Ma quell'effetto si sarebbe avuto anche ignorando completamente l'identità e il background dell'autore no? Cioè, non è il video di Biden che va verso il paracadutista tagliato ad arte per non farlo vedere.
Comunque il discorso è che secondo me tra le tizie confuse e i vandali violenti c'è molta differenza. I violenti sono un corpo estraneo alla manifestazione, non nel senso che sono agenti pakati dalla destra, ma che non vanno lì per partecipare ai motivi della manifestazione, vanno lì solo per fare casino.
Le ragazze confuse invece sono decisamente parte del sentimento che porta avanti la manifestazione, sono lì per quello non per spaccare le vetrine, e qui il problema è un po' che la manifestazione non ha un messaggio davvero chiaro (stop al genocidio, si bello ma è un po' la pace nel mondo), e un po' il tema endemico della sinistra di mescolare insieme diverse cose con l'idea di andare in piazza e ognuno porta i suoi bei sentimenti da mettere in mostra.
Lo dico con affetto verso chi sinceramente vuole dare voce a quello che sente e che pensa sia importante, ma il mischione di temi porta a perdita di efficacia del messaggio e dà quella sensazione di "generica manifestazione di sinistra numero X" in cui mescoli la pace, il genocidio, il capitalismo, gli LGBTQ+, l'intersezionalità (!!??), come quando mescoli il pongo di diversi colori e ottieni sempre un marroncino noioso.
concordo pero' mi da piu' fastidio fisico lui che i freak rincoglioniti che intervista, un altro mediomerdoman che non conoscevo e spero di rimuovere il prima possibile; oltretutto i voglio una legge che preveda il rogo pubblico per chi utilizza ancora i video break meme stile le iene
La retromarcia su Gaza
Di Marco Travaglio
Siamo così malmessi che, quando qualcuno dice che Giorgia Meloni è rimasta fascista, la prima tentazione è rispondergli con un paradossale “Magari!”. La destra missina in cui la nostra premier iniziò a fare politica nel 1992 dopo la strage di via D’Amelio aveva tutti i difetti che sappiamo, ma anche alcuni pregi che potrebbero tornarci molto utili oggi: era sociale, quindi mai avrebbe abolito il Reddito di cittadinanza e obbedito ai tecnocrati di Bruxelles; era legalitaria, altrimenti Borsellino non l’avrebbe frequentata in gioventù, quindi mai avrebbe nominato Nordio ministro della Giustizia e votato le sue schiforme della giustizia fino alla separazione delle carriere (che Borsellino aborriva); era antisemita, quindi mai avrebbe appoggiato l'esistenza di uno stato ebraico; e in politica estera era multipolare, tendenzialmente antiamericana, filoaraba e più sensibile ai venti dell’Est che a quelli dell’Ovest, quindi mai si sarebbe sdraiata sugli Usa di Biden e di Trump (come se non fossero in antitesi), sullo sterminatore Netanyahu, sulle politiche guerrafondaie e russofobe della Nato e dell’Ue. Purtroppo, appena giunta a Palazzo Chigi, anziché liberarsi dei tanti difetti, ha gettato a mare i pochi pregi.
Nel 2009 la Meloni, ministra della Gioventù del governo B. 4, si reca in visita a Betlemme per portare solidarietà ai giovani palestinesi, firma un protocollo col rettore dell’Università per finanziare con 200 mila euro progetti di microcredito e cita papa Giovanni Paolo II: “Più ponti e meno muri”. Nel 2014 Netanyahu attacca Gaza per colpire Hamas, ma fa 2.200 vittime civili. E la Meloni twitta: “Un’altra strage di bambini a Gaza. Nessuna causa è giusta quando sparge il sangue degli innocenti. Israele e Palestina, due popoli due Stati”. Nel 2015 la Meloni firma una mozione parlamentare di FdI con Rampelli, La Russa, Cirielli e altri per chiedere al governo Renzi di riconoscere lo Stato palestinese e condannare l’espansione delle colonie israeliane in Cisgiordania. E quando il Parlamento a maggioranza renziana gliela boccia, tiene il punto: “Fratelli d’Italia crede da sempre alla soluzione ‘due popoli, due Stati’”. Nel 2020 Trump sposta l’ambasciata Usa in Israele da Tel Aviv a Gerusalemme: Salvini propone che anche l’Italia riconosca Gerusalemme capitale d’Israele, ma la Meloni si dissocia: “Quel gesto rischia di esasperare la tensione in una regione già fragile”. Oggi, per compiacere Trump, dice che riconoscere lo Stato palestinese è un atto “controproducente” e “prematuro”. “Controproducente” già non si può sentire: al massimo è inutile, perché puramente simbolico e autoassolutorio: per fare qualcosa di utile l’Italia, terzo esportatore di armi a Israele, dovrebbe smetterla. Ma in che senso un atto che era tempestivo e doveroso nel 2015 diventa “prematuro” nel 2025?
Dopo travaglio citerete pure adinolfi?
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Anche a me piace la pulizia e il rispetto autistico delle categorie, ma io continuo a dire che è meglio un'espressione partecipata anche se con certi aspetti confusi (e, come dice Bobo, una presenza inevitabile di partecipanti opinabili) del nulla assoluto ma commentando dalle balconate che signoramia meno male che non si sta facendo confusione percaritá.
Apparte il fatto che, guardacaso, c'è sempre un motivo per cui certo son brave persone con buone intenzioni ma non va certo bene e sono scemi e nel torto : confusione, avarie, logistica, i ghei, il ristorante, Iacchetti che si fa tappare la vena, è un tripudio di spostare la meta (come si dice "move the goalpost" in italiano?) sentendosi tronfi nel guardare la luna invece del dito e insistendo con chi guarda oltre che NO NO, IL DITO, IL DITO, MA CHE LUNA, LOL GUARDA QUESTO SCEMO CHE VEDE LA LUNA.
E non sto parlando specificamente di te Kemper Boyd, ma del generale tono della discussione intorno a queste questioni.
E per chi dice che niente serve a niente, io onestamente non lo so se gli scemi inutili senza senso non facevano bordello, se partivano due navi della marinapoi chissà, col senno di poi son bravi tutti
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Ma come spero si sia capito, non era certo quello l'intento.
Era una nota di colore, una piccolezza che mi ha fatto sorridere. Tanto che ho scritto esplicitamente che poi, giustamente, si guarda il video e si commenta quello.
Però mi ha fatto sorridere pensare a questo che costruisce la sua attività di sedicente giornalista sul web sull'andarsi a pescare i tizi più colorati e perculabili nelle manifestazioni che evidentemente non condivide (non c'è da vedere i video, bastano le prime 12 anteprime in prima pagina per capirlo), e che qualche anno fa probabilmente era in piazza ad urlare contro "le misure fasciste" del green pass sostenute dai dati "manipolati" dal ministero della salute.
Tutto qui
Kemper, è cherry picking pure quello.Comunque il discorso è che secondo me tra le tizie confuse e i vandali violenti c'è molta differenza. I violenti sono un corpo estraneo alla manifestazione, non nel senso che sono agenti pakati dalla destra, ma che non vanno lì per partecipare ai motivi della manifestazione, vanno lì solo per fare casino.
Le ragazze confuse invece sono decisamente parte del sentimento che porta avanti la manifestazione, sono lì per quello non per spaccare le vetrine, e qui il problema è un po' che la manifestazione non ha un messaggio davvero chiaro (stop al genocidio, si bello ma è un po' la pace nel mondo), e un po' il tema endemico della sinistra di mescolare insieme diverse cose con l'idea di andare in piazza e ognuno porta i suoi bei sentimenti da mettere in mostra.
Lo dico con affetto verso chi sinceramente vuole dare voce a quello che sente e che pensa sia importante, ma il mischione di temi porta a perdita di efficacia del messaggio e dà quella sensazione di "generica manifestazione di sinistra numero X" in cui mescoli la pace, il genocidio, il capitalismo, gli LGBTQ+, l'intersezionalità (!!??), come quando mescoli il pongo di diversi colori e ottieni sempre un marroncino noioso.
Prime immagini trovate sulla manifestazione di Roma:
https://www.instagram.com/p/DO6YnsCjJ8O/
Vedo una marea di gente, una marea di bandiere della Palestina, diverse bandiere dei sindacati (essendo uno sciopero generale, ci sta) e sostanzialmente niente altro da segnalare.
Sicuro ci sarà in giro qualche bandiera arcobaleno, ma in questa piazza sono talmente poche che neanche si vedono. Cioè, io non le vedo proprio, ma do per scontato che ci siano.
E ci sarà qualche tipa come quella che ce l'ha dipinta addosso.
Si può dire che la manifestazione sia un mischione di robe a caso da farla catalogare come "manifestazione di sinistra numero X"?
A me pare proprio di no.
E' cherry picking puro e semplice anche questo, eh.
A parte il fatto che a me sinceramente dispiace che oramai su questo tema ci si divida ancora in destra e sinistra... dovrebbe essere un tema che unisce, non che diventa proprietà di una parte politica.
Tutto ragionevole e condivisibile, ma il massimalismo retard purtroppo è spinto dai partiti che provano a capitalizzare politicamente queste mobilitazioni e non è un caso che poi fatichino a superare lo zero virgola % ogni volta.
Per cambiare le cose servono i voti degli italiani, non certificati di superiorità morale a 360°.
Un Alberto Negri scettico
https://ilmanifesto.it/la-fregata-tr...-una-fregaturaDopo che gli israeliani hanno alzato le mani e i droni contro i cittadini italiani della Global Sumund Flotilla diretta a Gaza, il governo si è deciso a fare qualche cosa per calmare un’opinione pubblica sempre più nervosa per l’assenza di ogni iniziativa, anche diplomatica, degna di nota. Anzi, si arrampica sugli specchi per giustificare il mancato riconoscimento dello stato palestinese.
La premier Meloni accusa persino chi manifesta di «volere creare un situazione di ordine pubblico molto complessa»: davvero incredibile che il problema siamo noi, non il genocidio in corso a Gaza e che non facciamo nulla per fermarlo. Ma la situazione ormai sfiora il grottesco. Che sia chiaro subito: quella di mandare una fregata in acque greche è soltanto un’iniziativa di immagine. Niente di più.
In realtà il ministro Crosetto – uno che sosteneva che Israele «avvisava» la popolazione prima di fare stragi di civili – ha inviato la fregata Virginio Fasan che già si trovava in acque greche e stava tornando al porto di La Spezia dopo aver partecipato a Cipro alle manovre dell’operazione internazionale «Mediterraneo Sicuro». La nave non scorta nessuna Flotilla. Si terrà invece a distanza dal convoglio diretto a Gaza e le barche degli attivisti non la vedranno mai. La premier Meloni alla fine di un giornata convulsa confessa che l’invio della fregata è una bufala: «Se l’alternativa è forzare il blocco navale cosa dovrebbe fare il governo italiano? Mandare la Marina militare e dichiarare guerra Israele? Mi pare si stia un po’ esagerando».
Ma dopo il bluff della fregata la Meloni tace sul resto.
La fregata non parteciperà neppure a operazioni di soccorso che in acque greche spettano in primo luogo alle autorità e ai mezzi navali di Atene. Non lo farà neppure oltre le acque territoriali elleniche perché anche qui l’intervento eventuale spetterà ai greci. Quando poi si avvicineranno a Gaza saranno gli israeliani a essere responsabili di quanto accadrà alla Flotilla: almeno questa è l’interpretazione data dalle autorità italiane.
Insomma né scorta né soccorso, almeno in prima battuta. Possiamo dire che Crosetto e Meloni si stiano dilettando con la battaglia navale perché non c’è nessuna intenzione da parte italiana di arrivare allo scontro con gli israeliani. E se i militari israeliani salissero a bordo delle imbarcazioni della Flotilla o le costringessero a cambiare rotta? Lo faranno anche se nei pressi – ma a decine di miglia – fosse in navigazione la fregata Fasan. Il comandante della fregata ha l’ordine di tenersi a distanza dalla Flotilla. Nessuno deve vedere nessuno.
Eppure la Fasan è equipaggiata con sistemi di ultima generazione, compresi i dispositivi anti-drone entrati in funzione contro gli Houthi nel Mar Rosso. La nave ha abbattuto droni, fermato i pirati e porta il nome di una medaglia d’oro della seconda guerra mondiale.
Sullo stemma campeggia il motto latino In aleis strenua, in pugna invicta, ovvero «valente nei rischi, invitta in battaglia», a richiamare la sua vocazione di nave sempre pronta alle sfide. Ma questa volta tutta la sua potenza di fuoco e tutto il suo valore militare sono assegnati a una missione puramente di immagine. Perché gli israeliani, al solito, faranno quel che gli pare. E noi li accompagneremo pure con una bella nave militare, vessillo al vento.
Va che ognuno spinge i retard che gli fanno comodo/a cui si sente più vicino eh.
Non è che siano proprietà intellettuale di una parte sola.
Ognuno ha i suoi.
ci mancherebbe pure che ci mettiamo a sparare alla marina israeliana per far contanto negri
trovatevi una fatica nella vita, vi schiarirà le idee
Avevo scritto un altro pippone ma il forum è andato in timeout e si è perso come byte nei torrent, ringraziate che vi è andata bene![]()
Ultima modifica di Bobo; 25-09-25 alle 14:07
https://www.worldoftrucks.com/en/onl...e.php?id=92274
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Siete al 6%, dai, un passo avanti rispetto ai sondaggi politici
Dite che non potremmo scambiarlo per un mig russo?
In questo mondo / contempliamo i fiori; / sotto, l’inferno (Kobayashi Issa)
It's like just the fuckin' regularness of life is too fuckin' hard for me or somethin' (Chris Moltisanti)