Ed iniziamo la giornata con altre meravigliose notizie

Per la serie: "ma so quattro criminali, suvvia"

“Dovevamo distruggere e sterminare”: ex soldati israeliani raccontano la brutalità delle operazioni a Gaza

Il rapporto di Breaking the Silence fornisce una testimonianza diretta e sconvolgente delle operazioni israeliane a Gaza rivelando una strategia militare che non distingue tra combattenti e civili. Le testimonianze degli ex soldati pongono interrogativi morali e politici, sollevando dubbi sulla giustificazione delle operazioni e sul crescente dissenso interno contro la narrazione ufficiale.

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La testimonianza di un ex ufficiale evidenzia come le operazioni siano state motivate anche da un forte senso di vendetta e da un desiderio di "punire" collettivamente la popolazione palestinese per le azioni di Hamas. "Ci dicevano che ogni palestinese, anche se non armato, doveva essere visto come una minaccia. Ogni casa distrutta, ogni quartiere ridotto in macerie, era visto come un piccolo passo verso la sicurezza di Israele. Eravamo convinti che non fosse possibile fare distinzioni, che l'unica strada fosse distruggere tutto e tutti. Non importava chi fosse coinvolto".

Un approccio, dunque, improntato a una logica distruttiva, piuttosto che difensiva, dove la popolazione civile veniva vista semplicemente come ostacolo alla realizzazione degli obiettivi strategici israeliani.

Pulizia etnica ed esodo forzato

Un tema ricorrente nelle testimonianze è poi l'esodo forzato dei palestinesi, costretti a fuggire dalle proprie case per sfuggire alla morte o alla devastazione. Le descrizioni parlano di un'espulsione sistematica dalla terra, con i soldati che, spesso senza pietà, impedivano ai civili di rimanere o di far ritorno nelle proprie abitazioni. Secondo quanto si legge nel rapporto, le operazioni militari sono state accompagnate da un'azione deliberata di annientamento fisico e culturale, che ha colpito anche luoghi storici e di culto. Un ex soldato, che ha preso parte alle operazioni nel sud di Gaza, ricorda: "Vedevamo le famiglie cercare di fuggire, ma non avevamo il permesso di lasciarle passare. Ci dicevano di non preoccuparci di loro, che tanto avrebbero dovuto andarsene comunque. Alcuni di noi avevano pietà, ma non c'era nulla che potessimo fare. Erano solo ordini da seguire". Molti dei militari, che successivamente si sono dissociati dalla loro partecipazione agli eventi, raccontano di come le operazioni fossero strutturate per creare una Gaza deserta, dove la presenza palestinese doveva essere ridotta al minimo, se non eliminata del tutto. Una pulizia etnica mascherata da conflitto armato.

https://www.fanpage.it/esteri/doveva...azioni-a-gaza/
Link al report originale: https://www.breakingthesilence.org.i..._English-2.pdf


Guterres (ONU): “Gaza trasformata in un campo di sterminio, le porte dell’orrore si sono riaperte”
Per il segretario generale delle Nazioni Unite la Striscia di Gaza è un “campo di sterminio” dove i civili palestinesi, a causa delle condotte di Israele, si trovano intrappolati in un “ciclo infinito di morte”. “Gli aiuti si sono prosciugati e le porte dell’orrore si sono riaperte”.
https://www.fanpage.it/esteri/guterr...sono-riaperte/

Vabbeh, dimenticavo che Guterres è un pericoloso antisemita, scusate

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Citazione Originariamente Scritto da Zhuge Visualizza Messaggio


Ma caro Bobo, ma quando vi rileggete vi sentite così bene perché a parole vi sentite dalla parte giusta, eh? Non vi siete girati dall'altra parte, no?

A voi ben-pensanti bimbi di Giuseppe Conte e di Gino Strada una cosa vi manca sopra tutte, l'umiltà.
Minchia, ma hai proprio una fissazione per sto Giuseppe Conte... io mi farei vedere eh