Ma no,sono gli scavi per la costruzione di una piscina.
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Ci si sta muovendo in una zona enormemente abitata ed in cui i cattivi sono perfettamente mischiati ai civili: se ti dice culo stanno nel palazzo accanto, più probabilmente stanno nello stesso edificio.
Per quel che ne sappiamo, è più che probabile che stiano tentando di limitare al minimo i danni collaterali... il problema è che si tratta di un contesto in cui di fatto la cosa non è possibile.
Non sono assolutamente esperto dell'argomento, ma per quel che avevo letto i problemi erano essenzialmente due, oltre a quello che citi.
Il fatto che Israele si sarebbe tenuta il territorio su cui sono sorte una novantina di colonie illegali (rispetto ai confini dettati dall'ONU) ed il fatto che Israele avrebbe avuto ampia mano sulle infrastrutture della zona... di fatto avendo la possibilità di tagliare anche i collegamenti interni a seconda di cosa avesse deciso.
Il terzo punto, che probabilmente è anche più importante, è che mi pare che i Palestinesi non abbiano di fatto un rappresentate vero che possa realmente parlare per tutti: puoi pure parlare con uno (a suo tempo Arafat era quello riconosciuto a livello internazionale), ma poi dietro ci sono una marea di fazioni minori che possono allegramente far saltare tutto se le condizioni non sono soddisfacenti (e per alcune, non lo saranno mai)
Ok, quindi mi pare di capire che gli unici numeri buoni sono quelli che fornisce la parte che afferma di sparare solo a quelli che hanno il fucile.
Bene.
Siete tenerissimi voi che hanno ragione quegli uni o quegli altri, invece di essere pacifici che è un troiaio in cui a nessuna delle due parti frega un cazzo di chi ci va di mezzo.
E comunque, se non entri casa per casa prendendo raudi e bombe carta da tutti i lati, solo questo genere di parcheggi puoi fare. Muore la gente comune così non muoiono i militari. Cheddire, è una scelta :asd:
Tagliamo la testa al toro.
Chi, qui dentro, crede che ad Israele importi qualcosa dei danni collaterali?
io credo che Israele faccia parte del nostro ambito culturale. E se vogliamo che questo ambito culturale mantenga il dominio del mondo, dobbiamo sostenerlo no matter what
credo gliene importi poco al momento
credo sia giusto gliene importi poco
questo discorso, pur non condividendolo, potrebbe avere senso se tu riuscissi ad annientare il mondo culturale differente, ma non è possibile e il risultato è quello di alimentare le fazioni estremiste dei differenti ambiti culturali, Israele vs Palestina è la sintesi perfetta di quello che giÃ* accade e accadrÃ* nel mondo se si sposa totalmente la causa israeliana
è anche vero che l'integrazione non mi pare stia funzionando nelle grandi capitali europee e nemmeno nelle principali città italiane, può darsi che sia un periodo di transizione, può darsi che col benessere certi quartieri islamici cambino faccia ma può darsi di no : Israele è diverso perché è uno stato dove la religione è parte integrante e capillare del tessuto sociale.
È curioso che ci siano prese di posizione totalmente filoisraeliane da persone che "non voglio il cadaverino appeso nelle scuole", solo perché si sentono più vicini a Israele che alla Palestina ma in realtà non si rendono conto che sono totalmente diversi e che la nostra civiltà sta scomparendo
l'integrazione è un sogno estivo, i quartieri musulmani sono la realtà invernale :snob:
Il punto è quello.
Fermo restando che nessuno può attaccare i civili deliberatamente in una guerra di sterminio, il dovere di proteggere i propri civili è in capo a ogni paese (rifugi, evitare di attirare il fuoco nemico in zone altamente popolate ecc.).
È Hamas che deve difendere i Palestinesi. Ma se ne fotte e, anzi, ha tutto l’interesse a farli massacrare per cercare di far pressione sull’occidente.
Però è colpa di Israele cattiva che, per non far male ai cittadini del paese nemico, deve fermarsi e far massacrare i propri cittadini.
Io credo che dovreste prima definire cosa intendete con "fottersene dei danni collaterali".
Fatemi capire un attimo le fazioni qui, nafo e filorussi come si sono schierati?
fermo restando che usi argomentazioni del menga, secondo quale principio uno deve necessariamente fidarsi dei numeri usciti da una organizzazione terroristica che più e più volte ha mentito? anche volendo, se uno è intellettualmente onesto non è portato a credergli
e no, gli unici numeri di cui personalmente mi fido sono quelli preceduti da dovute indagini neutrali che per forza di cose in questo momento non possono avvenire
https://www.nicolaporro.it/hamas-con...e-frega-nulla/Citazione:
Visto che molti pare non l'abbiano ancora capito. Hamas confessa: “Dei palestinesi non ce ne frega nulla” Perché non proteggono i civili nei tunnel di Gaza? L’intervista a Mousa Abu Marzouk mostra il vero volto dei jihadisti Se non è una confessione, poco ci manca. Una sentenza che, sintetizzata in una riga, suona più o meno così: “A noi di Hamas dei palestinesi non ce ne frega nulla”. Non sarà letterale, ma è fedele al contenuto. Una verità spiattellata in faccia a coloro i quali scambiano la “resistenza palestinese” per il terrorismo di Hamas. Ovvero quelli che fanno confusione tra la legittima aspirazione degli abitanti di Gaza (e della Cisgiordania) di avere un proprio Stato, di fermare gli eccessi dei coloni ebrei o di avere pieno controllo del proprio destino, e il desiderio di Hamas di distruggere lo Stato di Israele. Può sembrare che le due cose procedano assieme e di certo in alcuni casi saranno pure mescolate, perché nulla nella vita si divide in bianco e nero. Ma non si può spacciare Hamas – come fatto da Luigi De Magistris – per degli eroici combattenti che rivendicano il “diritto, anzi il dovere” di reagire a Tel Aviv. E a dimostrarlo non sono i ragionamenti di chi scrive, i quali risulterebbero inutili. Né il pacato excursus storico di Tony Capuozzo che ripercorre i passi della lotta palestinese colpevole di non aver “mai imboccato una strada di opposizione non violenta”, scegliendo invece un modus operandi di lotta oggi peggiorato dal fanatismo religioso di Hamas. Chi siamo noi, osservatori occidentali e magari di parte, per convincere i De Magistris o i Di Battista che ai miliziani jihadisti dei civili palestinesi non frega un fico secco? Chi siamo per fargli capire che la reazione israeliana fatta di bombe e carri armati è stata volutamente cercata dalle brigate di Hamas? Come potremmo far capire loro che ogni morto provocato dal 7 ottobre in poi, israeliano o palestinese che sia, è solo la conseguenza inevitabile di un attacco efferato dal vantaggio militare nullo, se non quello di potersi fregiare dell’inutile gloria di aver “beffato” Tel Aviv? Non siamo nessuno, appunto. È però possibile (speranza vana?) che lorsignori si lascino convincere dalle parole di un alto esponente dell’ufficio politico di Hamas pronunciate in un’intervista rilasciata a Russia Today e poi tradotta dalla tv di Memri. l punto di partenza dell’intervistatore è semplice: se ad Hamas interessasse davvero il destino dei palestinesi, oggi utilizzerebbe i propri tunnel per proteggere la popolazione civile dalle bombe israeliane. Perché non lo fa? Risponde Mousa Abu Marzouk: “Hamas li ha costruiti per proteggere i suoi stessi miliziani e non i civili che vivono nell’enclave palestinese. Perché ai civili, alla loro sicurezza, devono pensare le Nazioni Unite e anche Israele”. Chiaro? Hamas non si preoccupa dei bambini, delle donne o degli anziani, ma solo della sua guerra: preferisce proteggere la gente in arme a quella disarmata. E lo fa scientemente, altrimenti avrebbe investito gli ingenti fondi buttati nei 500 chilometri di gallerie per costruire rifugi anti-missile, scuole, ospedali, industrie, centrali elettriche e piazze. Se non ne ha mai sentito il bisogno, preferendo investire sulla morte anziché sulla vita, è perché il benessere degli abitanti palestinesi non rientra nel loro interesse. La popolazione di Gaza, dicono “per il 75% è composta da rifugiati”, e dunque “è responsabilità delle Nazioni Unite proteggerli”. Hamas pensa solo alla guerra. Vi serve altro?
un punto che mi sembra spesso ignorato in questo tipo di dotta disquisizione geopolitica sul dramma israelo-palestinese, ma di cui io ho avuto esperienza diretta, è quanto TURBOFREGNE siano in media le soldatesse israeliane
https://www.instagram.com/reel/CzBgg...M1YmI2Ng%3D%3D
:sisi:
Non assegnate valore morale a questa domanda, che la mia l'ho già espressa più su (riassunto: questa situazione non può che andare così a meno di sterminio totale di una delle due parti, o piani complicatissimi e dispendiosissimi che nessuno vuole mettere in atto, quindi si può solo guardare e felicitarsi di non essere lì) e voglio solo fare shitposting, ma, per esempio...
...I PARTIGIANI...
Non nascondevano mica sè stessi e la propria roba in giro per i paesi - con l'appoggio dei locali?
E se sparavano ai nazzisti in prossimità di LOCALITA' X, poi si portavano gli abitanti di LOCALITA' X in cima ai monti con loro per proteggerli dalle rappresaglie?
Non per dire che Hamas siano partigiani, eh. È giusto così, per amore della chiacchiera :asd:
Vabbè, sono carne fresca e giovane e checchè se ne dica la divisa aiuta sempre :asd:
Comunque, per continuare la serie di domande semplici che non ricevono mai risposta:
- Israele fa il bene dei suoi cittadini?
- Hamas fa il bene dei palestinesi?
Sulla base di queste risposte si può capire se Hamas=Israele.
Rispondete numerosi, ricchi premi e cotillons.
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si
no
Ecco un'altra pacifica testa di tovaglia ansiosa di raggiungere un accordo con Israele :fag:
https://fb.watch/o2lc_IBVQU/
https://twitter.com/dancohen3000/sta...jPOWcZG9Q&s=19Citazione:
Zionist forces brutally assault Orthodox Jews in the streets of Jerusalem for opposing genocide in Gaza. Haven’t seen this kind of state violence against Jews since Nazi Germany. Images like this destroy the myth that the State of Israel is Jewish.
https://www.thegamesmachine.it/forum...Kr1TvchCI//9k=
ebrei ortodossi che supportano i palestinesi contro i bombardamenti israeliani a gaza. ora lo ho viste proprio tutte :bua: il che lascia presagire che abbiano "leggermente" esagerato ^^