non può essere "allora non la uso mai".
Il dIscorso garanzie poi è piuttosto aleatorio, quali garanzie sarebbero "vere garanzie"? In temi internazionali non esiste l'ente supermo che comanda su tutti, gli accordi valgono finché si è d'accordo nel farli valere. Qualunque "piano di pace" può valere due settimane o dieci anni, ma non esiste una vera garanzia.
In generale quando perdi malissimo una guerra non c'è molto che tu possa fare.
Aggiungo una cosa sul tema "Hamas non può liberare gli ostaggi senza perdere definitivamente rilevanza".
Gli ostaggi sono un asset per Hamas, non per i palestinesi. Tenerli da parte come merce di scambio è utile alla causa di Hamas, non sta facendo del bene ai palestinesi.
Lo dico per fare chiarezza su chi ci guadagna quando si parla di rilasciarli o no.
No perché ogni tanto sembra che qualcuno qui pensi che Hamas stia lavorando per il bene del popolo palestinese.
Stiamo tanto parlando dell'Italia, ma della Spagna? :uhm:
Questi si sono messi in prima fila contro Israele e a sostegno dei palestinesi, sul piano politico internazionale. La flottilla è partita da loro, a cazzo duro hanno mandato la marina militare a sostegno della flottilla (non come noi che abbiamo detto che li mandavamo a guardare), e poi cosa è successo? :uhm: cosa hanno fatto gli spagnoli? Cosa hanno fatto le loro famose navi militari? :uhm:
Sono stati a guardare?
E in Spagna protestano? Fanno scioperi generali? Accusano il governo di esser bravo solo a parole? :uhm: