Metti che Irene, non sposata ma convivente more uxorio da 20 anni con Andrea, due figli minorenni, scopra che Andrea se la fa con Francesca, e voglia interrompere la sua relazione.

La casa è in comune, ma non se la porta via nessuno e la proprietà verrà divisa. Ma in comune c'è anche un conto corrente cointestato, con parecchi soldini depositati. La legge prevede che anche questi vengano divisi equamente, qualora si arrivi alla rottura della relazione, ed uno spostamento improvviso di capitali dal conto condiviso ad uno personale sarebbe inutile, perché poi un giudice obbligherebbe la parte che dovesse procedere in quel modo a restituire il maltolto.

Ma se Irene fosse più scaltra e fingesse di non conoscere la relazione fedifraga, avrebbe nel frattempo un modo più scaltro per vendicarsi, sottraendo denaro dal conto condiviso in un modo che poi non fosse legalmente attaccabile dalla controparte?