Nel continente nero (PATAPONzi ponzi po). Alle falde del Kilimangiaro (PATAPONzi ponzi po). Il resto del tormentone di Edoardo Vianello giustamente non si può più cantare, ma il ritmo orecchiabile de I Watussi si sposa benissimo con lo spirito di Patapon 1+2 Replay.
Sviluppatore / Publisher: Sas Co / Bandai Namco Entertainment Prezzo: 29.99 Localizzazione: Iterfaccia e testi Multiplayer: Assente PEGI: 7 Disponibile su: PC (Steam), PS5, Nintendo Switch Data di uscita: già disponibile
C’era una volta una tribù composta da bizzarre creature a forma di occhio, proprio come il protagonista del vecchio cabinato Eyes: i Patapon. Minuscoli ma agguerriti, vivevano in un mondo primitivo, nel quale ogni movimento era una danza. Il loro unico desiderio era raggiungere la leggendaria landa di Fineterra; sogno irrealizzabile, dato che erano stati abbandonati dalla loro divinità, forse per aver accostato il suo nome a epiteti poco edificanti. Il vento però sta per cambiare, poiché oggi arriviamo noi, nei panni del Dio del Tamburo, a risvegliare l’antico spirito della tribù per guidarla verso l’infinito e oltre, grazie alla potenza del ritmo.
Con le nostre percussioni, battendo PATA, PON, CHAKA e DON, siamo pronti a ridar speranza a questa civiltà dimenticata. Non impugneremo spade, né scoccheremo frecce: comanderemo le truppe attraverso il suono, orchestrando assalti, ritirate e marce solenni come un direttore d’orchestra posseduto dallo spirito della guerra. I Patapon si uniranno in coro alla nostra musica, e non ci sarà scampo per chiunque osi mettersi tra loro e la terra promessa. Benvenuti a Patapon 1+2 Replay, remaster dei primi due capitoli del curioso mix tra RPG strategico e rhythm game ideato nel 2007 per PSP da Hiroyuki Kotani, oggi coinvolto nello sviluppo di Ratatan, sequel spirituale finanziato su Kickstarter.
Ma i giochi sui Patapon non erano tre? Certo. E come mai non c’è il terzo capitolo? Nonostante non vi siano notizie ufficiali riguardo tale scelta, potrebbe essere perché – Metacritic alla mano – è il meno apprezzato della serie, oltre a risultare il più complesso dal punto di vista tecnico e quindi più oneroso da adattare. Comunque così ha deciso il Dio del Tamburo, e il suo volere non si obietta!
PATAPON 1+2 REPLAY, TIENI IL TEMPO
Giocare a Patapon 1+2 Replay richiede strategia, memoria muscolare e senso del ritmo. Ogni ordine impartito ai Patapon è una sequenza musicale precisa, composta da quattro battiti, eseguiti premendo i tasti del controller con cadenza regolare, perfettamente sincronizzati con il metronomo interno del gioco. Il ritmo non è un sottofondo, bensì l’unica lingua che i Patapon capiscono. Vogliamo farli avanzare? La sequenza è PATA PATA PATA PON. Preferiamo attaccare? PON PON PATA PON. Serve una ritirata strategica o una difesa? CHAKA CHAKA PATA PON. Le azioni del nostro esercito sono subordinate a queste formule musicali, da eseguire nel giusto ordine e con il giusto tempo.
Ogni ordine ha il proprio ritmo: se sbagliamo il tempo l’intero esercito si blocca sul posto
Questo sistema si espande man mano che si progredisce nel gioco. In Patapon 2, ad esempio, si introduce un nuovo comando – DON – che permette di ampliare il vocabolario con nuove combinazioni più complesse e devastanti, come DON DON DON CHAKA per un attacco speciale. Si sblocca inoltre l’Eroe Patapon, una figura mitica che esegue colpi critici e può cambiare abilità in base alla maschera indossata. E che divinità saremmo, se non fossimo in grado di sbloccare miracoli? Entrano quindi in gioco nuove sequenze da utilizzare di tanto in tanto, magari per far piovere su un deserto altrimenti infuocato.
IL DIO DEL TAMBURO È ANCHE UN GENERALE
A differenza di molti rhythm game, Patapon 1+2 Replay non è solo ritmo e coordinazione: al suo interno nasconde anche sezioni gestionali e da gioco di ruolo sorprendentemente articolate, che conferiscono profondità strategica e forte senso di progressione. Non siamo chiamati solamente a guidare il nostro esercito, ma dobbiamo costruirlo, allenarlo e potenziarlo con attenzione. Ogni missione richiede di schierare una formazione da battaglia scegliendo tra diverse classi di Patapon, ciascuna con abilità e caratteristiche esclusive.
Necessitiamo di tank? Ecco i Tatepon, fanteria con scudo lenta ma resistente, ideale per la prima linea. Dietro potremmo schierare un paio di Yaripon, lancieri capaci di colpire a media distanza, mentre le retrovie sono perfette per gli arcieri Yumipon. Nonostante la grafica stilizzata e minimalista, ogni tipologia di soldato è facilmente distinguibile.
Gestione delle unità, evoluzioni e crafting rendono il gioco più di un semplice rhythm game

In Breve: Patapon 1+2 Replay è la remaster dei primi due giochi della celebre serie rhythm strategy nata su PSP. Nei panni del Dio Tamburo, guidiamo un mini esercito tribale impartendo ordini solo tramite sequenze di quattro battiti, da eseguire con precisione metronomica per avanzare, attaccare o difendere. Il sistema unisce abilità musicali, tattica, gestione delle unità, raccolta materiali, crafting ed evoluzioni con il sistema tipico dei giochi di ruolo. Riedizione fedele e fluida, ideale per chi cerca un’esperienza strategico musicale unica, sebbene manchi il terzo capitolo conclusivo.
Piattaforma di Prova: PS5
Configurazione di Prova: PS5 Digital
Com’è, Come Gira: Si gioca con quattro tasti e non impensierisce minimamente l’hardware. Alcuni filmati paiono rimasti in bassa risoluzione e un po’ troppo compressi.