Un case elegante e raffinato, ma di sana e robusta costituzione: sono le due anime dell’H5 Elite, un nuovo “telaio” per il vostro prossimo PC da gioco.
Da alcuni anni NZXT si sta imponendo come una delle realtà più interessanti per chi vuole costruirsi i propri PC da gioco, grazie a prodotti di pregio proposti a prezzi concorrenziali.
costa pur sempre 150 euro, ma in ottimi rapporti con feature e prestazioni
il secondo, invece, privilegia l’estetica con un pannello anteriore in vetro temprato, capace di mettere totalmente in vista le due grosse ventole immediatamente successive. In entrambi i casi vedremo due cerchi RGB accendersi dietro al pannello frontale e una terza ventola posta diagonalmente sul fondo si occupa di introdurre ulteriore aria fresca nel case e spingerla verso l’alto, aiutando il dissipatore della scheda video a compiere il suo lavoro. Entrambi i modelli sono disponibili in due colori, bianco e nero.
NELLA SCATOLA
Una volta aperto lo scatolone e rimosso l’imballaggio in polistirolo, possiamo subito ammirare la struttura perfettamente squadrata del case, il suo aspetto elegante e i suoi vetri fumé (nell’edizione nera), capaci di dare un alone di mistero ai componenti interni quando il PC è spento, ma anche in grado di far trasparire tutta la bellezza dell’illuminazione interna quando è acceso.
Il pannello laterale destro è costituito da una singola lamiera che copre l’area per tutta la sua interezza, mentre quello sinistro è suddiviso in due aree: quella superiore, più grande, è coperta da un vetro temprato rimovibile mentre più in basso troviamo una lamiera che è parte integrante del cabinet e non può quindi essere rimossa.
possiamo subito ammirare la struttura perfettamente squadrata del case
ALL’INTERNO
Gli spazi interni sono ampi ma piuttosto razionati: sulla destra della scheda madre troviamo un supporto che aiuta a nascondere i cavetti collegati di lato (si pensi per esempio ai connettori SATA e al cavo principale di alimentazione), ma che rischia di “non starci” se la motherboard supera i dettami dello standard ATX.
A tale proposito, va detto che gli H5 sono compatibili solo con schede madri M-ATX o ATX, ma non supportano le schede E-ATX, quindi facciamo attenzione a questo dettaglio. Il coperchio va comunque rimosso durante la fase di setup del computer e per tanto siamo anche liberi di non rimetterlo più al suo posto per facilitarci la vita, in cambio di qualche cavo “a vista” in più.
compatibili con schede madri M-ATX o ATX, non supportano le E-ATX
“SOTTO” LA SCHEDA MADRE
Il vano laterale destro ha uno spessore di circa 2 cm e contiene la centralina per l’illuminazione delle ventole frontali (con l’eventuale aggiunta di una terza ventola), il sistema di passacavi per gestire tutti i fili che permettono al computer di operare e la placca su cui montare due drive SATA, a scelta tra due modelli da 2,5 pollici o uno da 2,5” e uno da 3,5”. Già, avete capito bene: possiamo montare soltanto due di queste memorie di massa e la cosa ha un senso, visto che negli ultimi mesi si stanno moltiplicando le schede madri che possono ospitare fino a 4 SSD in formato M.2, non solo più veloci, ma anche molto più compatti e comodi da gestire.
Con le loro capienze in costante crescita e i prezzi sempre più accessibili, i drive tradizionali stanno cadendo velocemente in disuso
FACILITÀ D’INSTALLAZIONE
NZXT produce anche schede madri e avremmo potuto montare al suo interno l’ottima Z690 recensita solo poche settimane fa. Ma l’arrivo in questi giorni di un kit Ryzen 7000 da parte di AMD, costituito tra le altre cose da una scheda X670E Aorus Master, ci ha permesso di forzare un po’ le specifiche e di vedere come si sarebbe comportato questo case con una scheda madre un po’ più “larga” del necessario.
la moboX670E Aorus Master alloggia bene in questo case, benché ufficialmente non la supportasse
Io, che ammetto di non essere mai stato un grande assemblatore e mi qualifico come una persona di media competenza in questo genere di attività, per montare l’intero computer ho avuto bisogno di circa due ore.
anche un utente alle prime armi può affrontare il montaggio in serenità
CONSIDERAZIONI SU ESTETICA E DURATA
Il vetro è l’assoluto protagonista dell’ottimo aspetto di questo case, non c’è ombra di dubbio. Ma, pur essendo temprato, richiede molta attenzione da parte dell’utilizzatore: anche un apposito adesivo piazzato sulla velina di protezione (che siamo tenuti a rimuovere) ci ricorda quanto possa essere fragile. Non pensiamo di prendere questo case e aprirlo con noncuranza: ogni volta che rimuoveremo i pannelli in vetro, dovremo sempre fare la massima attenzione a come li afferriamo e riponiamo temporaneamente altrove, perché possono sempre frantumarsi (basta davvero un colpo di lieve entità, ma assestato nel punto sbagliato) e sarebbe un peccato.
Difficile immaginare questo case appoggiato sul pavimento, sotto la scrivania e alla mercé dei nostri piedi: è un prodotto che va necessariamente posto su una scrivania in bella vista, ma anche in una posizione dove non riceverà colpi. I pannelli in vetro, proprio per essere più belli da vedere, non hanno un’anima metallica o una cornice su tutti i bordi: quello laterale ha solo il lato superiore protetto in qualche modo, ma per il resto è tutto vetro, solo vetro, e sbeccarlo è un attimo.
Il vetro è l’assoluto protagonista dell’ottimo aspetto ma anche di una relativa fragilità